Prologo

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Harry pov's
"Non lo so mamma, non ne sono per nulla convinto."

Sospiro guardando negli occhi mia madre che mi sorride apprensiva, in piedi dall'altra parte del salotto.
Sono in preda ad uno dei miei frequenti attacchi di panico, e sto facendo il possibile per calmarmi.

"Tesoro mio...nella vita è più che normale avere paura. Quella che andrai ad affrontare è una prova davvero importante, non si può negare. Ma non puoi arrenderti ancor prima di provarci." mi dice lei, sedendosi accanto a me e accarezzandomi la schiena per confortarmi.

"Lo so mamma, ma ho solo 16 anni. Sono ancora un ragazzino, non mi sono ancora diplomato...forse non è il momento adatto. Forse dovrei aspettare ancora qualche anno."

Mi lascio ricadere sul divano, inspirando a fondo.
Fra poche settimane si terranno le registrazioni dei provini di XFactor.
Inizialmente ero davvero intenzionato ad andare, tanto da dedicare gli ultimi due anni della mia vita a prepararmi per affrontare al meglio questo momento.
Ma ora, improvvisamente, mi sembra tutto sbagliato. Tutto troppo affrettato.

La musica è sempre stata la cosa più importante della mia vita. Una delle mie poche certezze.
Sono sempre stato molto insicuro e timido, ho sempre avuto una grande difficoltà nell'esprimermi. Ma con la musica è diverso.
Quando canto ogni insicurezza viene abbattuta come per magia, e riesco a far sentire la mia voce. I miei pensieri. Riesco a mostrare a tutti ciò che si cela dietro questo velo di fragilità e insicurezza che spesso mi impedisce di mostrare chi sono veramente.

Il mio più grande sogno è quello di poter fare musica per il resto della mia vita. Non mi vedo a fare nient'altro. La musica è il mio unico destino.

So benissimo che XFactor sarebbe l'occasione perfetta per provare a fare di questa mia passione il mio lavoro, la mia vita. Ma ancora una volta queste mie maledette insicurezze si stanno facendo sentire ostacolando ogni mio progetto.

"Harry, ti sei preparato molto per questo momento. Hai tutti i mezzi per farcela, ne sono sicura. E se non dovesse andare puoi sempre riprovarci." aggiunge mia madre.

Lei ha sempre appoggiato questa mia passione per la musica.
In realtà mi ha sempre appoggiato in qualsiasi cosa desiderassi fare, e le sarò sempre grato per questo.

Mi alzo dal divano raggiungendo la cucina. Apro il frigorifero e mi verso un bicchiere d'acqua.

"Non lo so mamma, io non..."

"Cos'è che non sai?!"

In quel momento fa il suo ingresso Gemma, la mia sorella maggiore.
Rivolge un grande sorriso a mia madre e poi a me, illuminando la stanza.

Lei è sempre stata molto diversa da me. Più sicura di sè, più forte, più rumorosa.
L'ho sempre invidiata molto sotto questo aspetto e spesso ho pensato che se avessi avuto il suo carattere le cose per me sarebbero state più facili.

"Nulla tesoro, tuo fratello non è più sicuro di volersi presentare al provino." dice mia madre con espressione delusa.

Gemma si volta lentamente verso di me e mi guarda come se fossi un alieno appena arrivato da qualche strano pianeta sconosciuto.

"Ti sei bevuto il cervello, fratellino?! Non esiste proprio. Tu ci andrai, a costo di trascinarti con la forza." dice, avvicinandosi a me e prendendomi per le spalle.

"Sono due anni che ti prepari per questo momento. Hai talento, hai passione, hai tutto ciò che ti serve. L'unica cosa che devi fare è presentarti a quel provino e dimostrare di che pasta sei fatto."

Sorrido.

Anche se spesso si rivelano un po' troppo insistenti, sono davvero fortunato ad avere lei e mia madre nella mia vita.
In loro sono sempre riuscito a trovare quella forza che spesso mi sono convinto di non avere.

"E se dovessi fallire? Farei una figuraccia davanti a milioni di persone. Non è un gioco, Gemma." dico, guardandola fissa negli occhi.

"So benissimo che non è un gioco, Harry. Sono più grande di te, so come funziona il mondo. E infatti non ti dirò che sarà una passeggiata. Ma ti dico che secondo me puoi farcela. Anzi, ne sono sicura."

"Lo dici perché sei mia sorella..."

"No, lo dico perché so quanto talento hai."

Torno in salotto e mi lascio ricadere sul divano, fissando il muro davanti a me.

Mia madre e mia sorella hanno ragione.
Quella che ho fra le mani è un'occasione d'oro che potrebbe non ripresentarsi più.
Devo almeno tentare.
Se non dovesse andare posso sempre convincere Barbara ad assumermi alla panetteria a vita.
Okay, forse non è il migliore dei piani B, ma è pur sempre qualcosa.

Non posso permettere alle mie insicurezze di privarmi dei miei sogni.

Guardo mia madre e poi mia sorella, sorridendo.

No, non glielo permetterò.

"Prendi il computer, Gemma. Abbiamo dei biglietti per Londra da comprare."

•Angolo autrice•
Ciao a tutte!
Sono Beatrice e questa è la mia nuova fanfiction. In passato ne ho scritte altre e devo dire che è una grande emozione per me tornare a scrivere dopo tanto tempo.
Spero davvero che l'idea che ho avuto e la mia storia possano piacervi, anche se siamo solo all'inizio.
Cercherò di aggiornare il più spesso possibile, promesso.
Al prossimo capitolo💚
-Bea

The Judge||Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora