One Direction

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Quella notte non dormii per niente. Troppe cose a cui pensare. La mattina mi alzai alle 6 e rimasi in bagno per circa un'ora, poi fui interrotta da qualcuno che bussava alla porta.

"Beth! È un'ora che sei lì dentro. Tutti bene?"

La voce era sicuramente quella di Juliet ma la cosa mi sorprendeva. Mi aveva già perdonata? Le era bastato un giorno e l'arrabbiatura era passata? Aprii la porta.

"Senti... anche se abbiamo litigato, sei sempre mia sorella e mi preoccupo per te. In fondo mi sono arrabbiata senza motivo. Dovrei essere contenta che Niall sia mio cognato. Ma come sai, io lo avevo sognato sempre in un altro modo."

Quelle parole mi spezzarono il cuore. Mi stava facendo capire che io l'avevo tradita. Si sentiva tradita da me, sua sorella, la più grande, il suo punto di riferimento. Mi sentivo una persona squallida.

"Non preoccuparti, Juliet. Stavo solo facendo una doccia." Risposi accarezzandole una guancia.

"Ti prepari per uscire di nuovo con lui?" Chiese fingendo un sorriso.

"Si" avevo risposto guardando il pavimento.

"Beh, allora decido io cosa dovrai mettere oggi. Rimani qui, ti porto dei vestiti e un paio di scarpe."

Rimasi seduta sul water aspettando l'arrivo di mia sorella con i miei vestiti.

"Tieni..."

Aveva scelto dal mio guardaroba una gonna nera tutta paiettata, delle calze color carne da 10 denari, una felpa bianca con dei ricami neri e dei calzettoni che arrivavano al ginocchio (ovviamente neri) e le sue Dottor Martens nere.

"Come mai mi stai prestando le tue scarpe?" Chiesi in attesa di una sua spiegazione.

"Servono per questo outfit!"

Infilai tutto velocemente e aprii la porta del bagno per uscire. Mi trovai davanti Juliet che mi porgeva un giacchino di pelle nero e la Pinko-bag nera.

"Grazie sorellina" dissi scompigliandole i capelli.

Non avvertii i miei di dove mi stessi dirigendo ma lo avrei fatto con un sms più tardi.

L'aria era fredda perciò mi affrettai a raggiungere il bar. Entrai e mi diressi verso la stanza ma fui bloccata dal barista. Non era il ragazzo che mi aveva fatto incontrare Niall, era un altro.

"Dove credi di andare tu?" Mi chiese bloccandomi un braccio.

"Nella stanza sul retro, devo incontrare una persona." Spiegai.

Andò nella stanza, probabilmente per chiedere a Niall il permesso di lasciarmi passare.

"Ok, puoi entrare. E scusami" si scusò.

"Non ti preoccupare"

Quando entrai Niall era al telefono. Non so chi fosse. Appena mi vide, venne verso di me e mi baciò la fronte. Stava parlando di un incontro che sarebbe dovuto esserci l'indomani a Londra. Chiuse la conversazione telefonica.

"È ovvio che verrai anche tu" affermò esplicitamente.

"D-d-dove dovrei venire?" Chiesi assorta.

"A Londra. Ti faccio conoscere il resto del gruppo."

Cavolo. Avrei passato una giornata con una band di cui non mi importava nulla fino a 3 giorni prima. Il problema è che domani sarebbe stato Natale. I miei mi avrebbero permesso di uscire un'intera giornata di casa?

My wish of 11:11Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora