Capitolo2

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07.06.2014

Un rumore assordante interruppe il mio sonno.
Partiamo male.
"Ele svegliati, sei in ritardo."
Le madri.
Alzai la testa quel poco che bastava per osservare la sveglia sul comodino.
7.48
Cazzo.
"Arrivo." Sbraitai.
Mi alzai dal letto e raggiunsi il bagno in un nanosecondo. Mi lavai e aggiunsi un po' di trucco senza esagerare. Optai per un cardigan nero, jeans a sigaretta, maglia bianca e vans rosse.
Le mie preferite.

Per raggiungere la scuola senza ritardi dovetti correre per le strade.
Fortunatamente arrivai in tempo e salutai i miei amici che mi aspettavano sul piazzale.
"Buongiorno amore."
"Questo è tutt'altro che un buongiorno." Esclamai rivolgendomi alla bionda Sofia.
"Simpatia portami via." Nico.
"È l'ultimo giorno di scuola El e tu sembri..."
"Lo so Sofi, parliamo della festa che è meglio."
"Potremmo semplicemente andare al Charlie, bere qualcosa e divertirci noi tre."
"Sì, si può fare. Nico?" Chiesi.
"Mi sembra perfetto. Vi passo a prendere io, a che ora?"
"Andiamo per le 10." Disse Sofi.
Entrammo in classe e le lezioni iniziarono.
Perché bisogna fare lezione anche l'ultimo giorno? Resisti Ele, puoi farcela.
Qualche volta mi giravo verso Nico che guardava fuori dalla finestra aspettando il suono della campana. Sofia, purtroppo era in un'altra sezione, la 4C ma ci vedevamo sempre nelle pause.

Ultima ora.
Meno 8 minuti al suono della campana.
Io e Nico ci scambiammo uno sguardo complice. Meno 3 minuti. Il mio telefono vibrò nell'astuccio dell'eastpack nero.

Da: Sofia.
L'estate ci aspetta:)
Le risposi e guardai l'orologio. Meno 50 secondi. Ormai nessuno ascoltava le parole del prof che continuava il suo monologo sulla scienza. Meno 8 secondi. Riordinai le mie cose e...
Driiiiiiiiiiiiiiin.
"D'accordo ragazzi, la scuola è finita e io vi auguro delle belle vacanze. Mi raccomando, osservate le foglie durante questa stagione che..."
Se certo, come no.
Passerò le mie vacanze di fronte a un albero.
Corremmo verso l'atrio scolastico ma Sofia non c'era ancora tra la massa di studenti che si affrettava ad uscire. Tutti sorridenti.
Mi guardai intorno e la trovai a parlare con Simone Lucchi della 5A.
Poco tempo fa lui e Sofi avevano rotto ma perché lui non era il tipo da storia seria.
Sofi era però persa di lui.
"Avranno fatto pace?" Chiese Nico.
"Probabile."
A me e a Nico non era mai stato troppo simpatico Lucchi. Specie dopo la storia con So.
"Io vado, ci vediamo stasera Ele."
"Ciao Nico."
Prima di andarmene volevo parlare con Sofia per chiederle spiegazioni.
Lei si accorse e salutò Simone.
"Mi spieghi cosa stai facendo?" Le domandai.
"Stavamo solo parlando."
"È uno stronzo So, dimenticalo."
"Non posso."
La guardai negli occhi. Era innamorata.
"Trovati un americano in Florida, chiunque, ma non lui." Dissi.
"Quando sarai cotta per qualcuno capirai. Ora devo andare, ci sentiamo El."
"A stasera Sofi."
Non ero mai stata innamorata.
Sì, ovviamente c'era stata qualche storia ma niente di serio. Qualche volta invidiavo Sofi...

...

Ore 20.47
Cosa mi metto?
Penso che ogni donna si pone questa domanda almeno una volta al giorno.
Stasera io, Sofi e Nico andavamo al Charlie per festeggiare la fine della scuola e l'inizio delle vacanze. E io non avevo niente da mettere.
Filippo, il cane, entrò in camera e mi corse incontro.
"Non ora, Filippo."
Come se un cane capisce ciò che dico.
Filippo si allontanò e inciampò su un tubino nero. Ma certo!
Lo indossai e ci abbinai delle scarpe tacco 10 per nascondere il metro e 63 di altezza.
Mi guardai allo specchio e approvai.
Filippo ti amo.
Corsi in bagno e mi truccai, pettinai ed ero pronta per il Charlie.
Mi serviva una serata di svago tra i miei amici.

Alle 22.03 Nico suonò il citofono.
Abitando al quinto piano di un palazzo con ascensore rotto, dovetti fare le scale senza scarpe.
Ma ero carica.
Volevo bere e bere. E ballare.

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