La Sala Comune

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Il Preside si presentò agli alunni, anche se tutti lo avevano già riconosciuto, e fece un discorso strano utilizzando metafore, iperbole e tutte le figure retoriche esistenti. Alla fine schioccò le dita facendo apparire sui cinque lunghi tavoli una quantità immensa di cibo. Tutti si avventrarono sul pollo, sul porridge, ma io aspettavo solo una cosa... I dolci. Non avevo molta voglia di Salato, il cioccolato batte tutto. Appena apparvero quelle torte mi venne l'acquolina in bocca. Ne presi una fetta di una con gli zuccherini sopra, era squisita. Affondai i denti nel Pan Di Spagna pieno di gocce di cioccolato. Mangiai circa tre pezzi di ogni tipo (Non saprei dire se la più buona fosse la sette veli o quella ai tre cioccolati, le riassaggerò domani per scegliere*). Finalmente, con la pancia piena, ci portarono ai dormitori dove tutti i bagagli erano già sistemati. Noi grifondoro avevamo una torre tutta per noi, si entra attraverso un quadro, la Signora Grassa. Dovevamo dire una parola d'ordine per entrare nella sala comune, era "ruber holoserica" che da quel che ho capito significa "velluto rosso" in latino. Il quadro si spostò facendoci entrare in quella enorme sala rotonda, c'erano divani, poltrone, tavoli e faceva pure abbastanza caldo da togliersi le divise invernali, tutto grazie a quel fuoco ardente che ballava nel camino. Il Prefetto era uno studente del quinto anno un po' impacciato e grassottello. Il viso tondo era contornato dai capelli ricci di un colore biondo sporco. Si fermò dopo aver attraversato tutta la sala comune. Ci ritrovammo davanti a due scale. Quella di destra portava al dormitorio femminile, quella di sinistra a quello maschile. Detto ciò sallimo queste scale e ci fermammo in gruppi da quattro o cinque persone. Io, Sirius e James ci ritrovammo con un ragazzo in carne, con pochi capelli marroncini, un sorriso falso. Si chiamava Peter Pettigrew, era basso rispetto a noi e forse questo lo metteva a disagio così ci sedemmo ognuno sul proprio letto. Quella notte io non riuscii a dormire. Ero veramente molto agitato e credo anche Sirius e James perché alle due di notte quando mi videro seduto sul davanzale della finestra mi dissero sorpresi:

- Anche tu sveglio a quest'ora? Io e Sir volevamo andare nella sala comune davanti al fuoco, ci stai?-
- E lasciare qui Peter da solo ? Dai andate solo voi -  Sirius rise a questa affermazione
- Dai Remus, accompagnaci, quello dorme come un ghiro domattina neanche saprà che siamo scesi- fece la faccia di un cane abbandonato e poi scoppiammo tutti a tre a ridere. Perché non riuscivo a resistere a quel sorriso, era come una calamita.
Accettai e scendemmo piano le scale cercando di fare meno rumore possibile. Ci sedemmo tutti sul divanetto davanti al fuoco scoppiettante, ci guardavamo tutti negli occhi, senza dire niente. Cominciò James.
- Io ho fame, qualcuno sa se esiste un incantesimo per far comparire del cibo?- Sirius scosse la testa continuando a guardarmi, ero come incantato.
- te Rem? Non avevi letto già tutti i libri?-
Disse in tono sarcastico. Io cercai di rimanere serio ma non riuscì a trattenermi e scoppiai a ridere, non so perché ma mi faceva ridere.
Da lì la notte passo tranquilla tra una chiacchiera e l'altra si fecero le sette... Corremmo in camera prima che si svegliasse Peter, ma fu inutile preoccuparsi perché Peter rischiò anche di svegliarsi in ritardo.
La prima lezione fu con i Serpeverde a incantesimi, con il professore Filius Vitious. I Serpeverde lanciavano sguardi di sfida ai grifondoro, ma riuscimmo a rispondere con 50 punti per noi, grazie ad alcuni incantesimi base fatti meglio di loro. Le altre lezioni invece furono meno emozionanti, ma non meno belle. La professoressa MC Granitt era per ora la professoressa migliore tra tutte, severa ma simpaticissima, grazie a lei adoravo quella materia, trasfigurazione. Fu molto divertente vedere lei che cercava di far capire a tutti cos'era la trasfigurazione. Trasformava, o meglio, trasfigurava oggetti in animali e il contrario.
La sera in sala comune ci restammo solo io, James e Sirius anche se circa alle tre si aggiunse Peter che non riusciva a dormire. Nessuno di noi aveva sonno. Nessuno di noi sapeva cosa dire. Aprii un libro ma Sirius mi rimproverò dicendomi che a questo club serale, anche se io lo definivo notturno, era vietato fare qualunque cosa non approvata da lui perché era il Magnifico e Potente Sir.
Si, con le maiuscole, ha detto espressamente che ci dovevano essere le maiuscole.
Posai il libro e cominciammo a giocare ad obbligo e verità poi mi venne in mente una cosa. Come facevo a dire a mio padre che non ero grifondoro? Mi avrebbe ucciso, gli avrei dato solo un'altra delusione scrivendogli, ma si sarebbe insospettito se non lo avessi fatto. James mi tirò uno schiaffo per farmi uscire dalla mia testa e tornare alla realtà ma non riuscii a resistere e dissi tutto a Sir, James e Peter.
Erano circa le sei quando mi svegliai, ci eravamo addormentati sui due divani rossi, Sirius era di fronte a me con i lunghi capelli ricci sul volto, mi faceva un effetto strano quel ragazzo, lo osservai sorridendo per qualche minuto prima che un prefetto scese le scale del dormitorio e ci svegliò, Sirius alzandosi sbagliò direzione e cadde su di me dandomi una capocciata in fronte così forte da farmi venire un livido quasi istantaneo, ci ritrovammo a terra, ridendo, come la prima volta che ci eravamo incontrati.

Ehy bella gente💜!! Sono tornata, eh già! È un po' più corto del solito ma il prossimo sarà fantastico, lo prometto😂. Devo dire grazie a delle persone che hanno aiutato a scrivere questo capitolo, Felina006 con la scelta dei dolci e un'altra mia amica per una scena.
Ciau, alla prossima!

amo le stelle || wolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora