Erano le due di notte ed ero l'unico ancora sveglio. Guardai in alto e vidi il telo del mio letto a baldacchino. C'erano disegnate delle stelle, mi fecero pensare subito a Sirius. Mi girai e lo vidi nel suo letto accanto al mio. Probabilmente era in un incubo, si girava e rigirava, fu come vederlo spaventato, come se qualcuno stesse cercando di attaccarlo. Decisi di svegliarlo. Al primo tocco si alzò di scatto, vidi i suoi occhi pieni di lacrime e il viso bagnato. Non sapendo cosa dire mi uscì dalla bocca"ho fame, andiamo nelle cucine?"Io non avevo fame e non sapevo neanche dove fossero le cucine. Il suo viso però sembrò cambiare in un batter d'occhio. Un enorme sorriso gli spuntò in faccia e si alzò così velocemente che neanche ebbi il tempo di girarmi che già lo ritrovai sulle scale. Prima di uscire dalla sala comune mi chiese con un tono deciso "Allora, quando usciamo dove andiamo?"Ci fu un attimo di silenzio dove ci guardiamo negli occhi per tre interminabili secondi. Poi dissi un po' imbarazzato
"non lo so, sennò che avventura sarebbe?"
Mi guardò, sorrise ed uscì dalla sala comune.Salimmo qualche rampa finché Sirius di rifiutò di salire ancora e gli diedi ragione, alle due e mezza di notte a nessuno andrebbe di salire rampe su rampe di scale così scendemmo fino a vedere l'ingresso del nostro dormitorio ma nessuno dei due aveva intenzione di tornare dentro così scendemmo e scendemmo per altri 20 minuti fino arrivare nei sotterranei. Eccole, le cucine, davanti a noi. Entrammo ma purtroppo non eravamo soli, c'erano degli elfi domestici, ci fissammo in silenzio passando lo sguardo da uno, all'altro, agli elfi domestici che si erano fermati dai loro lavori, poi uno piccolino passò davanti a noi e si presentò:
"io sono Ararin e voi?"
"io sono Sirius e lui è il mio amico Remus"
Ci porse un biscotto, come poterlo rifiutare, Sir lo ingoiò quasi senza masticarlo. Il piccolo elfo cominciò a ridire e gli altri si presentarono, avevano tutti nomi strani che ovviamente mi scordati dopo cinque minuti. Uscimmo dalle cucine solo mezz'ora dopo, ci fummo rimpilzati quella notte e purtroppo James, la mattina, lo notò."come mai non avete fame voi due?"Ci guardammo e cominciammo a ridere"dopo mi dite tutto"
"anche a me" aggiunse Peter, il ragazzo paffuto che dorme con noi.Salimmo velocemente nei dormitori così che potessimo parlare prima dell'inizio delle lezioni, oggi avevamo pozioni e come al solito io e Sirius ci sedemmo vicini mentre James si accontentò di Peter perché Lily lo aveva preceduto mettendosi vicino a Marlene, una ragazza grifondoro sua amica.L'ora di pozioni sembrò durare almeno tanto tempo quanto quello che passavo a scuola prima di Hogwarts ma non era il momento di ripensare a quei giorni orrendi. Dopo la lezione di pozioni passarono tre ore tra cura delle creature magiche e trasfigurazione e finalmente il nostro amato e tanto atteso pranzo fu servito. Arian vi aveva detto che si occupava del pollo quindi, appena apparve io e Sirius ci guardano ridendo ancora una volta e James, seduto accanto a me, mi tirò una gomitata così forte da farmi mancare il fiato. Salimmo in sala comune prima delle lezioni pomeridiane. Il discorso finì con un "WOW" sonoro di James che ci costrinse a tornare anche stanotte alle cucine. Appena rientrati Arian ci abbracciò ma fu subito rimproverato da un elfo anche piuttosto anziano. Per prima cosa ci chiese del pollo
"Buonissimo" dissi e Sirius si affrettò a fare lo stesso. Non aveva ancora visto James e Peter perché quando sbucarono da dietro di noi, Arian fece un salto indietro, probabilmente il suo cuore batteva a mille perché il respiro gli era diventato improvvisamente affannato. James allora si presentò:
"piacere io sono James, James Potter e lui è il mio amico Peter"
E gli tese la mano ma Arian sembrava non capire così Sirius dovette intervenire
"lui è Arian ed è un elfo domestico, è lui che ha preparato quel buonissimo e croccante pollo, oggi" disse molto calmo
"aah" sospirò James.
Anche stasera ci abbuffammo e riuscimmo a farci dare parecchi dolci tra cui marecchi muffin, brioche, ciambelle fritte e una crostata al cioccolato, erano vermabfe deliziose.
Tornando in sala comune però Sirius si dimenticò di saltare uno scalino difettoso e cadde, per fortuna, di una sola rampa. Tutti e 3 andammo da lui ma non fummo gli unici, Gazza si era accorto di noi, malezione come avremmo fatto dopo? Se ci avesse scoperto saremmo stati espulsi?? OH PER SALAZAR che avrei detto ai miei genitori? Espulso al primo anno, sarei stato solo un'altra delusione per loro! E se così non fosse avrei una brutta reputazione e passerei questi anni tra gli sfigati, e già adesso lo sono pensa dopo questo.Dopo almeno mezzo secondo passato a fissare il vuoto almenmentre un centinaio di cose mi passavano per la testa afferrai la mano di Sirius, sentii un brivido ma non ci diedi molto conto, l'importante era scappare. Quando fu di nuovo in piedi corremmo verso la sala comune, la Signora Grassa ci guardò perplessa, per un tempo che sembro infinito, prima di aprirci.
Per fortuna l'avevamo scampata, passammo la notte a riempirci di dolci, o almeno loro si riempirono di dolci. Io degustai una tavoletta di cioccolata appena fatta.
La mattina dopo in sala grande nessuno ci disse niente anche se fummo gli unici grifondoro a non toccare cibo.
Per fortuna Gazza non era molto giovane e quindi non ci vide o almeno non ci riconobbe.
Quella mattina James si sarebbe seduto accanto a Lily e ci avrebbe parlato, lo aveva promesso. Ma come sempre così non fu, Lily lo guardo con aria disgustata e, sempre con uno sguardo freddo, cambiò posto. E ancora una volta James fu costretto a mettersi vicino a Peter. Gli unici che non si spostarono mai per quei giorni fummo io e Sirius stavamo così bene vicini anche se avevo sempre quel brivido che che mi percorreva la spina dorsale appena incrociavo il suo sguardo.
Ma credo sia normale quindi cerco di non farci caso. Le lezioni passarono lente come sempre da due settimane d'altronde, ed in più non riuscii neanche a concentrarmi, il mio pensiero era fisso su una cosa, luna piena. Non sapevo dove andare e come fare a trovare quel passaggio che mi aveva detto il professor Silente, un tremolio mi invase e la mia mano cominciò a tremare finché la mano di Sir non me la fermò. Ancora quel dannato brivido. Ma passò in fretta il pensiero della luna piena mi terrorizzava. Inventati dei movimenti strani con le mani che feci per tutte le lezioni finché alle cinque spaccate Gazza mi chiamò, e adesso? Che che voleva da me, mi aveva riconosciuto e voleva mettermi in punizione?? Ricomincia a tremare e il gioco che avevo inventato con le dita non mi tranquillizzò affatto. Mi condusse in giro per Hogwarts finché non arrivammo nell'ufficio di Silente. Lì per lì pensai che mi volesse espellere ma pochi minuti dopo mi ritrovai tra i verdi prati di Hogwarts. Ci fermammo davanti ad una pianta. Mi spiegò cos'era. Era quella strana pianta che aveva citato quando era venuto a casa mia prima dell'inizio della scuola. Mi spiegò dov'era il misterioso pulsante e come avrei dovuto fare. Alle 7 sarei dovuto entrare. Quelle due ore sembravano durare anni. Finalmente le 7 uscì dalla sala comaune senza dire niente agli altri e mi diressi verso il platano picchiatore che mi avrebbe portato alla stramberga strillante una strana casa costruita proprio per me. La luna era alta in cielo. Gli occhi divennero neri come la pece. Le mie braccia e le mie gambe divennero zampe e mi ricoprii di peli. Non sentii più niente.Ehy ehy...
Vi è piaciuto come capitolo? Cosa vi aspettate dal prossimo? Ditemi cosa ne pensate e consigli da darmi per migliorare. Grazie a tutti ❤️
Lily💜
Alla prossima💙
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amo le stelle || wolfstar
FanfictionLa wolfstar è reale bitches ❤️ *personaggi creati da J. K. Rowling