quindi ti piace

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I giorni passarono e i due ragazzi iniziarono a farsi delle nuove amicizie nella scuola. Strinsero amicizia immediatamente con un ragazzo simpatico e molto espansivo di nome Tae. Con lui ormai passavano tutte le sere insieme a ridere e scherzare, tra cene e bevute. Una sera decisero di invitare Tae a casa loro per una cena più tranquilla e rilassata.
Era ormai pomeriggio inoltrato e Hobi aveva già iniziato a preparare la cena. Jimin nel mentre si stava preparando. Il suo motto era "essere bello sempre", infatti era quello che faceva, doveva essere sempre bello non importava il contesto. Dopo un po' decise di scendere ed andare in cucina ad aiutare il suo amico, indaffarato con la preparazione. Entrò in cucina e lo vide che correva a destra e a sinistra dalla sua agitazione. Jimin si avvicinò e prese un grambiule.
-ehi Hobi posso aiutarti?-chiese Jimin, allacciandosi il grembiule
-devi aiutarmi-rispose Hobi, in preda all'agitazione
-ok dimmi cosa posso fare-disse jimin, pronto a ricevere ordini
-allora comincia tagliando quelle cipolle e poi tutte quelle verdure-disse Hobi con la faccia di chi sta organizzando un pranzo di matrimonio
-ok capitano, sarà fatto-rispose jimin in modo ironico per far ridere l'amico
-senti ma se mettessimo un po' di musica,così  nel mentre che cuciniamo ci rilassiamo e divertiamo un po -disse jimin sorridendo
-ok dai, però mettila come sottofondo -rispose Hobi. Jimin si avvicinò al computer che aveva dietro di lui, andò su YouTube e fece partire la sua playlist, per poi riprendere a lavorare. Dopo qualche minuto Hobi cominciò a fare delle domande a Jimin, per cercare di restare calmò e intanto fare un po' di gossip
-allora Chim, che mi dici di Jk?-chiese Hobi direttamente
-che vuoi dire?-chiese jimin confuso
-dai che ne pensi? Ti piace? È bello vero-disse Hobi esaltato avvicinandosi al viso di Jimin
-cosa? No....cioè si....cioè forse....-balbettò jimin imbarazzato cercando di continuare a fare ciò che stava facendo
-ok credo che dalla tua risposta ti piaccia-disse Hobi ridendo
-forse, ma tanto non lo rivedrò più quindi il problema non si pone-disse Jimin, cercando di chiudere li il discorso
- e se invece tu lo incontrassi di nuovo? E se questa volta tu gli cadessi addosso di nuovo?....immagina...tu che gli cadi addosso, lui che ti prende...i vostri sguardi che si incontrano e.....boom bacio-disse Hobi fantasticando e mimando la sua idea
-tu sei tutto matto hobi-disse jimin ridendo-poi anche se ci vedessimo di nuovo non vuol dire che succederà niente di ciò che hai detto, alla fine non ci conosciamo neanche...poi perché dovrei piacergli? Non sono così bello...ci sono molti ragazzi più belli di me-disse jimin con una nota di amarezza
-sei lo dici tu-disse Hobi con un sorrisino perverso

Dopo circa un'ora la cena ormai era pronta. Mancava soltanto l'arrivo di Tae, il quale era un po' in ritardo, ma ormai lo conoscevano abbastanza bene da sapere che era sempre in ritardo qualsiasi cosa facesse. Passarono altri minuti, ma di Tae non c'era traccia. Ne un messaggio, ne una chiamata, non aveva lasciato niente. Hobi e Jimin continuarono ad aspettarlo, sapendo che prima o poi si sarebbe fatto vivo. Dopo altri 10 minuti finalmente il campanello suonò. I due ragazzi non ci speravano piú. Jimin si precipitò alla porta, che subito aprí, senza esitazione convinto che fosse il suo amico.
-era ora che tu arrivas.....-jimin si bloccò non capendo cosa stesse succedendo

guardami negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora