Epilogo

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Il giorno seguente Makoto si svegliò coi postumi della sbornia, rifiutandosi di uscire dal letto. Non riuscendo a convincerlo in alcun modo, Byakuya acconsentì a farsi portare la colazione in camera, nella speranza che potesse aiutare il ragazzo a rimettersi in piedi quanto bastava per chiudere le valige ed arrivare sull'aereo, dove avrebbe potuto riposare.

«Ammettilo, non ti sei mai divertito tanto durante un viaggio di lavoro! Di sicuro non ti sei mai dovuto occupare di un compagno di viaggio ubriaco, ci scommetto.» Nonostante sembrasse ridotto a uno straccio, visibilmente esausto, Makoto trovava comunque l'energia per scherzare e sorridere. Nonostante ormai lo conoscesse, Byakuya continuava a meravigliarsene.

«Penso di non essermi mai divertito tanto in alcun viaggio, anche quelli di piacere. In effetti é stato bello; verrai anche al prossimo. Non accetto scuse, sia chiaro.»

«Prenderemo direttamente la camera assieme?» Questa volta la voce di Makoto era più bassa; il ragazzo cercava di nascondere un sorriso sornione. Byakuya alzò gli occhi al cielo, non riuscendo però a trattenere un sorriso a sua volta.

«Presumo che sia il caso di prenotare direttamente una stanza assieme, sì.»

Makoto tornò ad appoggiare la testa al sedile, soddisfatto di sé e girandosi verso il finestrino. Byakuya tornò a guardare il proprio tablet, rimettendosi al lavoro con l'intento di lasciare stare il ragazzo e permettergli di riposare, ma trasalì quando sentì la mano di Makoto scivolare ed intrecciarsi con la sua, delicatamente. Il ragazzo non si girò a guardarlo, ma Byakuya lo conosceva abbastanza per sapere che stava sorridendo, soddisfatto di sé.

«Puoi tenermi compagnia mentre aspetto un taxi?» Makoto, dopo una lunga attesa, era finalmente riuscito a recuperare la propria valigia, mentre Byakuya era stato fortunato e la sua era uscita sul nastro subito.

«Certo, nessun problema, anche se... avevo una proposta da farti in realtà, ma forse la troverai inopportuna.»

Makoto alzò lo sguardo verso Byakuya, chiedendosi quale tipo di proposta potesse essere così inopportuna, soprattutto se veniva da una persona come il biondo.

«Sono tutto orecchie.»

«Ti andrebbe di venire a casa con me? Potremmo...fare una maratona di film assieme; non dobbiamo andare a lavoro domani, non sarebbe un problema. E in mattinata posso riaccompagnarti a casa personalmente. Sempre che ai tuoi genitori non dispiaccia che tu passi anche questa notte fuori di casa, magari volevano rivederti.» Nonostante il tono di Byakuya fosse quello calmo e composto di sempre, il ragazzo evitava lo sguardo di Makoto, come se avesse appena proposto qualcosa di osceno. Makoto non poté fare a meno di trovare quasi adorabile la timidezza improvvisa di una persona sempre così seria e decisa.

«Penso che i miei genitori capiranno, verrei volentieri a casa con te ma...a una condizione.»

Byakuya tornò a spostare lo sguardo su Makoto, aspettando le condizioni con espressione incuriosita.

«Scelgo io i film. Hai mai visto High School Musical?» Byakuya sospirò, roteando gli occhi con un sorriso sollevato.

«Okay, va bene, accetto le tue condizioni. Spero che sia divertente come l'ultima volta, altrimenti non farò più scegliere a te i film.»

«So che non lo faresti, ami i miei gusti quando si tratta di queste cose.»

Forse. Oppure é perché amo vederti ridere. Un giorno te lo dirò ad alta voce, per ora voglio solo godermi questi momenti con te.


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 Beh, siamo giunti alla conclusione. Grazie a tutti quelli che hanno letto fino in fondo e che hanno lasciato commenti gentili nei vari capitoli, non sapete quanto lo apprezzi!

I brought you coffee-fanfic Naegami (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora