~PROLOGO~

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Mi chiamo Josephine, Josephine Cook, ho 17 anni, e ho i capelli lunghi, mossi e castani, e gli occhi azzurri. Sono una di quelle ragazze che spesso vengono chiamate "maschiaccio", ma a me sta bene così; è da quando sono piccola che mi piace giocare con i gormiti e con i personaggi di Ben10 ( pensate che conoscevo tutta la sigla a memoria).Quando mi capita di guardare i vecchi video, indossavo spesso un completo di Ben10,e cantavo la sigla oppure mi inventavo canzoni nuove. Non mi scorderò mai 2x2,il mio personaggio preferito(oltre ovviamente a Ben,che quando ero piccola rappresentava il mio ragazzo ideale;ahah!!),tutto rosso, con quattro braccia,che soltanto colpendo il terreno,riusciva a creare delle onde d'urto,Wow!. In tutta la mia vita fino ad ora mi sono sempre sentita un disastro un errore della natura, quella persona che il mondo ha deciso, chissà per quale motivo, di non volere in mezzo ai piedi . I miei genitori si sono lasciati prima che io nascessi; quando mia madre rimase incinta mio padre la lasciò: lasciò, non per dire che se ne è andato con un'altra donna in un'altra parte del mondo, ma ci lasciò nel senso che... beh è morto. Sembrerà che lo stia dicendo come se non mi facesse né caldo né freddo, ma fidatevi, non aver mai avuto un padre al proprio fianco,fa male, fa veramente male.

Io non l'ho mai conosciuto, ma delle volte mi capita di guardare delle foto di lui con mia madre ed erano felici,stavano bene; mia madre deve aver passato dei tempi orribili dopo la sua morte. C'è una foto che, per quanto mi colpisca sempre più, ogni volta che la vedo, ho attaccato sul muro dietro il mio letto, dove mio padre abbracciava mia madre e baciava il suo pancione dove beh indovinate? C'ero io. Guardando quella foto ogni volta mi piace pensare che lui stia baciando in quel momento me sulla guancia. Mi fa sentire una regina, sicura di me stessa con sempre qualcuno al mio fianco;cosa che non accade mai.

Mia madre fortunatamente è ancora qui. Dico fortunatamente, ma non c'è praticamente mai, sembra come se non mi volesse bene, anche se so che non è così, ma non riesce a dimostrarmelo. Spesso provo ad avvicinarmici e proporle qualcosa da fare tra ragazze, ma non porta mai niente di buono, finiamo sempre per litigare. Mi capita di confidarmi con le mie amiche, quelle poche che ho, che parlano sempre dei propri genitori: chi parla del padre che è divertentissimo, il migliore del mondo e che gli vuole un bene dell'anima; e chi parla della madre come quella sempre pronta a sostenerti e ad aiutarti in qualsiasi situazione. Io non ho nessuno dei due. Ma non pensate che io consideri mia madre morta ;non lo farei mai. Anche se non ci vado molto d'accordo non vuol dire che non le voglia bene.

Dopo tutto questo, penserete, che vita di merda. Ma non è poi così male. Ho le mie amiche e mia sorella che mi fanno da spalle su cui piangere e da facce alle quali dire tutto.

Eh si; ho una sorella. Una sorella che è la mia copia, o meglio io sono la sua. Ha 19 anni, due anni in più di me. Io le voglio veramente bene. Non la vedo molto spesso, perché io sono a Londra e lei in Messico; in effetti, abbiamo mezzo mondo che ci divide. Ma quelle poche volte, non facciamo altro che ridere e abbracciarci. Con lei mi sento me stessa, con la mia stupidità e intelligenza allo stesso modo. Lei va molto d'accordo con mia madre, tanto che ogni volta che la vedo mi parla sempre di lei: ma perché non le parli?, perché non provi a capire quello che sente lei?, perché non ti avvicini a lei?... Io capisco tutto,tranne il motivo per il quale io debba provare ad avvicinarmi senza che ci provi anche lei.

Le mie amiche sono Liv e Bella. Bella, è caratterialmente molto simile a me: una ragazza che preferisce tenersi tutto dentro, fino al momento in cui supera il limite e scoppia. E lì sono cazzi vostri. Mentre Liv , è una di quelle ragazze che adorano i social network e che non fanno altro che navigare su internet; insomma, è un' influencer. Spesso si pensa che gli influencer siano "stupidi", ma lei è particolarmente intelligente, tanto che è l'alunna migliore del professor Conel, professore di fisica.

Entrambe sono le uniche due persone che mi fanno compagnia ogni giorno. A scuola sono le uniche che mi stanno accanto o almeno che mi stanno accanto senza sfruttarmi; vi chiederete perché ho utilizzato il termine "sfruttarmi". Beh sono anche una di quelli che vengono chiamati "secchioni", diciamo che senza farlo apposta riesco a sapere tutte le risposte a qualsiasi domanda. Per questo non so mai di chi fidarmi, non so se ci sarà mai qualcuno che vorrà avvicinarsi a me non soltanto per copiare i compiti.

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