Sono le 3:00 di notte, non riesco a dormire. Josephine non mi ha accettato la richiesta. Magari non l'ha ancora vista, oppure non vuole accettarla e basta. Riaccendo il telefono e mi assicuro di avergliela inviata. Accendo la tv e apro Netflix e inizio a vedermi "Teen Wolf".
Alle 7:00 mi sveglio, la tv è ancora accesa e Teen Wolf continua ad andare avanti. Mi alzo dal letto, mi vado a fare una doccia e mi metto il costume con la maglietta del Camp. Non riesco a togliermi dalla testa Josephine con il costume intero tutto attillato alle sue forme. Con quegli occhi azzurri contrastanti al colore rosso del costume.
Esco di casa e la incontro casualmente alla fermata dell'auto. Passa una jeep tutta nera che si ferma davanti a Josephine. Riesco a intravedere dal finestrino semi-oscurato che c'è un ragazzo che sembrerebbe lo stesso di ieri. Entra e se ne va.
Arrivo al lavoro e Josephine non è lì. Magari oggi ha il giorno libero, in effetti non aveva la "divisa", ma si sarebbe potuta cambiare qui. Smetto di pensare e incrocio Lazy che cammina di corsa per tutto il centro sportivo in cerca di non so cosa. «Buongiorno Laz, che hai fatto? Hai bisogno di aiuto? Ti vedo un po' agitata» le dico facendola fermare per qualche secondo, ma lei sembrerebbe come se non volesse il mio aiuto e mi risponde con «No, faccio da sola». Ma perché tutti ce l'hanno con me!? Non mi vuole nessuno. È vero delle volte sono scontroso, ma non vuol dire che non sono un bravo ragazzo. Mi pare che sono sempre pronto ad aiutare gli altri.
Arriva Emanuele, questo bambino mi ricorda tanto mio fratello. Allunga il braccio verso di me e spinge sull'orologio che gli ho dato ieri urlando «Trasformami!» a me scappa una risatina. «Ciao Lele, come stai oggi? Oggi ci andiamo a fare un bel bagno in piscina... sei contento?» gli chiedo, anche se lo conosco praticamente soltanto da un giorno, gli voglio troppo bene. «Evviva!!» mi risponde con quell'allegria che può avere soltanto un bambino di 4 anni.
Arrivati anche gli altri, li porto tutti in piscina. Qui le piscine sono due: una con l'acqua bassa e l'altra con l'acqua leggermente più alta. Però la mattina quella con l'acqua più alta è chiusa perché ci sono i bambini piccoli. Mi levo la maglietta e prendo in braccio Lele, gli metto i braccioli che sono più grandi di lui e entriamo in acqua. Ad un certo punto inizia a schizzarmi e fa iniziare una lunga e straziante gara di schizzi tra tutti i bambini. Fino a quando scoppia a piangere, indovinate perché!? Gli è entrata l'acqua negli occhi . lo porto fuori, gli poggio l'asciugamano addosso, un asciugamano con sopra disegnato un coccodrillo ; e nel momento in cui alzo lo sguardo, vedo Josephine con quel costume che mi fa impazzire e con il sorriso più bello che io abbia mai visto. La guardo con gli occhi spalancati, e me la immagino come un entrata in scena nei film, con tutti i capelli che svolazzano con il vento e al rallentatore.
Mi sdraio sul lettino con Lele poggiato accanto che si è calmato e vedo Josephine avvicinarsi verso di me, e come un deficiente penso stia venendo a parlarmi, ma invece va da Charlotte, e le inizia a parlare.
Con la scusa di andare a fare la doccia, mi avvicino a Josephine mentre portiamo i bambini agli spogliatoi. «Josephine?... Ehi?.. senti so che ce l'hai con me. Ti ho lasciata da sola di fuori ad aspettarmi. Hai tutti i diritti ad avercela con me, ma dammi un'altra opportunità, ho veramente voglia di conoscerti» le dico, ma le risponde come se fosse delusa o triste o anche arrabbiata «Se avessi veramente voluto conoscermi, non mi avresti mai lasciata come una stupida» come posso biasimarla, ha ragione. Ma non posso farmi passare come un coglione. Un uomo non deve avere paura e io sono un uomo, devo essere un uomo, perciò le dico «Hai ragione. Ma non potevo fare altro, la mia famiglia aveva bisogno di me» sto cercando di trovare una scusa che possa levarmi dai casini. Ma niente le nostre strade si separano. Io porto i bambini nello spogliatoio maschile e lei in quello femminile.
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F***ing Life
ChickLitJosephine, la tipica ragazza inglese, timida e insicura e che ama stare con i suoi quattro amici, l'ultimo giorno di scuola, vede i suoi occhi incontrarsi con quelli di un ragazzo italiano arrivato l'ultimo semestre: Seth, che è completamente l'oppo...