06| la festa di Liz

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06
la festa di Liz

06la festa di Liz

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Le stelle brillano fuori dalla finestra della sua camera, mentre Cassandra controlla di avere tutto quello che le serve per la serata. Cammina avanti e indietro per la stanza e mormora tra sé e sé tutto quello che deve avere nella borsetta.
Quasi ogni superficie attorno a lei è coperta da vestiti, tranne per la scrivania, dove l'unica cosa che si distingue dal legno del mobile sono i cavi e processori stesi in maniera sparsa.

Quella serie di cavi sono quello che Cassandra chiama E.M.M.A., il progetto su cui sta lavorando da qualche mese. Si ricorda ancora la prima volta in cui le è venuta in mente l'idea di costruirla: una vecchia intervista di Tony Stark avvenuta all'interno della Stark Tower in centro a Manhattan. Il supereroe stava raccontando qualcosa riguardante uno dei suoi progetti futuri quando una terza voce si è unita alla conversazione. Tony ha spiegato che si trattava di Jarvis, il suo A.I. personale che comanda una gran parte del lavoro all'interno della torre.

Cassandra ne è rimasta talmente impressionata che si è promessa di poter costruire qualcosa di simile prima o poi. Finalmente, dopo mesi e mesi di ricerche e preparazione, quell'estate ha iniziato a lavorarci. Quello che non si aspettava è la quantità di lavoro che ci vuole per creare una intelligenza artificiale, e più volte si è dovuta fermare per potersi concentrare su tutti gli altri impegni che ha nel corso delle settimane.

Al momento, i pochi pezzi di E.M.M.A. che funzionano sono sparsi sulla sua scrivania, circondati da libri di storia e da qualche tazza vuota.

La castana è di fronte allo specchio accanto alla porta e il suo sguardo scorre sull'outift che ha deciso di mettersi per quella sera. Passa le mani sul tessuto della gonna, non del tutto sicura della sua scelta, per poi passare al top che ha deciso di abbinarci. I suoi occhi finiscono sul suo viso, dove ha passato più tempo di quello che vorrebbe ammettere a fare una linea di eyeliner perfetta, per poi passare al fiocco nei suoi capelli: il suo tratto distintivo.

Diverse mamme mettono i fiocchi nei capelli delle proprie figlie quando sono piccole, ma nel suo caso la tradizione è rimasta. C'è qualcosa di particolare nel non usare elastici per tenere lontano dagli occhi i capelli, soprattutto quando è un nastro colorato che fino a poco tempo prima non aveva nessun uso se non quello di incartare regali.

"Sono le cinque e tre quarti" una voce metallica interrompe il silenzio nella stanza, e la castana sussulta sul posto. Il suo sguardo scatta verso la scrivania, dove alcuni processori sono stati collegati ad un altoparlante. Poche ore prima stava lavorando sul tono di voce di E.M.M.A., e probabilmente non ha staccato e spento tutto come avrebbe dovuto.
Seguono una serie di rumori acuti, prima che tutto ritorni silenzioso.

Cassandra si precipita alla scrivania per capire cosa sia successo alla sua invenzione, ma un veloce sguardo ai cavi esposti le fa capire che tutto va bene. Non ha tempo di controllare lo schermo del pc e capire se qualche linea di codice non è stata scritta bene, ma si appunta di farlo il prima possibile.

Masked - Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora