CAPITOLO 5. HALEY'S STORY

30 4 0
                                    

Col passare del tempo divento sempre più stanca, ma nulla mi può abbattere, devo resistere, devo salvare la mia vita e quella dei miei compagni.
Giro costantemente ogni angolo che mi ritrovo davanti, anche se ormai ho l’impressione di star facendo il giro dell’oca, tutto è così uguale e diverso contemporaneamente. Sto per caso impazzendo?!
Come se non bastasse, per l’ennesima volta le mura cambiano posizione e di fronte a me compare la Thecosomata. Di scatto inizio a correre, ma lei rimane al passo, niente, mi arrendo.
Dopo aver urlato i nomi dei miei amici fino ad avere la voce roca, sento qualcuno rispondermi in lontananza, sembra Haley, mia collega e mia grande amica d’infanzia con la quale ho trascorso tutta la mia vita. Rinvigorita le rispondo e capisco che si trova non molto lontano, alla mia sinistra, ma il labirinto mi rende difficile raggiungerla. Mi incammino e dopo un’ora di marcia ininterrotta ci ritroviamo; lei è sporca e malandata, ha i pantaloni tranciati e le manca un dito.

*inizio dialogo*

I:  ”Haley! Come stai? Tutto bene?”.
H: ”Aiutami… sono stanca e non mi reggo più in piedi”.
I:  ”Oh! Appoggiati pure sopra di m-”.
Neanche finita la frase che si mette ad urlare...
H: ”Aaaaah!”.
I:  ”Cosa c’è che non va?”.
H: ”Quell’esserino dietro!”.
I:  ”Dietro dove? Quando? Cosa? Perché?”.

Il Labirinto Oscuro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora