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«Cosa vuol dire che non va l'aria condizionata nella tua stanza? Perché non me lo hai detto subito ieri sera, potevi venire a bussare in camera mia.» Makoto cercò di calmare Byakuya, sostenendo che non fosse una cosa grave e che per sopravvivere la notte gli era bastato dormire in intimo, ma il rampollo non si lasciò convincere. Si trovavano al sud ed era una stagione decisamente calda. Senza un minimo di aria condizionata non si riusciva a dormire bene e Byakuya non voleva che Makoto dovesse passare tutto il soggiorno patendo caldo e dormendo male.

«Ho capito cosa vuoi dire, ma non voglio disturbare quelli dell'albergo e farmi dare un'altra stanza, mi sentirei un po' in colpa... e non penso ci siano stanze libere, è alta stagione.» L'ultima affermazione era vera, constatò Byakuya; sarebbe stato difficile trovare una stanza di "ricambio" e far riparare l'aria condizionata avrebbe impiegato loro un po'.

Di colpo gli balenò un'idea, anche se parte di lui temeva cosa avrebbe potuto pensare Makoto. Decise di non starci troppo a pensare, visto che per ora era l'unica soluzione e non solo avrebbe permesso a Makoto di non morire di caldo, ma avrebbe permesso a Byakuya di passare più tempo con lui. Touko sarebbe decisamente stata contenta dello sviluppo, il rampollo già la vedeva ad esultare. Magari era proprio colpa sua se l'aria condizionata si era rotta, alla fine lo aveva detto che avrebbe tenuto le dita incrociate.

«Ti andrebbe di venire in camera con me? Magari non è la soluzione più ideale, ma almeno non morirai di caldo. Puoi usare la tua stanza come "base" per tenere le tue cose e fare avanti ed indietro per prendere ciò che ti serve.» Byakuya sentiva il proprio viso bruciare, ma pregava che all'esterno non trasparisse nulla che potesse allarmare o insospettire Makoto.

«Sei sicuro che non ti darebbe fastidio dover dividere anche il letto con me? Insomma...non vorrei rischiare di invadere il tuo spazio vitale più del dovuto.»

«Sono sicuro. Non sei obbligato, ma se ti preoccupa quello puoi star sereno, non ho problemi al riguardo.»

Alcuni problemi li aveva, eccome. E quei problemi erano i messaggi di Touko riguardo la situazione.

"GLIELO HAI CHIESTO DAVVERO?"

"HA DETTO DI SÌ SUL SERIO?"

"MI STATE STUPENDO ENTRAMBI"

"BYAKUYA DEVI ASSOLUTAMENTE FARE LA PRIMA MOSSA, DEVI FARE QUALCOSA."

"ORA O MAI PIÙ BYAKUYA."

Era tentato di bloccarla per qualche ora, giusto per far calmare le acque, ma sapeva che Touko avrebbe trovato il modo di rintracciarlo altrove.

"Sì ad entrambe le domande. Non so cosa tu intenda con 'prima mossa', ma non farò nulla che possa mettere Makoto a disagio o minare la nostra amicizia. Ti terrò aggiornata."

Byakuya pensò ai messaggi durante tutta la riunione di quella mattina, non riuscendo a concentrarsi del tutto su ciò che veniva discusso. Non era veramente importante dopotutto. "Fare la prima mossa". Cosa intendeva Touko? Quale sarebbe stata la "prima mossa" giusta da fare nei confronti di Makoto? Gli sarebbe piaciuto prima capire meglio che tipo di sentimenti potesse provare il ragazzo nei suoi confronti. Makoto era gentile e cordiale con tutti, cosa rendeva Byakuya speciale? A volte gli sembrava che con lui, il segretario fosse un po' più espansivo, ma se fosse solo perché erano amici? Quel pomeriggio non avevano impegni, nemmeno la sera e nonostante alcuni degli impresari si fossero organizzati per uscire assieme a cena, Byakuya respinse gentilmente l'invito, preferendo rimanere in camera.

«Ho visto che hanno una piscina qui...volevo farmi quattro bracciate, tu vuoi venire o preferisci rimanere in camera?» Byakuya ci pensò. Non era un gran nuotatore e, in ogni caso, Makoto andava in piscina per allenarsi, più o meno. Sarebbe comunque stato troppo occupato per conversare o altro.

«Ti ringrazio, ma ho alcuni documenti che devo finire di compilare. Penso che rimarrò qui.»

«Va bene. Ti va di ordinare la cena in camera stasera? Potremmo guardarci un film su Netflix.» Era quasi impercettibile, ma la voce di Makoto denotava un tono speranzoso. Byakuya si girò a sorridergli, felice della proposta.

«Sì, lo farei volentieri.»

Quando rimase solo in camera si mise una mano nei capelli. Aveva davvero perso un'occasione perfetta; anche se Makoto andava nella piscina per allenarsi avrebbero comunque potuto conversare. Magari invece di allenarsi anche Makoto sarebbe rimasto fermo, semplicemente a bagno a godersi l'acqua fresca e Byakuya avrebbe potuto capire meglio che tipo di sentimenti il segretario poteva nutrire nei suoi confronti.

«Sono un cretino.»

«Un po'. Ma ti ha chiesto di ordinare la cena in camera, no? E ti ha chiesto di guardare qualcosa assieme. È come un appuntamento domestico ed é la tua occasione per far colpo.» Il tono di Touko era decisamente emozionato e Byakuya sapeva già che stava tramando qualcosa.

«E come? Hai qualche suggerimento? Sembri essere pronta a propinarmi qualche idea da romanzo rosa.»

«Ho un piano intero e dettagliato, non solo delle semplici idee. Ascoltami, devi rendere tutto romantico. Conoscendo Makoto proverà a ordinare le schifezze del menù, tipo hamburger e patatine o qualche altra cosa assolutamente non romantica. Fagli una sorpresa, ordina qualcosa di classe, faglielo trovare in camera quando torna. Tutto accompagnato con una bottiglia di vino. Poi, quando vi metterete a guardare il film, farai finta di stirarti e allungherai il braccio attorno alle sue spalle, stringendolo a te. Cascherà ai tuoi piedi andare a fine serata, te lo garantisco.»

Byakuya stava zitto e annuiva (anche se era inutile, Touko non lo poteva vedere), mormorando un "hm-hm" ogni tanto, per dare l'idea che stesse ascoltando attentamente. In realtà il piano di Touko non lo convinceva fino in fondo. Non voleva essere lui a controllare la serata e non trovava appropriato decidere lui per Makoto per quanto riguardava cosa mangiare. Avrebbe potuto tentare la classica mossa del stirarsi per finta, ma allo stesso tempo temeva di invadere troppo lo spazio personale del ragazzo, mettendolo a disagio. Insomma, si trovava al punto di partenza. Makoto tornò un'oretta dopo, coi capelli semi-bagnati, più piatti del solito.

«Vuoi scegliere ora cosa mangiare? Così andare a quando ti sei risistemato dovrebbe arrivare il servizio e non dovremo aspettare troppo.»

«È un'ottima idea, volentieri.» Makoto sorrise, sedendosi vicino a Byakuya sul letto. Molto vicino; le loro spalle si toccavano l'un l'altra mentre il ragazzo sbirciava il menù che il biondo teneva fra le mani. Byakuya, anche attraverso la camicia, sentiva quanto fredda era la pelle del ragazzo, rinfrescata dall'acqua in cui era rimasto immerso per le ultime ore. Parte di lui aveva l'istinto di avvolgergli le spalle con la coperta del letto, nel tentativo di riscaldarlo, ma si trattenne. Lo guardò andare in bagno, portando con se l'intimo e il proprio pigiama; solo dopo Byakuya si accorse che il ragazzo aveva lasciato la maglia sul letto e ormai era passato un bel po'. Non sapeva se fosse il caso dirglielo, allungargliela in bagno o se sarebbe stato fuori luogo.

Decise di ascoltare la parte di sé che gli diceva di non farlo, ma non perché aveva paura di risultare inopportuno. I motivi erano altri e più egoisti. Per una volta, voleva concederselo.

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Ok, stavolta è un po' più lungo. Spero vi piaccia!

I brought you coffee-fanfic Naegami (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora