Cap: 21

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"Cosa?" Chiese Luna a testa bassa, volto scuro continuando a coccolare la piccola Eri, che teneramente si era avvicinata ancora a lei
"Non sono cose che la riguardano signorina Luna" esplose con calma Overhoul "Eri è mia figlia, non siete voi Villan che decidete cosa devo farmene del suo potere"
Luna a bassa voce borbottò qualcosa che evidentemente solo Eri capì inquanto rimase profondamente scioccata
"Signorina Luna non ho capito, ma lasciamo perdere questi discorsi inutili" poi con molta calma sotto l'apparente sguardo di Tomura, si avvicinò a una valigetta
"eri non è una cosa" scandì di nuovo Luna a vice un po' più alta
"Cosa signorina Luna?" Chiese Overhoul
"Eri non è una cosa!" Disse ferma Luna alzandosi dal comodo divanetto sul quale si era accomodata "e tu in quanto suo padre, capo della Yakuza, uomo ancora dignitoso di essere chiamato così non dovresti forzarla a scegliere la tua strada e tantomeno non devi e non puoi sfruttare il suo quirk come vuoi"
Luna era indignata, anche quel bastardo del padre aveva sfruttato la sua voce e il suo quirk per anni. Aveva eliminato ogni testimone degli abusi per la figlia, tranne i suoi sporchi amici hero che lo avevano solo invitato e aiutato con i Sette.
Forse prese le difese di Eri perché si rivedeva in lei, sia di aspetto che di cattiverie subite, o forse perché quelle erano le parole che qualcuno disse in sua difesa tempo prima.... strano che se ne era ricordata solo in quel momento
"Signorina Luna, La Dea, ha qualche soluzione allora?" Chiede uno dei collaboratori di Overhoul mentre lui arrabbiato come pochi rimaneva in silenzio
"Allenarla sarebbe una scelta" propose "da adulta sarebbe anche una potente alleata, a te Eri, andrebbe bene?"
"Nessuno può allenarla"
"Lo farò io se Eri me lo chiederà"
"Impossibile, non ha scelta"
"A me piacerebbe..." sussurrò Eri
"Facciamo un patto allora 'Dea' " disse Overhoul " tu farai il tuo lavoro su alcuni Hero e sperimenterai sulle tue prede la nostra droga e intanto allenerai una volta a settimana Eri. Così sei contenta e non ci dai fastidio. Sempre che al tuo Capo vada bene" disse girandosi verso Shigaraki, pensoso.
"Ci darete anche armi e in caso una base sicura... quindi, affare fatto?" Chiese alzandosi
"Affare fatto" confermò Chisaki Kay
Il patto ormai era fatto.... chissà chi aveva tirato troppo poco le fila del patto
Tornando al bar, senza i warpgate di Kurogiri, rimasero in silenzio per un centinaio di metri
"Perché hai difeso quella bambina?" Gli ha chiesto Tomura
"Non lo so.... forse perché era come ero io da piccola"
"E ti difendevano?"
"No.... non molto spesso"
Altro silenzio
"Hai fatto bene"
Luna arrossì. Anche tanto. Anche perché Tomura se ne è accorto
"Sei completamente rossa.... non dirmi che ti vergogni"
Lei si giro di scatto, con i capelli che le davano fastidio alle spalle, il vestito che si scompigliava al vento. Lui andava dritto senza girarsi ad osservare la reazione della ragazza, che tuttavia vide di soppiatto, perché gli strappò un mezzo sorriso che gli si disegno di sbieco sul viso
Luna stupita del sorriso disse "se io sono completamente rossa tu stai sorridendo!" e sorrise anche lei
"Tks" disse prendendo anche lui un colore rosato sul volto. Stavolta Luna se ne accorse
"È una bella serata" constatò Luna alzando lo sguardo dalla strada completamente deserta (non che si aspettavano di trovare qualcuno di mercoledì sera all'una di notte)
"Sai... quando hai raccontato al sensei quelle che sapevi di quell'associaz-"
"Non finire la frase per favore Shigaraki, il mio passato non mi piace ne come ricordo ne come esperienza vissuta" disse Luna con lo sguardo a una stella semi coperta da un paio di nuvole
"Dal passato non si può scappare, provaci se vuoi ma ti farà ancora più male che affrontarlo" e io non voglio vederti soffrire avrebbe voluto aggiungere ma no, non era il momento
Ma non sa se lo sarebbe mai stato

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