Un mese dopo, in agenzia erano tutti sfiniti, principalmente per due motivi.
Uno, quello era stato un mese molto impegnativo, tanti incarichi, poco tempo per riposarsi e disguidi con la Port mafia.Due, Atsushi.
Spieghiamo meglio, da quella notte era stato più ottimista ed energico che mai, era una macchina da lavoro e chiedeva sempre gli incarichi più difficoltosi, quelli dove c'era di mezzo anche la mafia.
Non potendolo lasciare da solo, i suoi colleghi avevano fatto dei turni per assisterlo e collaborare ai suoi casi.
L'unico contento di ciò era Kunikida, il quale accompagnava spesso Atsushi quando Dazai aveva altro da fare...
... Chuuya?Comunque, in quel mese Atsushi aveva incontrato "la persona per cui forse provava qualcosa", ben due volte.
In entrambe le occasioni non mancarono gli insulti e le lotte, solo che ora queste erano diverse.
Se prima combattevano a metri e metri di distanza, adesso Atsushi si impegnava di più per schivare i colpi di Akutagawa e avvicinarsi di conseguenza a lui, mentre quest'ultimo aveva diminuito il raggio d'azione di Rashoumon, indirettamente permettendo ad Atsushi di avvicinarsi.
Oltre a quello, anche se nessuno dei due se ne era accorto, il loro sguardo cadeva sempre più spesso sul corpo l'uno dell'altro.Continuavano comunque a pensare che fosse solo una cottarella passeggera e ad entrambi andava bene così il rapporto che avevano.
O almeno così pensavano.
Gin continuava a ripetere che erano entrambi stupidi, beccandosi puntualmente l'occhiataccia da parte del fratello.
Non glielo avesse mai detto...Era già da un po' di tempo che Atsushi ci pensava, ma quel giorno in particolar modo.
Voleva rivederlo, ma coinvolgere tutta l'agenzia forse non era corretto.
Perciò aveva pensato di andare in uno dei luoghi che il corvino frequentava. La sua scelta era limitata a vicoli, vicoli, strade e altri vicoli.
Riflettendoci non si conoscevano per nulla e questa cosa non andava a genio ad Atsushi.
Scosse la testa, pensando che fosse stupido e che non doveva sapere niente in più di quello che già sapeva sul mafioso.
Voleva rivederlo solo per soddisfare la cotta, così gli sarebbe passata in fretta. Come ho già detto, non sapeva niente di amore, cotte e cose del genere e di certo la sua cotta non era semplice.Un brivido di freddo lo fece tremare, costringendo Atsushi a infilare il viso arrossato in mezzo alla felpa nera che aveva messo.
Sapeva che quello che stava facendo era sbagliato e sperava di cuore che nessun nemico o amico lo riconoscesse, per questo si era messo una felpa nera e aveva tirato su il cappuccio.
Non era neanche leggera, eppure il freddo di quella giornata primaverile era davvero pungente.
Sporse la testa in un vicolo, osservando bene l'ambiente illuminato di strane sfumature grigiastre.
C'era il sole, ma era coperto dalle nuvole cariche d'acqua, per questo faceva tanto freddo e l'aria intorno profumava di pioggia.
Atsushi sbuffò, continuando a camminare per le strade affollate di Yokohama.Si affacciò in tutti i vicoli, tutto il giorno, vide spacciatori di tutti i tipi e mafiosi fare cose illegali ma aveva altro per la testa e non pensò minimamente al fatto che fosse un detective.
Le persone intorno a lui facevano molto chiasso, chi si lamentava del tempo, chi parlava dei fatti suoi con amici.
Lui intanto non aveva ancora trovato colui che stava cercando e il suo umore diventava piano piano peggiore, a tal punto che una goccia gli rigò la guancia.
No, non stava piangendo, infatti la goccia era di pioggia.
Alzò lo sguardò al cielo ritrovandosi poi bombardato da altre leggere gocce d'acqua che gli fecero storcere il naso.Vide le persone intorno a lui correre via, mettersi sotto tendoni di locali o entrare in negozi e decise di andare a mettersi anche lui sotto una di quelle tettoie, sistemandosi bene il cappuccio sulla testa.
Si era rifugiato sotto una tendina bordeaux, l'entrata di una biblioteca.
Sospirò, appoggiandosi al muro di fianco la porta in vetro, guardando le gocce scendere sulla parte del muro scoperta, facendo scommesse su quale di quelle sarebbe arrivata prima a terra.
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𝗡𝗼𝗻 è amore - Shin Soukoku
FanfictionTʀᴀᴛᴛᴏ ᴅᴀʟʟᴀ sᴛᴏʀɪᴀ: «Quello che è successo due mesi fa. Non pensare che conti qualcosa. Voglio ancora ucciderti» ❁𑁍❁𑁍❁𑁍❁𑁍❁𑁍❁𑁍❁𑁍❁𑁍 «Uccidimi ora se ne sei in grado» ᵠᵘᵉˢᵗᵃ ᵉ̀ ᵘⁿᵃ ˢᵗᵒʳⁱᵃ ᵇᵒʸˣᵇᵒʸ ⁱ ᶠᵃᵗᵗⁱ ⁿᵃʳʳᵃᵗⁱ ⁿᵒⁿ ᶜᵒʳʳⁱˢᵖᵒⁿᵈᵒⁿᵒ ᵗᵒᵗᵃˡᵐᵉⁿᵗ...