Una festa per la fine del mondo - Yongary

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(Copertina realizzata da @AmahyP)

0) Chi recensisce: @VS__MB

1) Titolo: Una festa per la fine del mondo;

2) Autore: @Yongary

3) Genere della storia: Teen Comedy;

4) Trama/descrizione: 'Cosa succede se hai quindici anni, sei bloccato in casa per colpa della pandemia, i tuoi genitori ti hanno sequestrato il telefono, ma devi a tutti costi partecipare all'evento del'anno - il Quarantena Party - dove c'è una ragazza che ti aspetta? A Savino succede di elaborare un piano di fuga perfetto e di metterlo in pratica con l'aiuto di un vecchio amico; ma non ha fatto i conti con gli imprevisti che lo attendono...'

5) Stato della storia: Completato;

6) Analisi e commento:

- Lessico: il registro è medio-basso, con dialoghi che presentano termini in dialetto romano a cui fa riferimento un glossario a fine opera. Le sequenze narrative invece non presentano, se non raramente, costruzioni gergali.  

- Sintassi e ortografia: La sintassi è molto scorrevole e ben congegnata e l'ortografia curata.

-  Grammatica: Non vi sono errori grammaticali gravi, ma oserei nemmeno lievi. E' in tutto e per tutto un'opera scritta con attenzione. 

- Tempo verbale della storia: la narrazione è all'imperfetto e non avvengono stravolgimenti di tempo verbale.

Narratore e sua focalizzazione: Il narratore è interno, come la focalizzazione. Non vi sono più punti di vista. 

Trama e personaggi: La trama è stesa sugli avvenimenti di una singola giornata, calati nel particolare contesto della pandemia. Attraverso la voce e i pensieri del protagonista, una realtà assolutamente lineare assume un'originalità inaspettata, resa particolarmente realistica dai personaggi, presentati dal narratore a tutto tondo. 

Commento: Parto con il dire che 'entusiasta' è un termine riduttivo per descrivere come mi sento dopo aver letto questo libro. Ci sono talmente tanti aspetti che potrei decantare che sinceramente non so da dove cominciare. Partirò dunque dalla forma: considerando la trama, ritengo che l'autore sia riuscito ad adattare perfettamente alla situazione il lessico adeguato. L'utilizzo nei dialoghi del dialetto dà spessore al realismo degli eventi narrati ed è una scelta semplicemente geniale. E mai si sfocia nell'eccesso: i gergalismi sono ascritti alle sequenze dialogiche, mentre in quelle narrative trova spazio un italiano perfetto (con veramente rarissimi errori). Altro punto di pregio è la costruzione dei personaggi: il narratore-protagonista riesce con semplici osservazioni a ritrarre le altre persone sottolineandone le peculiarità caratteriali, senza perdersi in descrizioni chilometriche che personalmente detesto. Semplicemente, ritengo che abbia sfruttato al meglio delle potenzialità la narrazione interna. Infine, mi permetto di fangirlare per via delle citazioni alle varie band metal, anche se giuro che il mio giudizio positivo non è stato in alcun modo viziato dalla loro presenza nella storia. L'unico difetto che potrei far presente riguarda la disposizione dei ringraziamenti, che generalmente si trovano al termine di un libro e che qua sono stati posti all'inizio. Tuttavia mi rendo conto che non è obbligatorio porli alla fine.

Mi permetto in ultima istanza di consigliare vivamente la lettura di questo libro, in quanto credo che molti di noi possano connettere con il protagonista, che si fa portavoce delle insicurezze e le speranze che ci hanno accompagnati negli ultimi mesi. 

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