mio

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-ah beh allora potrei sempre mangiare qualcos'altro-dissi con tono provocatorio guardando il suo corpo dall'alto in basso. Jimin subito arrossì,però questa volta non si voltò o cercò di scappare. Capii che poteva essere la mia occasione, così ne approfittai. Cominciai ad avvicinarmi sempre di più a lui annullando quasi  completamente la distanza tra i nostri volti. Sentivo il suo cuore battere a ritmo con il mio, in un'armonia perfetta. Continuai ad avvicinarmi sempre di più, finché non riuscii finalmente a baciarlo. Avevo atteso questo momento dal primo giorno in cui lo avevo incontrato. Sapevo che baciarlo sarebbe stato bello, ma non pensavo fino a questo punto. Aveva delle labbra super morbide, un piacere sia da toccare che da assaporare. Cominciai a baciarlo con più foga, non riuscivo a fermarmi dal farlo. Le sue labbra era come una droga per me, la quale una volta assaporata sarebbe stato difficile da abbandonare. Iniziai ad appoggiare le mie mani sul suo corpo, poggiandone una sulla sua coscia e l'altra dietro la sua schiena. Sentivo il suo corpo rispondere ai miei tocchi. Iniziai a spostare le mie labbra sul suo collo, lasciandogli dei baci bagnati. Sentivo che a lui stava piacendo, i suoi sospiri erano diventati più rumorosi. Spostai la mano sulla coscia fino al suo sedere che palpai leggermente. Dopo di che con uno scattò felino lo misi a sedere sul bancone della cucina continuando a baciarlo. Mi fermai un attimo e guardai il suo viso che stava iniziando a cadere nel piacere sotto il mio tocco. Cominciai di nuovo a baciarlo iniziando a far entrare le mie mani al di sotto della sua maglia. A quel tocco rabbrividì. Iniziai ad alzarla lentamente guandandolo dritto negli occhi, per poi iniziare a lasciare baci bagnati persino li. Jimin era sempre più sotto il mio controllo. Decisi quindi di prenderlo di peso e spostarlo da quella posizione al quanto scomoda. Lo spostai sul tavolo adiacente e non appena fu seduto su di esso agganciò le sue gambe intorno ai miei fianchi. Gli tolsi la maglietta e ripresi a baciarlo sulle labbra. Nel mentre lui aveva iniziato a sbottonare i primi bottoni della mia camicia. Dopo pochi attimi era completamente aperta. Jimin mi spinse lontano e con sguardo perverso si inginocchiò. Vedendo questa scena capii dove volesse arrivare,ma lo lasciai fare. Sì avvicinò ai miei pantaloni e aprì la zip, abbqssandoli leggermente. Mi fece appoggiare al tavolo ed afferrò subito la mia ormai evidente erezione ,ancora coperta dai miei box. A quel tocco un brivido mi attraverso il corpo, così chiudi un momento gli occhi per lasciarlo impadronire di me. Jimin iniziò a muovere la sua mano su e giù per qualche istante, dopo di che mi abbassò i boxer lasciandolo uscire. Iniziò a muovere più velocemente la sua mano ed ad iniziare a giocare con la mia cappella. Quel tocco mi diede un tale piacere che mi morsi il labbro. Jimin iniziò ad inglobarlo con le sue dolci e tenere labbra. Ora ero io quello che si stava abbandonano al suo volere. Iniziò con un ritmo medio veloci e la cosa mi fece impazzire. Nel giro di non morto sentii un piacere immenso percorrere il mio corpo, sapevo che stavo per arrivare al mio culmine. Abbandonai la testa all'indietro, ormai colto da quel piacere immenso. Infatti nel giro di pochi minuti venni nella sua bocca. Subito dopo lo feci rialzare di scatto, tirandolo verso di me. Lui inciampò finendo quasi contro il tavolo, lo afferrai per le spalle appena in tempo. Lo spinsi lentamente verso il tavolo ed iniziai ad assaporare di nuovo il suo collo. Sentivo il suo respirò farsi più inteso e pesante. Decisi quindi di lasciare che le mie mani si dirigessero verso il bottone dei suoi pantaloni, che slacciarono velocemente. Delicatamente iniziai a far scivolare i suoi pantaloni insieme ai suoi boxer verso il pavimento, baciandogli la schiena. Sentivo come tutto ciò lo stava facendo impazzire. Una volta a terra, presi il preservativo e me lo misi. Mi avvicinai al suo orecchio
-sei pronto?-gli sussurai per poi baciargli più volte la schiena. Lui annuii per darmi il permesso di farlo mio fino in fondo. Entrai decicatamente in lui, non volendo fargli troppo male. Iniziai con un ritmo mediamente lento, finché lui non mi urlò di andare più veloce. Così io feci,iniziando a spingere in lui più violentemente. Entrambi sotto il suono di quelle spinte iniziammo a gemere. I nostri gemiti risuonavano per tutta la stanza, erano così acuti. Feci scivolare le mie mani sul suo corpo. Dopo una ventina di minuti venimmo entrambi.  Dopo di che iniziai a baciargli la schiena, cercando di far rallentare il suo respiro. Uscii da lui e mi sedetti su una sedia ormai stanco. Lui si sedette sopra di me e mi baciò per poi sorridermi. Io ricambiai il sorriso e gli diedi una dolce bacio sulla spalla, la quale era all'altezza della mia bocca. Alla fine lo abbracciai per un po'. Dopo qualche minuto si ricordò della cena che aveva preparato per me.
-jk, la tua cena....orami sarà fredda-disse lui cercando di alzarsi preoccupato. Io lo presi per i polsi e lo feci risedere su di me
-ti sbagli la mia cena, non è stata affatto fredda anzi era molto calda ed eccitante-rispose jk con un tono di voce caldo. Jimin arrossì e gli diede uno schiaffetto sulla spalla imbarazzato.

guardami negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora