☁️Aquila Nera- La casa della Peste☁️

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Storia di
federicagelmi

Titolo: Aquila Nera- La casa della Peste
Genere: Thriller
Capitoli letti: 7


Come mi sovviene ogni qual volta che una nuvola mi viene incontro, offrendomi un viaggio in cieli lontani, non posso che fare un salto nel vuoto e sperare che il racconto sui cui atterrerò, non sia solo uno sbuffo di vapore insignificante, nemmeno degno di essere portato via dal vento, ma che sia un sogno tale, da farti dimenticare della sua natura onirica.
Quale sarà il tuo caso, cara mortale?

È con immensa gioia, che vi porto alla scoperta di questa "dolce" storia, che di certo vi farà ricredere sul significato di umanità, sempre che dopo averla letta, ricordiate ancora cosa sia.

TEMA:la trama e la sua solidità; eventuali argomenti di riflessione ricorrenti

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TEMA:
la trama e la sua solidità; eventuali argomenti di riflessione ricorrenti

Si alza il sipario su un mondo diverso dal nostro, in cui tra l'Europa e l'America, si trova un paese nato come colonia italiana (esattamente, solo in un mondo parallelo siamo riusciti a colonizzare una terra con successo), che ha adottato però nuovi usi e costumi. Questo continente prende il nome di Itarco, attualmente irraggiungibile per gli stranieri, e completamente autosufficiente. Un'adorabile cartina ci mostra che questo paese è diviso in quattro isole, ognuna governata da una stagione e un rigido sistema urbano, diviso in prefetture e città circolari. Per qualche motivo le stagioni da isola a isola non sono le stesse e nell'arco dell'anno non cambiano, questa Denissa poi me la spieghi meglio (qualche spiegazione, per quanto assurda non sarebbe stata male, già è difficile credere ad una colonia italiana, e poi questo...).
Ed è qui che si svolge la storia, ma che gli Dèi non ne vedano mai il contenuto o la razza umana vedrebbe presto i suoi giorni finire in un oblio senza via d'uscita. I temi trattati sono molto delicati, si parla si abusi sessuali su minori, un padre che stupra la figlia una volta a settimana invece che andare a bere con gli amici, e va avanti anni nel farlo; di omicidi e molestie di svariato genere; di un velato femminismo (ma non troppo) e accusa al maschilismo, il tutto fatto dal punto di vista di una ragazza sulle orme di un John Wick, con degli ideali però.  Per non parlare della violenza, anche, ma soprattutto, fisica, che subisce la protagonista in questione quando smaschera il padre, che di certo non sceglie di fermarsi. Eppure la povera bimba non è così stupida, dopo un'attenta riflessione, un'indagine sui libri, sceglie di dirlo a qualcuno, dopo il fallimento della mamma. Certo, non era la cosa più facile, non era la soluzione più ovvia, no, certo che no, non sarebbe la prima cosa che a chiunque verrebbe in mente, dopo il telefono azzurro. Lo dice alla mamma, ma quella donna dai facili costumi non le crede. Qui si possono accampare tutte le giustificazioni del mondo, "l'amore del marito viene prima di quello della figlia" e qui si va incontro a problemi familiari maggiori, "la moglie non vuole credere alla mostruosità della verità" detto in parole povere, ma anche qui, i neuroni la donna deve averli abbandonati sotto un ponte in tenera età, "la figlia è pazza", questa è la ciliegina sulla torta per questa scelta un tantino surreale, ah, dimenticavo, quella "brava donna" della madre, convince anche i più scemi esseri umani del mondo, gli amici della ragazza, che lei sia pazza, così quando va a confidarsi con la migliore amica quella le ride in faccia. Parliamone avanti. Signora lei è un fottuto genio, ha convinto una ragazzina che la sua migliore amica, la sua adorata figlia, sia pazza e cara "migliore amica" complimenti anche a te, per te il cervello è qualcosa di astratto immagino, la tua fedeltà verso la tua amica "del cuore" poi, è oltremodo ammirevole. Ma andiamo oltre questa folle scenetta, allestita dai due grandi genitori immagino, per poter dare un pretesto alla figlia per diventare un'assassina mensile e in un futuro non troppo lontano, magari ucciderli.
La ragazza passa il resto della sua adolescenza come il classico esempio di "adolescente dal passato complicato", ma qui più che complicato, è qualcosa di assurdo e fuori dal normale da quanto orribile. Fa sesso, ma si immagina il padre, si sente amata e non ne può fare a meno, abortisce molte volte prima per volere del padre poi di sua iniziativa, perché tanto lei ormai ha perso la concezione dell'importanza della vita stessa. Sì, forse è una cosa di famiglia perdere i neuroni.
Dopotutto però, lei trova un marito, si sposa, passa i successivi anni violentata, picchiata, sottomessa e maltrattata dal marito. Allora è un vizio, ma la logica incurabile è "meglio lui che mio padre", ma questa gran differenza non la vedo.
La fortuna volle che una sera, dopo essere stata picchiata come da manuale, decise di uscire di casa, ma quando tornò, ahimè, la trovò in fiamme. Tutto normale, anzi, è stata una vera fortuna per lei. Quella sera il suo amorevole marito aveva deciso di spassarsela con l'amante, così uno dei due corpi carbonizzati, ritrovati sulla scena, viene scambiato per il suo.  Decide allora di fuggire e trovato il modo di andare in un altro distretto, vive per qualche anno sotto l'amorevole ala di una vecchia coppia di agricoltori, che le offrono vitto e alloggio in cambio del suo aiuto. Alla morte della dolce nonnina, questa decide di donarle il suo nome, con il quale può rifarsi una vita e così fa, sotto le vesti di Denissa, alias Aquila Nera.
La nostra aspirante DarkHero, o direttamente Villain, dopo un po' di tempo si trova una pistola per vie illegali, come non importa, ma ciò che conta è che ne inaugura l'acquisto, spappolando il cranio di uno stupratore colto sul fatto. Posta quindi la foto del corpo con un foglietto sull'inguine sul quale è scritto "stupratore", su un sito che un ragazzo le ha creato. Presto il suo nome diventa famoso, e una certa Ape Regina le offre il suo aiuto (pensare che si offre anche se non sa esattamente cosa faccia Aquila Nera). Una volta verificato che Gerasia fosse affidabile e sinceramente interessata a darle una mando, conoscendone anche i pericoli e le conseguenze, le offre una stanza nel suo appartamento, da quel momento inizia la loro collaborazione. Aquila Nera sul campo, segue le indicazioni di Ape Regina, e assieme riescono a mettere a segno un colpo, uccidendo un uomo con precedenti di violenza sessuale, appena uscito di prigione e già con le mani sul corpo di una povera vittima. Ma presto due investigatori, Enea e Sebastiano le fanno visita. Si scopre quindi che Enea ha un passato intrecciato con quello di Denissa e questo potrebbe complicare le cose. Come se non bastasse, Gerasia ha ancora poco tempo per restare a Cotico prima che il suo visto scada e prima che parta, Aquila Nera riesce ad organizzare un "campeggio" con altre donne che ha contattato per costituire il suo esercito ed espandere i territori da coprire con la sua missione, non prima di aver commesso il suo terzo omicidio.
Devo dire quindi, cara Denissa, che per come racconti la tua vita, si vede che sia stata creata su misura per renderti un'assassina vendicativa, da quanto è atroce e surreale sia, ora mi spiego.
La trama è una lenta metamorfosi del carattere, degli ideali e della vita di una bambina, segnata per sempre in tenera età da eventi raccapriccianti, e Dèi, vi prego con tutto il cuore, di spedire nel più remoto angolo del Tartaro il padre della piccola, assieme alla madre, alle amiche e al marito. Ma questi eventi spesso cadono nell'assurdità (si prega di non interpretare queste parole come considerazione degli stessi, ma come logica della trama e il modo in cui sono stati poi sviluppati). Come si può far passare per fattibile la disumanità della madre? Come è credibile che abbia fatto credere alle amiche che la figlia fosse pazza? Cara Aquila Nera, dovrebbero inventare un insulto solo per la tua dolce mammina.
E se era vero che una volta a settimana si assentava per lavoro, si potrebbe credere ad una possibile visita all'amante, no? Credere alla figlia le avrebbe tolto di mezzo il marito, quindi perché non farlo?
A Itarco non esistono servizi sociali? L'aborto è concesso liberamente o solo in casi particolari? Sono cose non specificate, eppure Denissa, abiti in un paese completamente diverso dal resto del mondo, con usi e costumi diversi.  Una ragazza che va a scuola con lividi su tutto il corpo non desta sospetti?  Che razza di vicini menefreghisti hai? Eppure è una colonia italiana, non c'è quella nonnina che non si fa mai gli affaracci suoi? No, l'attenzione è concentrata tutta sulla questione principale, ma è abbastanza distaccata dal resto del mondo, dalla realtà, ma dopo tutto è stata esposta come un racconto della protagonista che l'ha vissuta, che quindi sui dettagli non si è soffermata, anche se non sarebbe stata una brutta idea, soprattutto per chi legge, che su certe cose arriccia il naso chiedendosi come sia possibile. Non vedo altro che un forzato pretesto per dare vita ad Aquila Nera. Rendendo più reale la questione del fatto che nessuno le credesse, si avrebbero avuto comunque solide basi per la sua "scelta di carriera".
Si scopre in seguito che un barlume di salvezza, dalla tua orrenda vita, l'hai visto nel padre di Enea, allora tuo ragazzo appena diciassettenne, per quale motivo non ti sei fatta coraggio e ti sei salvata?
Nonostante questo, mi congratulo con te. In situazioni simili o meglio, in altre situazioni simili presenti nei film saresti stata beccata subito. Chi ti assicurava che il ragazzo che ti ha fatto il sito non ti potesse tradire? E quelli da cui hai comprato l'arma? Mentre tutti quelli da cui hai lavorato? La polizia sembra decisamente inadatta a seguire il tuo caso e questo è uno dei messaggi della tua storia. La giustizia non è equa, non protegge dalle violenze sessuali, a cui invece pensi tu.
Insomma, ci sono aspetti debolucci e trascurati della trama, poiché il filone madre, almeno nei primi capitoli, lo ricopre la narrazione biografica della protagonista, che appare debole e passiva, mentre quella che parla è Aquila Nera, la ragazza cresciuta che ha tirato fuori le palle e ha deciso di agire, per cambiare il mondo intero.
Trovo ormai conosciuta la coppia, giustiziere e amico sulla sedia che coordina le sue azioni, alla Batman e Alfred, mentre la ragazza che si riscatta e decide di dedicare la sua vita per cambiare un mondo in cui le violenze sessuali sono pressoché ignorate, poco punite, e non si fa nulla per prevenirle, è avvincente, ma mi solleva alcune domande.
Per quale motivo e stato scelto di creare un paese da zero in cui ambientare la storia? Non si vuole accusare nessun paese reale, di avere alti tassi di violenze sessuali per strada? O per poter creare su misura un posto in cui la giustizia non funziona a dovere, cosi che Aquila Nera abbia motivo di esistere e prede di cui cibarsi, senza correre il rischio di essere fermata?
Coppia classica e debolezze, poca cura di alcuni dettagli. Ci mette molto a carburare, solo al quinto capitolo effettivamente si vede la storia entrare in azione, ma anch'essa non è così entusiasmante, con lei che segue un uomo e poi gli spara, stagna molto sulle sue riflessioni e ricordi.

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