Dieci

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Byakuya non capiva cosa avrebbe potuto scatenare una tale reazione. Cosa poteva esserci di così "grave" da far diventare Makoto così nervoso così di colpo? Un tatuaggio? Una malformazione? Più ci pensava e più le possibilità non gli sembravano comunque abbastanza per giustificare tale comportamento, soprattutto visto che Byakuya non lo avrebbe giudicato per cose simili.

«Non so cosa ci sia sotto questa camicia che possa renderti così nervoso, dubito che sia nulla di così grave da farmi cambiare la mia opinione su di te. Ma prometto che non giudicherò, qualsiasi cosa sia. Se vuoi mi fermo e ti lascio ritentare a svestirti da solo, non voglio costringerti ad ammettere niente se non sei sicuro.»

Makoto si morse il labbro inferiore, rimanendo fermo per un po', ma decidendosi a lasciare andare le mani di Byakuya, voltandosi a guardare verso il muro e lasciando al biondo la libertà di continuare.

Il rampollo continuò a slacciare i bottoni, fino a sfilare completamente la camicia al ragazzo e finalmente capendo cosa aveva fatto tanto innervosire Makoto: c'erano due lunghe, sottili cicatrici sul suo petto, sotto ad entrambi i pettorali.

«Era questo che ti preoccupava? Le cicatrici lasciate da un'operazione chirurgica? Capisco che possano renderti insicuro, ma non vedo il motivo di vergognarsi, é la prova che sei guarito dalla malattia, no?»

«No...in realtà non ho "sconfitto" nessuna malattia.» Makoto aveva un sorriso incerto in volto; non sapeva se essere ancora più preoccupato di prima o sollevato alla calma pacata di Byakuya.

«Allora non comprendo.»

Il ragazzo sospirò, facendosi coraggio.

«Penso tu sappia cosa vuol dire essere transgender... beh, io lo sono. Quelle sono le cicatrici che mi ha lasciato l'operazione al seno...di te mi fido, ma avevo comunque paura a dirtelo per... timore che potessi cambiare modo di comportarti con me.»

Byakuya rimase in silenzio, ascoltando il ragazzo. Non trovava alcun motivo valido per cambiare modo di fare nei confronti di Makoto anche dopo tale scoperta.

«Capisco le tue paure, sono felice che tu me ne abbia parlato, so che non deve essere facile. Però non trovo motivi validi per comportarmi in modo diverso nei tuoi confronti anche dopo tale...confessione. Sei Makoto Naegi, sei pur sempre la persona che conosco e a cui mi sono affezionato; la tua identità di genere, che tu sia transgender o cis, non va ad influire sulla tua personalità o le altre cose che mi hanno fatto avvicinare a te. Ci vuol ben altro per farmi cambiare idea su di te.» Byakuya non era bravo coi sentimenti, non era abituato a tirare su le persone. Con Touko ci riusciva, ma solo perché dopo anni di amicizia aveva imparato e compreso di cosa aveva bisogno la ragazza e in quale situazione; con Makoto stava ancora imparando. Non sapeva se quello che aveva detto potesse effettivamente aiutare il ragazzo o farlo sentire meglio, ma lo sperava.

Makoto non aveva guardato Byakuya in viso per tutto il tempo, sempre girato verso il muro, non riuscendo a sostenere lo sguardo dell'altro, ma quando il biondo finì di parlare trovò il coraggio di voltarsi. Aveva gli occhi umidi di nuovo e, per un secondo, Byakuya sentì una fitta al petto, quasi andando nel panico. Aveva sbagliato tutto? Forse aveva detto qualcosa di male senza rendersene conto, non si era mai trovato in una situazione simile, aveva paura di aver fatto stare Makoto anche peggio. Poi, però, il ragazzo sorrise. Un sorriso timido, ma sincero e sollevato che cercava di trattenere un singhiozzo tutt'altro che triste.

«Grazie...dico davvero.»

Byakuya sentì il peso che aveva sul petto sollevarsi di colpo, permettendogli di respirare nuovamente.

Il biondo guardò Makoto negli occhi per qualche secondo, prima di seguire il proprio istinto e baciarlo, mettendogli una mano dietro alla testa per avvicinarlo a sé più che poteva. Fu breve, incerto, ma per entrambi fu perfetto. Byakuya sentiva il vago sapore del alcool sulle labbra di Makoto, misto al salato delle lacrime che aveva appena finito di versare. Non era come si sarebbe aspettato il suo primo bacio, ma non gli importava; non avrebbe voluto darlo in altro modo. Quando si staccarono, appoggiarono la fronte l'uno contro a quella dell'altro, mentre Byakuya accarezzava lentamente la guancia di Makoto, guardando le sue lentiggini.

«Forse é meglio se finisco di aiutarti, ci stiamo distraendo molto.»

«Forse hai ragione, anche se ammettilo, non ti é dispiaciuto.» Makoto rise, tornando a sfoggiare quel sorriso che Byakuya tanto amava.

«Posso farti una domanda? Spero di non sembrare indiscreto.» Byakuya stava guardando Makoto che era finalmente in pigiama; aveva appena finito di lavarsi i denti e stava uscendo dal bagno.

«Mh? Sì, di che tipo»

«Devi anche seguire una cura ormonale? So che di solito fa così, ma ovviamente non é uguale per tutti. È solo che pensavo che è...buffo che non sia mai uscito questo aspetto di te, soprattutto vivendo così a stretto contatto durante questa settimana.» Osservò Byakuya, onestamente curioso. Magari Makoto aveva dosaggi diversi che prendeva meno spesso? Oppure aveva interrotto le cure per un periodo? Makoto sgranò gli occhi e il biondo ebbe paura di aver detto qualcosa di male, ma non appena cercò di scusarsi, l'altro lo bloccò.

«No, no, la tua domanda non i ha messo a disagio, anzi...in realtà mi ha ricordato che oggi non mi sono fatto l'iniezione. Me lo sono completamente scordato.» Makoto scoppiò a ridere, con grande confusione di Byakuya. «Ero così occupato a pensare a stasera che mi sono dimenticato, che scemo. Potrei farmela adesso, così rimedio.»

«Senza offesa, ma sei sicuro che fartela adesso sia una buona idea? Non vorrei ti facessi male.» Makoto concordò che, in effetti, maneggiare un ago mentre era ancora brillo non era l'idea migliore.

Alla fine ci pensò Byakuya stesso a fare l'iniezione, sotto le dettagliate disposizioni di Makoto per assicurarsi di non fargli accidentalmente male.

«Hey...grazie.» Byakuya si voltò, girandosi nel letto per guardare Makoto in volto, che era sdraiato vicino a lui e gli stava accarezzando la mano che gli aveva preso in ostaggio.

«Di cosa?»

«Beh... un po' di tutto. Stasera é stata...strana. Però sono felice.»

«Sono io che dovrei ringraziarti di tutto. A partire da quando ti ho assunto e hai iniziato a portarmi il caffè ogni mattina, lo apprezzavo davvero anche se magari non l'ho dimostrato.»

Makoto sorrise, avvicinandosi a baciare Byakuya, facendogli capire che anche nella sua freddezza iniziale, il ragazzo era riuscito a vedere attraverso il biondo e a capirne le vere intenzioni. Forse era anche per questo che Byakuya si fidava tanto di Makoto: perché sapeva che il ragazzo riusciva a capirlo, forse meglio di chiunque altro; ed era davvero ciò di cui aveva bisogno nella sua vita.

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Ok aggiorno con un giorno di anticipo perché domani non avrò tempo! Questo è l'ultimo capitolo vero e proprio, il prossimo è solo un piccolo epilogo.

E si, Makoto è trans. Mia fanfiction miei elementi self indulgent.

I brought you coffee-fanfic Naegami (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora