第八章

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Avevo ricominciato a piangere.
Il cuore si ruppe di nuovo.
Non avevo riniziato però ad odiare la lavanda.
Ne raccolsi tanta, la misi tra i vestiti piegati nella valigia.
Ne strinsi un mazzo al petto singhiozzando.
Dovevo dire addio al mio ragazzo alla lavanda.

Odiavo mio padre, ma la decisione di trasferirci in Germania era colpa mia.
L'aveva fatto per me. Per farmi cambiare aria e per non farmi pensare a mia madre.
Mia nonna era conoscenza di tutto. Sapeva di me e YangYang.
Aveva tentato di consolarmi.
Di ripetermi che l'avrei rivisto.

Avevo deciso di non salutarlo e di partire senza voltarmi indietro.
Dissi a mia nonna di donare il mio diario a lui, cosicché gli rimanesse il mio ricordo.
Una manciata di caramelle alla lavanda, dei fiori che si sarebbero appassiti in breve tempo, una foto scattata con una Polaroid accanto a lago. Tutto ciò che mi rimase di quella breve vacanza.

Col cuore dolorante e col fiato corto salì nell'auto accanto a mio padre che stupito mi guardava trattenere le lacrime.
Sapeva che odiavo quel posto. Probabilmente pensava che stessi piangendo per lei come facevo praticamente ogni giorno.
Voltai lo sguardo verso il finestrino, la macchina si accese e con un rombo partì facendomi sospirare.

Sentì il mio nome raggiungere le mie orecchie.
Riconobbi la sua voce.
Mi affacciai dal finestrino aperto e lo vidi correre a per di fiato per raggiungermi.
Le mie lacrime caddero copiose sul mio viso. Sussurrai al vento "mi dispiace" e chiusi il finestrino pronta a dirgli addio per sempre.

Addio mio amato YangYang...

The Lavender Boy~Liu YangYangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora