guardami negli occhi

sto bene

Erano passi due giorni dalla chiamata del rapitore e jk non aveva avuto ancora nessuna notizia da lui. Ogni giorni si alzava aspettando con ansia una chiamata o un messaggio da lui, che non arrivava mai. Ormai stava impazzendo. Voleva riportare jimin a casa ad ogni costo. Era disposto anche a morire se questo avrebbe reso jimin di nuovo libero. Voleva soltanto riabbracciarlo ancora una volta. Voleva vederlo ancora una volta. Non gli rimaneva che aspettare ed aspettare. Ogni cosa che faceva era accompagnata dal suo telefono in bella vista per controllare ogni secondo se arrivassero notifiche, ma niente non arrivava niente.
-jk, fai una pausa-disse Hobi poggiandogli una mano sulla spalla preoccupato
-tranquillo sto bene-rispose jk senza neanche alzare lo sguardo fisso sul telefono. Hobi e Tae oltre ad aiutare jk nelle ricerche, facevano a turno per controllarlo. Dopo l'ultima chiamata del rapitore, jk era entrato in un circolo che prevedeva soltanto guardare il telefono ed attendere.
La giornata passo in fretta e Jk era ancora lì a fissare quel maledetto telefono che non voleva suonare. Jk credette allora che per quel giorno non si sarebbe fatto vivo, finché all'improvviso il display si illuminò. Una notifica o meglio un messaggio.

Sconosciuto
Bene, spero tu ti sia calmato con le domande. Se vuoi incontrarmi vediamoci al bar all'angolo. Vieni da solo, ti aiuterò a trovare jimin

Jk non appena vide il messaggio, si  precipitò a prendere la giacca ed uscire di gran fretta. Sì diresse correndo verso il luogo dell'appuntamento. Ad ogni passo sentiva jimin sempre più vicino. Quando fu a destinazione, iniziò a guardarsi intorno, non c'era nessuno. Prese allora il telefono e scrisse al numero sconosciuto.

Jk
Sono qui. Dove sei?

Passarono dieci minuti ma nessuno si presentò.

Jk
Che fine hai fatto? Dove sei?

Non appena jk alzò la testa sentí un rumore metallico alle sue spalle e poi un gran dolore, finché non perse i sensi.