Un mese dopo.
[ LOKI ]
Responsabilizzare la vita di Lady Sigyn a corte non fu un lavoro difficile, né mi caricai le spalle di una tale riuscita. Era trascorso ormai un mese da quando la convinsi a non fuggire ed ora ogni tassello si era posizionato perfettamente al proprio posto. Da lontano osservavo i progressi che si susseguivano davanti ai miei occhi e con crescente soddisfazione me ne compiacevo.
Persino Thor aveva iniziato a mutare la propria considerazione nei riguardi della futura moglie, non di rado mi capitava di incontrarli passeggiare lungo il cortile interno, sottobraccio. Mai si erano avvicinati a tal punto da sfiorarsi, ora addirittura non temevano la presenza l'uno dell'altra.
Mia madre, quando soggiornavamo nella sala principale, si mostrava decisamente lieta di quella novità che avrebbe costruito ottime basi per il loro prossimo futuro. Di certo si poteva asserire che Lady Sigyn avesse acquistato maggiore sicurezza e mai più le avevo colto il desiderio di fuggire da Asgard. Nonostante ciò, però, non aveva ancora lasciato andare quell'ombra scura che si insidiava nei suoi occhi. Continuava a sfuggirmi, come il vento che si mescola tra le dita, giocando con una presenza invisibile.
Spesso la incontravo nella Biblioteca, sempre intenta a studiare di più riguardo quelle creature di ghiaccio su cui riversava tanto interesse e spesso trattavamo di diversi argomenti, ma rimanendo distanti.
Non la tormentai più con il mio sarcasmo, né tentavo di farla vacillare poiché ormai non permetteva di lasciarsi scalfire. Lady Sigyn aveva imparato a rispettare le mie menzogne, le mie illusioni. Spesso smascherava quell'ombra di verità che credevo di celare così bene, lo intuivo dal modo diverso in cui prendeva a guardarmi, ma non ricevetti mai un solo rimprovero. La nostra era una comprensione tacita, fatta di discorsi non pronunciati e di sguardi volti a leggere anime troppo corrotte dai propri segreti.
Il giorno dell'incoronazione, alla fine, era giunto ed io non mi sentivo affatto in vena di prendervi parte. Mio fratello non aveva fatto altro che organizzare un lungo festeggiamento precedente ad una data così importante e ogni sera si udivano gli schiamazzi degli asgardiani e i numerosi brindisi in onore del futuro re.
Non avevo quasi chiuso occhio quella notte e non fu una sorpresa alzarsi poco prima dell'alba. Avevo vagato per il Palazzo a lungo, osservando di tanto in tanto come la sala della cerimonia iniziasse a riempirsi dei primi sudditi. Mio padre era davvero convinto che Thor potesse dimostrarsi un ottimo re, ma si sbagliava grandemente.
Poiché mancava ancora diverso tempo al grandioso evento, mi diressi come ultima meta sul Ponte Ygsdar, così da osservare il fiume dorato che attraversava la città lucente.
Fui però sorpreso nel trovare proprio in quella circostanza la figura di Lady Sigyn, avvolta dai colori soffusi del primo sole che si incontrava sui riflessi biondi della sua lunga chioma ed ero certo che anche i suoi occhi fossero stati colpiti da ombre ranciate.
"Siete qui per raccontare al sole le vostre paure o per rivelarne i sogni?" domandai avvicinandomi a lei.
Lasciai le mani dietro la schiena, lanciandole uno sguardo poco alla volta, come se guardarla interamente mi avrebbe potuto causare un vuoto incolmabile.
Era usanza tra gli asgardiani, all'alba, di narrare al sole gli incubi notturni affinché la sua luce depurasse ogni sentimento negativo, o svelare i propri desideri affinché ne fossero illuminati.
"Temo per entrambe le cose" non sembrava stupita di trovarmi lì.
Lady Sigyn poche settimane prima mi aveva chiesto il motivo per cui continuassi a seguirla ogni volta che tentava di ricavarsi uno spazio tutto suo. Ma capì da sé, poco alla volta, che in realtà due anime riflessive cercano luoghi solitari dove rifugiare i propri pensieri e che mai avevo avuto intenzione di tenerla d'occhio.
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Il Regno degli Inganni
Fanfiction➡ 𝙻𝚘𝚔𝚒 & 𝚂𝚒𝚐𝚢𝚗: 𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗴𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 ➡ 𝙻𝚘𝚔𝚢 & 𝚂𝚒𝚏: 𝗟𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗶𝗻𝗴𝗮𝗻𝗻𝗼 All'interno della storia troverete le trame dedicate alle due diverse coppie.