Ehylà bella gente! Spero la prima parte vi sia piaciuta non sono molto brava a scrivere ma spero vi piaccia
-Marta❤
Mia mamma lo fece accomodare in soggiorno e preparò del the, mentre a me portò una tavoletta di cioccolata, l'unica cibo veramente buono.
Dopo la sua presentazione Albus Silente disse che era venuto fin qui per parlare con me. Lo sapevo, era venuto per dirmi che non potevo andare ad Hogwarts perché ero un lupo mannaro. Per qualche secondo non riuscii più a respirare, aveva detto totalmente un'altra cosa, potevo andare ad Hogwarts. Questa frase continuava a passarmi per la testa fin quando, l'uomo non se ne accorse ed urlò
-ALLORA, Remus, potrai venire ad Hogwarts, però dovrai seguire qualche regola in più per la tua licantropia. Sei disposto a venire?-
che domande ovvio, che lo ero. Mi limitai ad annuire.
- Bene, me sono contento. Per prima cosa, ho fatto costruire una casa fuori dai confini della scuola dove starai durante le trasformazioni, ci entrerai passando attraverso un passaggio segreto protetto da un platano picchiatore. Come seconda cosa non dovrai dire a nessuno di queste trasformazioni. Nessun professore lo saprà, per qualunque cosa chiamami. Madame Pomfrey lo scoprirà solo in caso di estrema necessità. Questo è tutto. Ecco la tua lettera con tutto il materiale scolastico e, l'ultima cosa, buone vacanze.-
Si fermò ad osservare la foto di papà e sorrise, probabilmente lo conosceva.
Appena uscì dalla porta corsi da mia madre e la abbracciai più forte che potevo. Il Grande Albus Silente mi ha fatto entrare in una scuola di magia! Ancora non ci credo!!!!! Sto piangendo di felicità. Passai così tutto il pomeriggio, leggendo e rileggendo la lettera, quella preziosa lettera che aspettavo da anni. Prima di cena cominciai a scrivere la lettera di conferma per la vicepreside che mandai con il gufo di papà. Poco dopo averlo mandato mio padre entrò dalla porta e appena lo vidi sorrisi, i lati della bocca andavano da un orecchio all'altro. Mi ero bloccato. Ero immobile, davanti alla porta. Fu lui ad abbracciarmi, era felice quanto me ma nei suoi occhi riuscii a leggere la paura. Ho letto un libro dove insegnavano il linguaggio del corpo.
A cena non parlammo d'altro. Mamma disse tutto a papà.
- Silente è stato veramente coraggioso a prendere uno come te, non che tu sia un mostro, ma potresti fare del male a qualcuno. Per fortuna ha pensato a tutto, ma se qualcosa andasse storto...-
"Basta, papà basta!" volevo urlare, mi dice sempre che non sono un mostro ma non si accorge che quando parla dice tutto il contrario. Grazie al cielo glielo disse mia mamma lanciandogli uno sguardo fulminante. Cambiò discorso
- In che casa vorresti essere smistato? Sai tutti i Lupin erano Corvonero o Tassorosso ma credo proprio che con la tua intelligenza finirai in Corvonero!-
- Grifondoro!- urlai ma la sua faccia si trasformò in un insieme di disgusto e disprezzo.
-Grifondoro è la casa peggiore con i Serpeverde, spero di finire in Corvonero- mi affrettai a dire
Avrei voluto con tutto me stesso dirgli Grifondoro, ma non volevo avere un altro suo rinnego.
In tutto ciò eravamo al dolce, mamma andò in cucina e prese quella busta bianca con dentro una scatola blu. Era la torta credo. Avevo ragione. Era al mio gusto preferito. Non è difficile capire fosse al cioccolato.
Passò qualche mese e finalmente le elementari terminarono. Era luglio e non vedevo l'ora di andare a Diagon Alley con papà per prendere il materiale scolastico.
Ci recammo a Londra e poi al Paiolo Magico dove entrammo nella fantastica strada. Era un esplosione di colori. I negozi erano affollati e ci si faceva avanti a spintoni. Il primo negozio fu Ollivander, quello che vendeva bacchette, non vedevo l'ora di averne una. Purtroppo provai circa una decina di bacchette. Poi provai la mia, Cipresso con nucleo di crine di unicorno. Era flessibile e misura 10 e 1/4.
Dopo andai in biblioteca, mi avventrai tra i numerosi scaffali affollati. Trovai subito il libro di storia della magia e in seguito presi gli altri. Alla cassa vidi un libro che solo dalla copertina mi attraeva. C'era disegnato un drago, un bellissimo drago, ed un ragazzo con una bacchetta. Lo sfogliai, infine presi anche quello. Era il mio posto preferito.
La prossima tappa era l'uniforme. Entrai in quel magico negozio. Le uniformi erano disposte sulle quattro pareti. Erano bellissime. nere con lo stemma di Hogwarts. Ne provai due. La seconda era quella giusta. Uscendo dal negozio un ragazzino con i capelli neri mi andò addosso facendomi cadere, lui mi cadde sopra. Mi aiutò a rialzarmi, si scusò, sorrise e se ne andò correndo. Aveva un sorriso bellissimo.
Mio papà intanto era andato a prendere un gufo, ha detto che il suo era del ministero e quindi ne serviva uno di famiglia. Ne prese uno con le piume nere con la punta bianca. Era veramente bello. Lo chiamai Giovanni. No, scherzo. Lo chiamai Kilian*. Adesso anche io adesso avevo un animaletto.
Mia mamma ci raggiunse nel tardo pomeriggio. Andammo insieme al Paiolo Magico e mangiammo qualcosa. Era la seconda giornata più bella della mia vita (la prima era l'incontro con Silente, come dimenticare quel giorno). Adesso ero veramente pronto per Hogwarts.
Come va bella gente?
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Sono felice di aver finalmente cominciato a scrivere la mia storia con avvenimenti creati da me. E anche se non è bella quanto le altre ne vado fiera. Mi sto divertendo tantissimo a immaginare tutto questo e raccontarlo come se fossi io il piccolo Remus. è il mio personaggio preferito e allora ho scelto di narrare con lui, chi lo sa, magari poi ne scriverò una diversa mettendomi nei panni del nostro Felpato. Ancora non so come finirà questa storia, praticamente lo scoprirò con voi.
*Kilian non è mai esistito ma mi piaceva dargli un animale
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amo le stelle || wolfstar
FanfictionLa wolfstar è reale bitches ❤️ *personaggi creati da J. K. Rowling