Erano passati 5 giorni dall'ultima volta che avevo visto Niall. Oggi era il 3 Gennaio dell'anno nuovo. Mia madre aveva fatto venire un dottore a casa tutte le mattine per facilitare la mia riabilitazione mentale. Lo pagavamo fior di quattrini ma la cosa a loro non interessava e, sinceramente, neanche a me. Dovevo rimettermi al più presto per rivederlo. Mi sentivo già meglio ma per sicurezza decisi di fare un'altra seduta con il dottore che sarebbe venuto il giorno dopo. Era uno psicologo, uno dei migliori presenti nel Regno Unito. Decisi però di uscire un po' in giardino. Presi una tuta, dei calzini pesanti, il Napapijiri, una sciarpa, il cappello che avevo ricevuto per Natale e degli stivali da neve: sembravo un pupazzo ma era meglio per la mia salute.
"Mamma esco in giardino!" Urlai dal salotto. Lei era in bagno a farsi la ceretta alle gambe, ci metteva sempre tanto quando si trattava di strappare.
"Ti sei coperta bene Betty?" Mi chiese urlando.
"Si. Tranquilla!"
Erano 10 giorni che non respiravo aria fresca, apparte quando mi trasportarono dall'ospedale a casa, ma ero talmente frastornata che non capivo niente.
Appena uscii mi sedetti sulla panchina, chiusi gli occhi e cominciai ad ispirare ed espirare. Ad un tratto squillò il telefono che interruppe ogni mio pensiero. Avevo le mani congelate e l'anello che Niall mi aveva regalo era incastrato all'anulare.
Era un messaggio da Niall: "mia dolce Beth, sono chiuso in casa dall'ultima volta che tio ho vista, non ho le forze neanche di uscire o tornare al nostro bar. Mi manchi da morire e i sensi di colpa mi stanno divorando. Ci tenevo a ricordarti che io ti porterò via da questo mondo. Non appena compierai 18 anni, ce ne andremo. Non so dove tu voglia andare ma qui non ci rimaniamo di sicuro. Con amore, Niall"
In realtà non mi aveva mai parlato di questa idea di andarcene insieme, mi sembrava una specie di fuga d'amore, ma la cosa mi piacque molto. Risposi al messaggio: "caro Niall, non puoi capire quanta gioia hai portato nel mio cuore da quando sei arrivato. Ti amo con tutta me stessa, tua (per sempre) Elizabeth"
Rientrai in casa e mi misi a guardare la tv. Le giornate passavano molto lentamente in questi ultimi tempi, non sapevo cosa fare e con chi stare dato che i gemelli erano sempre in giro.
Mi accorsi che mi si chiudevano gli occhi. Ero stanca così mi addormentai coricata sul divano. Mi risvegliai solo al suono del campanello. Mi accinsi ad aprire la porta ma mamma mi battè sul tempo. Era Niall. Vidi che scambiarono qualche parola, mamma gli accarezzò la faccia e lì il mio cuore cominciò a battere senza fermarsi. Ora gli avrebbe chiuso la porta in faccia, me lo sentivo. Ma stranamente lo fece entrare e gli indicò il divano, dove io mi trovavo. Non so cosa si erano detti ma sapevo che fu qualcosa che toccò profondamente il cuore di mia madre. Niall era bravo con le parole.
Passammo tutto il pomeriggio insieme e mia madre ci portò addirittura la merenda. Aveva appena sfornato dei muffins al cioccolato e allo zenzero per l'occasione. Dopo poco tempo entrò mio padre: "eccola la mia mogliettina adorata. Beata tu che oggi avevi il giorno libero, per me è stata una giornata stressante. Ho bisogno di un bagno caldo. "
Le baciò la fronte e poi si accorse della presenza di Niall. Mamma non aprì bocca. Io gli sorrisi, prese mamma per un braccio e la trascinò in cucina chiudendo la porta. Non so cosa si stavano dicendo, per lo meno non stavano urlando. Era evidente che io e Niall non dovessimo sentire la loro conversazione.
Aprirono la porta, papà ci sorrise e si diresse verso il bagno. Mamma lo seguì. Verso le 7, Niall se ne andò. Ero stata davvero bene con lui questo pomeriggio.
Era un sogno quello che i miei genitori avevano fatto per me. Aspetta... un sogno o l'inizio di un incubo?
STAI LEGGENDO
My wish of 11:11
FanfictionLa storia di una ragazza che incontra casualmente Niall James Horan e se ne innamora contro la sua volontà. Ma al cuore non si comanda. L'amore tra i due cresce sempre di più ma dovranno affrontare molte insidie.