第二章

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Come tutte le estati in quella casa, dovevamo essere in piedi per le otto in punto.
Non c'era una ragione specifica, semplicemente a quell'ora era piacevole la brezza che entrava dalle finestre.
Indossai degli indumenti leggeri, spazzolai i miei capelli corvini che ricadevano morbidi sulla schiena e decisi di uscire dalla stanza.

Cercai di trattenermi dal non commentare quando notai dei mazzi di lavanda sparsi per la casa.
Mio padre, con una delle sue solite camicie addosso e con un bocciolo viola nel taschino, sorseggiva del thè e leggeva il giornale.

Non volevo rovinargli la vacanza con le mie solite lamentele. Subito dopo colazione, sarei comunque uscita per fare una passeggiata per poter calpestare un po' di quei fiori. Erano talmente tanti, dunque non pensavo che qualcuno se ne sarebbe accorto.
Presi qualche biscotto al burro e li immersi nel thè al gelsomino iniziando la mia colazione.

-dov'è la nonna?-

Domandai a mio padre notando la casa fin troppo silenziosa.

-Fuori. Sta raccogliendo qualche fiore, ha intenzione di preparare del sapone questa mattina. Magari potresti darle una mano-

-No, ho intenzione di... fare una passeggiata in realtà-

Risposi nascondendo il viso dietro la tazza e terminai la bevanda rapidamente.
Mi alzai da tavola, diedi un bacio sulla guancia a mio padre e raggiunsi la porta.
Il venticello piacevole mi colpì in pieno facendomi respirare a pieni polmoni l'aria salubre del posto.

Chiusi la porta alle mie spalle e feci un mezzo sorriso incamminandomi a passo svelto verso il campo di lavanda.
Mi guardai intorno non notando nessuno.
Sollevai un piede pronta a scagliarlo contro quei maledetti fiori ma qualcuno mi afferrò per un braccio facendomi cadere letteralmente col sedere per terra.

-Ehi!-

Urlai voltandomi come una furia.
Corrugai le sopracciglia notando delle scarpe bianche sportive e dei pantaloni neri. Sollevai lo sguardo notando due grandi occhi verdi scrutarmi con curiosità. Solo dopo alcuni secondi notai i suoi insoliti capelli del medesimo colore della lavanda.

-Cosa avevi intenzione di fare?-

Domandò incrociando le braccia al petto assumendo un espressione infastidita.

-Non sono affari tuoi, strano ragazzo alla lavanda-

Risposi rimettendomi in piedi. Sorrise divertito ma ben presto tornò serio avanzando leggermente verso di me.
Con i piedi piantati al suolo non indietreggiai nemmeno di un millimetro e lo guardai con evidente perplessità.

-Che non ti venga mai più in mente di tentare di assassinarle-

Rispose puntandomi un dito contro.

-Assassinarle? Sono soltanto dei stupidi fiori-

Risposi inorridita guardando il manto circostante.

-Non sei nemmeno di qui e ti permetti di distruggere ciò che è nostro. Gira a largo, ragazzina-

Incrociai le braccia al petto assumendo la sua medesima faccia tosta.
Non avevo alcuna intenzione di farmi intimorire da quel ragazzetto dai capelli colorati.
Proprio nel momento in cui decisi di aprire bocca, la voce calma di mia nonna ci fece sussultare e allontanare istantaneamente.

-YangYang, vedo che hai conosciuto la mia nipotina Ling.-

The Lavender Boy~Liu YangYangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora