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La signora Anna scrutò Emma dalla testa ai piedi e disse: <<Pensavi fossi morta, vero?>>. Emma, perplessa, annuì, mentre il bambino continuava ad urlare dall'altra parte della porta. <<Non ti libererai mai di me, sarò io a liberarmi prima di quel mocciosetto e poi di te>> disse la vecchia, poi le porse delle chiavi e se ne andò.  Emma era così turbata dalle parole della donna che le sue mani e le sue gambe iniziarono a tremare come se ci fosse appena stato un freddo glaciale, ed il suo cuore iniziò a pompare sangue all'impazzata. Per un momento non esitò neanche a domandarsi il significato di quelle chiavi, dove avrebbero portato, perché la signora Anna gliele avesse date,e, soprattutto, perché fosse viva e non avesse neanche un accenno di ferita. Furono le urla del figlio a risvegliarla da quella breve meditazione. Emma provò ad infilare le chiavi nella serratura, ma nessuna di esse sembrava funzionare. <<Sono qui, tesoro, ti tirerò fuori, te lo prometto!>> urlò Emma al bambino. Ad un tratto Emma sentì una voce sottile proveniente dal fondo del corridoio. Essa disse: <<Ti aiuto io>>. Era una bambina biondissima e riccioluta di circa cinque anni. Aveva degli immensi occhi blu ghiaccio ed il viso pallido. Essa tirò fuori dalla tasca del suo vestitino una chiave e la porse ad Emma. Quest'ultima la prese e la utilizzò per aprire la porta, riuscendoci inaspettatamente. Il piccolo Jason uscì dalla stanza in lacrime e corse ad abbracciare la mamma. Emma, dopo aver coccolato suo figlio, si rivolse alla bambina dicendole: <<Grazie, piccola. Posso sapere il tuo nome?>>. La bambina si avvicinò a lei con passo lento e disse: <<Mi chiamo Rebecca, per gli amici Reb. Non sono come gli altri bambini in questo posto però. Io sono viva>>. Le parole della piccola suscitarono curiosità in Emma. Da quel momento in poi decise di tenere sotto controllo quella graziosa  bambina, la quale sembrava avere tante informazioni su quel luogo macabro. Emma prese per mano i due bambini e li condusse presso la stanza del prete. Quest'ultimo aprì subito, e, senza fare domande, fece sedere la bambina sulla sedia per interrogarla. Vedendola molto denutrita, il prete le offrì un bicchiere di latte con dei biscotti. Mentre la piccola divorava voracemente il suo pasto, il prete iniziò col chiederle informazioni sul suo passato e su come fosse finita in quel posto. La bambina adagiò la tazza vuota sul tavolo e disse: <<Mi chiamo Rebecca Gray e ho cinque anni. I miei genitori si chiamano Thomas e Tess Gray e fanno gli attori. Papà mi ha raccontato che ha conosciuto mamma sul set di un film, poi si sono innamorati e sono nata io. Un giorno dovevano andare ad una premiazione, quindi mi lasciarono con una babysitter. Questa babysitter era cattiva però: mentre dormivo mi mise un sacco in testa e mi legò le mani, poi mi caricò in una macchina in cui c'era un altro signore che mi diede una caramella. Poi mi addormentai e mi risvegliai in una stanza con degli altri bambini>>. Il prete, sconvolto dall'intelligenza della bambina e con gli occhi gonfi per le lacrime, le domandò: <<Come hai fatto a scappare? Gli altri bambini sono ancora lì?>>.                  <<Una suora entrava sempre in quella stanza per portarci del cibo e poi ogni giorno chiamava un bambino per portarlo non so dove. A volte tornavano feriti e molto spesso non tornavano proprio. Una signora anziana regalava delle bambole reborn fatte da lei a quelli che poi non sarebbero più tornati. Eddie, il bambino più grande, diceva che quelli che non tornavano erano stati uccisi. Secondo Carol, un'altra mia amica, erano stati dati in adozione dato che ci trovavamo in un orfanotrofio. I bambini diminuivano di giorno in giorno, e da venti siamo diventati cinque. Erano giorni che nessuno veniva a chiamarci e a portarci del cibo. Allora decidemmo di provare ad aprire un condotto che si trovava in alto sulla parete per poi entrare dentro e scappare. Eddie e Carol-che avevano dodici anni-proposero di fare una sorta di scala per raggiungere il condotto. Carol salì sopra ad Eddie, e David-un bambino buffo e cicciottello di sette anni- salì sopra a Carol, mentre io e Nora, una bambina di otto anni, li aiutavamo a non cadere. David riuscì a rompere la porticina del condotto, ma era troppo in carne per riuscire a passare attraverso quest'ultimo.Allora ci provò Eddie, poi Carol e persino Nora, ma nessuno ci riuscì. Soltanto io, essendo piccolina, riuscivo a passare attraverso quel condotto. Gli altri dicevano che ero troppo piccola per riuscire a prendere le chiavi e poi liberarli senza farmi scoprire, ma io non gli diedi retta ed oltrepassai il condotto. Finii in una stanza buia, nella quale giaceva il cadavere della suora che veniva a portarci da mangiare. Spaventata, aprii la porta e scappai. Arrivai all'ingresso dell'orfanotrofio, volevo scappare, ma prima dovevo liberare i miei amici. Ad un tratto sentii bussare e poi dei passi. Era la vecchia che creava le bambole. Mi nascosi dentro il vaso all'ingresso, e lei per fortuna non mi vide. Mentre lei parlava con coloro che avevano citofonato(ovvero voi), io corsi al piano di sopra, presi una chiave che la vecchia aveva fatto cadere per terra ed entrai in una stanza con dei lettini e delle culle. Lì ritrovai i bambini scomparsi che conoscevo, ma si comportavano in un modo strano: non volevano lasciare le loro bambole, parlavano a voce bassa, puzzavano terribilmente. Anche il loro aspetto era strano: gli occhi erano completamente neri, alcuni erano sporchi di cenere, altri erano bagnati. Parlai con dei bambini che non avevo conosciuto, e mi dissero che avevano 150 anni. Trascorsi una notte in quella stanza per non essere scoperta. Sono uscita poco fa per cercare di liberare gli altri, e nel mezzo del corridoio ho trovato Emma che non riusciva ad aprire la porta. Così le ho dato la chiave che ho trovato e l'ho aiutata>>. Emma, il prete e persino Jason, sentendo le parole della piccola, scoppiarono in una valle di lacrime e la abbracciarono. <<Da oggi in poi ti proteggerò io. Salveremo gli altri bambini, te lo prometto>>. Disse Jason, poi la accarezzò e le lasciò un bacio sulla guancia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2020 ⏰

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