HIM

Capitolo5

11.06.2014

Benché sia un focoso ammiratore dei miei difetti e un antipatico essere superficiale, devo ammettere che è cresciuto molto dall'ultima volta che l'ho visto.
Occhi verdi, fisico alto e slanciato, viso perfetto... era disgustosamente bello.
18 anni portati mooolto bene.
"Stefano, non essere scortese. Condividerai qualsiasi cosa Elena ti chiederà e non fare storie."
Certo che Gloria mi sta sempre più simpatica.
E sul mio viso comparve un'espressione beffarda.
"Che palle!"
"D'accordo ragazzi, è quasi ora di pranzo e Gloria ha preparato dei tacos da record."
Esordì mio padre.

Durante il pranzo, mi sono sentita un po' di troppo.
Era una famiglia stupenda e io non c'entravo niente con loro.
Era una sensazione davvero brutta.
Ad un certo punto, Stefano si alzò per portare il piatto al lavello.
Gloria lo raggiunse e gli sussurrò qualcosa nell'orecchio.
Notai una smorfia sulla faccia del nemico che in pochi secondi tornò seduto e mi guardò con occhi vendicativi.
Sua madre lo incoraggiò con uno sguardo e lui si rivolse a me.
"Elena ti andrebbe di venire in città con me e i miei amici questo pomeriggio?"
Sbuffò e continuò a fissarmi con aria annoiata.
Tipico di Stefano.
"In realtà, sarei un po' stanca e preferirei stare in casa e riordinare le mie cose."
"Come vuoi."
Disse soddisfatto Stefano, rubando del cibo dal piatto di Gaia che a sua volta si lamentò delle ingiustizie del fratello con la madre.
Più tardi, uscì in cortile e composi il numero di mia mamma.
Le raccontai della mia giornata e dopo qualche minuto mi salutò con voce strozzata.
"Ele, posso parlarti un secondo?"
Chiese mio padre dopo la chiamata.
"Si, certo."
Sospirò.
"So che non sono stato un padre modello, ma sono davvero contento che tu sia qui."
Sorrisi.
"Vorrei recuperare un po' del tempo perso e..."
E...?
"Magari potresti accettare l'invito di Stefano, così tanto per conoscervi meglio. È un bravo ragazzo dopotutto e mi farebbe molto piacere, sai?"
Ecco.
"Papà!"
"Per un pomeriggio non morirai mica."
Sospirai.
"D'accordo, ma solo uno."
Sapevo che mi sarei pentita di questa mia decisione.
Salì le scale e mi affacciai alla porta del ragazzo.
"Devo parlarti."
Dissi con voce decisa.
"Che vuoi?"
Feci per entrare ma il nemico mi bloccò con un cenno della mano.
Alzai gli occhi al cielo e proseguì.
"Io non ti piaccio e tu non piaci a me, okay? Ma i nostri genitori si amano e dobbiamo fare almeno uno sforzo per andare d'accordo. Ergo, oggi verrò con te e non si discute, capito?"
Esclamai tutto d'un fiato.
"Tra 10 minuti ti voglio pronta, non un minuto di più."
Girai gli occhi e corsi in camera a prepararmi.
Maglia bianca Bershka, shorts, e convers.
Elena è pronta.

Il viaggio in auto fu piuttosto silenzioso.
Arrivammo ad una piazzetta, dove solitamente si riuniva con la sua compagnia.
Molti ragazzi ci vennero incontro per salutare l'amico che ricambiò i saluti.
Poi una bionda gli si accostò stampandogli un bacio sulle labbra.
Perfetto.
Io guardavo la scena senza dire una parola.
"Ste, non ci dici il nome di questa bella ragazza?"
Esclamò un ragazzo squadrandomi dalla testa ai piedi a cui ricambiai un sorriso.
"Sono Elena."
"Frena David, questa è mia sorella."
OMG!
Allora anche Stefano l'insensibile ha un cuore, tanto da dimostrarsi protettivo nei miei confronti.
E sbaglio o mi aveva appena definito sorella?
Tra poco nevica.
"Comunque piacere, sono David."
Lo osservai. Carino.
In pochi secondi feci conoscenza di tutta la compagnia.
Becca era una ragazza dall'aria simpatica, con lunghi capelli rossi e un piercing al naso.
Tommi aveva occhi e capelli scuri.
Pippo era probabilmente il più grande di tutti ma era molto gentile con me.
Poi c'era Manuel con un fisico scolpito.
Davide era un ragazzo di media statura, forse il più estroverso del gruppo.
E poi Arianna, nonché amica molto speciale del mio amato fratellastro.
"Ehi, qualcuno ha sentito Marco?"
Chiese Becca.

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SPAZIO AUTRICE.
Ed eccomi qua.
Quindi?
Come vi sembra?
Abbiamo introdotto nuovi personaggi che saranno molto importanti per la storia.
In particolare questo Marco....
Becca sarà fondamentale, ricordatevelo.
Ora vi lascio.
Cercherò di aggiornare il prima possibile.