guardami negli occhi

ti ho osservato

Jk decise di non dire nulla di quella conversazione a jimin. Non voleva che si preoccupasse, visto che di preoccupazioni ne aveva già abbastanza. Iniziò a stargli sempre più vicino, aveva paura che quella persona gli avrebbe fatto qualcosa di male. Iniziò ad accompagnarlo ed andare a riprenderlo. Stava con lui h24 in pratica, sempre dietro come un cagnolino.
-amore, oggi vedo Hobi va bene? Ci vediamo stasera-disse jimin baciandolo dolcemente sulla soia della porta
-vuoi che ti accompagni?-chiese jk, prendendo la giacca
-no tranquillo, ci vediamo dopo-disse jimin uscendo. Iniziò a dirigersi verso la caffetteria in cui erano stati una mattina con hobi. Era ormai il loro locale preferito. Avevano fatto amicizia con il cameriere carino che li aveva serviti la prima volta. Il suo nome era Namjoon, ma si faceva chiamare Nam dagli amici.
-hey Nam-disse jimin entrando alzando il braccio per salutarlo
-ciao chim, oggi sei in ritardo Hobi è già arrivato da tempo-disse Nam portandolo al tavolo
-lo so lo so, ho avuto degli imprevisti-disse ridendo per poi sedersi e salutare Hobi
-portarci il solito-disse Hobi
-ok allora due caffè e due fette di torta, arrivo subito-disse Nam andandoli a prendere
-allora chim come va?-chiese Hobi
-mah....dai diciamo bene-disse jimin
-perché? Qualche problema con jk?-chiese Hobi preoccupato
-problemi? No, è solo un po' appiccicoso ultimamente-disse Jimin
-dai lo fa perché ti ama, vedrai che è un momento-disse Hobi
-si sicuramente è così-rispose Jimin
Mentre stavano parlando tranquillamenre, arrivarono le loro ordinazioni da un nuovo cameriere appena assunto mandato da Nam al loro tavolo.
-ecco i vostri caffè e la vostra torta-disse
-hey ma Nam?-chiese Jimin sporgendosi a destra e sinistra per cercarlo
-é un attimo impegnato ed ha mandato me-disse
-ah ok ok-eispose Jimin. Il cameriere si vedeva che era inesperto, infatti mentre dava loro i caffè urtò contro il tavolo facendo cadere tutto addosso a Jimin.
-oddio, scusami mi dispiace....aspetta di aiuto-disss per poi prendere un tovagliolo e passarlo addosso a Jimin
-tranquillo non preoccuparti non è successo niente, per fortuna che il caffè era freddo-disse ridendo Jimin
-mi dispiace, questo è il mio numero chiamami così ti ripago la tintoria-disse lui
-ma figurati, non è necessario...succede-disse Jimin
-insisto, mi dispiace troppo....tieni-dissw porgendogli un foglietto con il suo nome e numero per poi allontanarsi. Jimin lo guardò
-quindi si chiama yoongi-disse jimin
-yoongi? Ah bel nome-rispose Hobi
-hobi devo andare jk mi aspetta per cena-disse jimin alzandosi-salutami Nam-continuò per poi uscire

Jimin iniziò a camminare nella solita strada per arrivare a casa sua. Era quasi ora di cena e mancavano solo 3 minuti prima della casa di jk. Quando suonò il suo cellulare. Lo preso e lo tirò fuori dalla tasca *numero sconosciuto* rispose

Jimin
Pronto? Chi è?

Sconosciuto
Ciao jimin

Jimin
Ci conosciamo?

Sconosciuto
Forse

Jimin
Chi sei?

Sconosciuto
Volevo dirti che oggi eri proprio carino in qual bar con il tuo amico

Jimin rabbrividì, chi era questa persona e perché sapeva della sua uscita con Hobi.

Jimin
Chi sei?

Sconosciuto
Come sei curioso, piccolo.... tranquillo presto saprai chi sono

Jimin
Voglio saperlo adesso...come fai a sapere che ero in un bar con un mio amico?

Sconosciuto
Ti stavo osservando per tutto il tempo. Ora devo andare. Buonanotte Piccolo

Finí la persona per poi chiudere la chiamata. Jimin rimase scioccato. Decise di correre subito a casa senza guardarsi indietro. Entrò di scatto in casa chiudendo la porta. Jk si precipitò ad abbracciarlo.
-allora come è andata la giornata?-chiese jk. Jimin decise di non fargli sapere di quella telefonata un po' inquietante
-tutto bene, ci siamo divertiti io e hobi-disse fingendo un sorriso
-sono contento, vieni la cena è pronta-disse jk prendendolo per mano. Jimin era ancora molto scosso dalla chiamata, ma non aveva intenzione di riferirlo a jk. Non voleva che si preoccupasse inutilmente e che diventasse ancora più appiccicoso.