Una Tranquillissima Sera D'estate

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“Insomma, prendete me per esempio, ho sempre lavorato parecchio e adesso ho una ricompensa che mi sono guadagnato sudando molte camicie , mentre molti giovani ricevono denaro per essersi scattati una foto e aver parlato davanti ad una videocamera” brontolò il maresciallo.
La sventurata Elizabeth annuì con un cenno del capo, in segno di cortesia, ma non stava seguendo minimamente le lamentele del vecchio che cambiava argomento molto rapidamente continuando comunque a rimuginare sui bei tempi passati.
Il maresciallo Amario era un vecchietto di circa novant'anni, molto attivo per la sua età,gentile, ma anche scorbutico e pessimista sulle nuove generazioni.Era abbastanza tradizionalista, perciò non parlava con tante persone; ad esempio non sopportava i direttori dell’hotel, due giovani sposi che si amavano alla follia, lui aveva circa trent’anni, occhi azzuri, capelli neri e ricci e la carnagione olivastra, lei invece era più grande di qualche anno, aveva gli occhi neri, la pelle chiarissima contornata da lentiggini e i capelli biondo pesca, in più si era unita a loro la sorella di lei, castana, occhi nocciola, pelle leggermente abbronzata e capelli lisci spesso raccolti in una coda alta.
Elizabeth aspettò con pazienza la fine del racconto per avvisare Amario che era arrivata Angelica, la sua segretaria ed infermiera personale. “Beh mia cara, ora ti devo salutare, è ora del mio riposino quotidiano, ma ci vedremo a cena, dopo che sarai tornata dalla spiaggia” disse lui. Effettivamente erano lì da cinque giorni ed Elizabeth non era ancora uscita dal perimetro dell’hotel .
Era stata fortunata ad incontrare il vecchio maresciallo, le aveva offerto una vacanza di circa tre settimane in un hotel a cinque stelle insieme a lui e a suo nipote, che però non stava mai con loro e sfruttava suo nonno solo per i suoi scopi. La giovane Elizabeth aveva conosciuto il maresciallo circa cinque anni prima, per un progetto di volontariato dove i ragazzi dovevano andare a far visita e parlare due volte alla settimana a dei vecchi signori ripudiati dai figli. A lei capitò proprio un vecchio riccone, forse un tempo milionario,il quale era stato abbandonato dalla figlia, ma uno dei suoi nipoti ogni tanto andava a trovarlo, di solito per chiedergli un piccolo prestito.
Posso sedermi insieme a te mia cara?” era una delle altre poche ospiti dell’hotel, la signora Lindt, dolce come il cioccolato, che puntualmente offriva a tutti gli ospiti dell'albergo .Era una signora sulla settantina, molto informata su ogni persona che incontrava, conosceva tutti e amava spettegolare, soprattutto con la sua compagnia di vecchiette riccone: la signora Rossi, la vedova Crispini, la zittella Greco e la più vecchia, miss.Jane. Erano tutte pettegole loro, riuscivano a ricordare una vastità di nomi e di fatti, anche risalenti a dieci anni prima. Da quanto ricordavano, il signor Amario passava tre settimane ogni anno da dieci anni in questo hotel, da prima ancora che passasse nelle mani degli attuali proprietari, Lidia ed Antonio e della sorella di lei Emma. Tutti amavano quei ragazzi, erano molto gentili con tutti. La giovane Elizabeth restò tutto il pomeriggio a parlare con la signora Lindt e la sua “banda” e alla fine non andò in spiaggia, perchè era pronta la cena. Aspettò come al solito il suo caro e vecchio maresciallo all’entrata della sala da pranzo, ma quando dopo cinque minuti arrivò anche suo nipote e l’infermiera si convinse che stava succedendo qualcosa di brutto.

Spazio autrice: salve a tutti, spero che questa prima parte di storia vi piaccia, so che per ora non è molto interessante, ma servirà per introdurre un po' le vicende future e per conoscere un po' il personaggio di Elizabhet, della signora Lindt e del vecchio maresciallo.

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