My wish of 11:11

Where do broken hearts go

Questo è il titolo della canzone che mi stavo sforzando di memorizzare. Da quando avevo incontrato Niall ascoltavo molto la loro musica e mi piaceva memorizzare i testi delle loro canzoni.

Quella mattina avevo deciso che sarei andata a cercare una palestra per ballare e una pista per andare in moto. Quando entrai in camera Juliet non era lì. Non sapevo dove fosse ma la cosa mi importava relativamente. Infilai una tuta, le Air Max e un piumino prugna.

Prima di uscire avvertii i miei che sarei uscita. Mia madre mi disse: "stai con Niall?"

"No mamma. Vado a cercare una palestra e una pista per proseguire con i miei sport." Risposi

"Ok. Perfetto. Comunque non te la prendere per la scenata che ha fatto tua sorella ieri sera. Le cose si sistemeranno. Stai tranquilla Betty."

"Betty..." sbuffai uscendo.

Cominciai a vagare per la città ma non avevo la vaga idea di dove mi stessi dirigendo, così decisi di chiedere aiuto.

"Pronto?" Chiesero dall'altro lato del telefono.

"Niall sono Elizabeth. Sto cercando dei posti per allenarmi in ballo e... beh... m-m-moto cross. Potresti consigliarmi? "

"Hai per caso detto moto cross?" Chiese divertito.

"Si perché? "

"Beh ti accompagno al mio club. Anche io cavalco le moto! Aspettami al solito posto. Tra 10 minuti sono li" ordinò.

"Okok. A dopo. Grazie."

"Ci mancherebbe"

Aspettai Niall seduta al solito tavolo. Pensai che il barista ormai aveva fatto l'abitudine a vedermi lì. Avevo una sensazione strana però. Come se lui avesse voluto di proposito che io e Niall ci incontrassimo. Bah. Troppi film mentali, forse.

Arrivò deciso al tavolo, mi baciò e mi prese per mano trascinandomi all'esterno del locale. Questa volta però non era stato un semplice bacio sulla guancia, Niall mi aveva baciata in bocca, a stampo! Caspita. Dovevo farmi delucidare la situazione.

"Ehi Niall." Esclamai con un filo di voce.

"Si?" Si girò interrogativo.

"Ma... ma... il motivo di quel bacio?" Chiesi ansimante.

"Aspetta... forse mi sono perso qualche passaggio. Ma io e te non stiamo insieme?"

Oh merda. Non sapevo dove guardare. Era un modo divertente e giocoso per chiedermi di fidanzarci. Oddio. Mi feci coraggio e risposi.

"Si, ti voglio"

"Ahahahh! Non devi mica sposarmi, cioè, almeno non per ora." Esclamò ridendo.

"Scusami"

"Ehi ehi ehi. Non devi scusarti capito?" Mi ordinò tirandomi su il mento con una mano mentre l'altra la teneva saldamente stretta alla mia.

"Ok"

Attraversammo tutta la città poi giungemmo a un campo con dei birilli che delimitavano un percorso.

"Questo è il RacingMullyClub" disse guardando la grandezza della pista.

"Wow! Davvero enorme" risposi allibita.

"Già. Hai voglia di farci un giro?" Mi chiese

"un giro? Va bene!"

"Però guidi tu." Affermò indicandomi.

"Io?"

Non me pa sentivo di guidare una moto sapendo che lui era lì dietro a me, tendendo le sue braccia saldamente legate al mio bacino. Avevo paura.

"Si, tu amore"

A quelle parole sobbalzai. Amore. Nessuno mi aveva chiamata così prima di all'ora apparte i miei genitori.

Scelse una moto blu con il numero 20. Non mi accorsi subito che aveva scelto la data del nostro incontro. Salimmo, mi porse il casco, lo infilai, lui infilò il suo e misi in moto.

Le mani mi tremavano ma non contava. Ora dovevo cavarmela lo stesso. Avevo voluto la bicicletta e ora dovevo pedalare.

Finito il nostro giro mi accompagnò verso una palestra dove stavano casualmente ballando una coreografia contemporanea sulle note di where do broken hearts go. Vedendo Niall, tutte le ragazze smisero di ballare e cominciarono ad urlare venendogli incontro. Non mollò mai la ferrea presa della sua mano sulla mia, neanche quando quella miriade di ragazze gli si catapultò addosso. Quando una ragazza chiese: "lei chi è? " rivolgendosi a me.

"Oh... lei è la mia fidanzata. Guai a chi la tocca"

Le mie guance arrossirono. Ero in imbarazzo. Ero evidentemente in imbarazzo. Ma la cosa mi piacque. Quel senso di protezione che aveva su di me.