C'erano state cinque volte, dall'inizio della loro relazione, due anni prima a Rio, in cui Oikawa Tooru aveva realizzato quanto amasse Hinata Shoyo. Non si trattava per forza di momenti incredibilmente importanti, perché Oikawa credeva che fosse troppo facile, amare qualcuno solo quando faceva grandi cose. Lui, nonostante le apparenze, era una persona che apprezzava i piccoli gesti, le piccole azioni che possono passare inosservate facilmente.
La prima volta in cui si era accorto che, probabilmente, Hinata era la persona con cui voleva passare la sua vita, era stata durante una delle loro tante uscite serali nell'appartamento di Hinata.
Erano stanchi entrambi ma stavano comunque guardando un vecchio film in portoghese. La trama non l'aveva capita nessuno dei due, ma non importava, perché il film era solo stato una scusa per accoccolarsi uno contro l'altro, stringendosi come se avessero paura che l'altro se ne potesse andare da un momento all'altro.
Oikawa era sdraiato con la testa sul grembo di Hinata e si stava facendo accarezzare i capelli. Non si sentiva cosí tranquillo da un bel po', da quando se n'era andato dal Giappone, probabilmente. Era cosí tranquillo e rilassato che sentiva gli occhi chiudersi. Non voleva dormire, peró. Voleva stare con Hinata per piú tempo possibile, visto che presto se ne sarebbe dovuto tornare in Argentina, e allora sí che sarebbe stato difficile mantenere una relazione a distanza.
Quindi, il castano combatté contro l'impulso di addormentarsi, soffocando i piccoli e frequenti sbadigli che gli facevano lacrimare gli occhi stanchi. Improvvisamente, sentí una risata sopra di lui. L'inconfondibile risata di Hinata, quella che gli faceva arricciare il naso e socchiudere gli occhi, quella che Oikawa amava tanto.
"Che c'é da ridere? Non hanno detto niente di divertente" notó Oikawa, alzando lo sguardo verso il ragazzo piú piccolo. Hinata gli sorrise, abbassamdosi per baciargli il naso.
"Lo sai che puoi dormire se sei stanco, vero?" gli chiese, rimanendo a pochi centimetri dal viso del ragazzo piú grande.
Oikawa sbatté le palpebre, abbassando lo sguardo.
"Non mi va di sprecare il tempo che ho a disposizione con te dormendo" spiegó a voce bassa, quasi imbarazzato. Hinata ridacchió di nuovo.
"Guarda che a me non dispiace! Anzi, preferirei che dormissi un po', invece che tornare a casa stanco. E poi cosí posso vederti dormire, visto che sei sempre l'ultimo ad addormentarti e il primo a svegliarti" lo rassicuró Hinata, accarezzandogli una guancia. Oikawa si beó del tocco, chiudendo gli occhi e sospirando.
"Va bene, ma solo mezz'ora!" accettó. Hinata annuí mentre un grande sorriso si fece spazio sul suo volto. Tornó a raddrizzare la schiena, appoggiandola ai cuscini del letto. Oikawa si accoccoló meglio, prendendo la mano di Hinata nella sua.
Mentre scivolava nel sonno, sentí Hinata spostargli alcune ciocche di capelli dal viso, delicatamente, usando solo la punta delle dita, per poi baciargli la fronte e mormorare "ti amo" contro la sua pelle.
Nella mente di Oikawa, il suo cuore aveva fatto una capriola e il suo stomaco era pieno di farfalle, gialle probabilmente, perché era il colore preferito di Hinata.
La seconda volta, invece, era successo dopo che entrambi furono tornati in Giappone. Avevano acquistato un appartamento insieme e ci vivevano giá da qualche settimana.
"Dobbiamo andare a fare la spesa" aveva detto Oikawa, aprendo il frigorifero vuoto se non per qualche limone annerito nell'ultimo ripiano. Hinata storse il naso, sbuffando.
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rainy days [𝚑𝚚 𝚘𝚜]
Fanfic𝒆𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒓𝒆𝒗𝒐𝒍𝒖𝒕𝒊𝒐𝒏 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒕𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒆𝒏𝒅𝒔 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒉𝒊𝒔 𝒍𝒊𝒑𝒔 (༄).started: ??.12.2018 (༄).ended: 1.8.2020