4. Amici, Nemici E Complici (pt. 2)

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Alec

Ero rimasto spiazzato dal modo così sicuro che questa stupenda ragazza aveva usato per rispondere a Jerome, senza riflettere oltre, senza tanti preamboli e mi aveva guardato con quel suo sorrisino di sfida.

Credevo che il fatto di doversi battere con me, l'avrebbe intimorita almeno un po' e quindi avesse tintinnato nel darmi la risposta. Invece, mi sbagliavo. 

Fissai il mio amico, oltre la spalla della ragazza e scoprì che sul suo volto era dipinta la mia stessa espressione di stupore

Già Ed, ti sei arrabbiato perché pensavi che lei non avrebbe accettato e invece… mi spuntò un ghigno ha risposto al primo colpo, senza batter ciglio. Lo ammetto, questa dolcezza ha più palle di tutti noi messi insieme!

Riportai lo sguardo su di lei, inchiodandola con le mie iridi verdi e mi sporsi verso il suo orecchio

<< Credevo fossi riluttante all'idea di batterti contro di me. >>

Mi fissò le labbra, sospirando

<< Beh, credevi male! >> il suo sguardo risalì, incontrando il mio << So che qui dentro sei il più forte e non ho paura di affrontarti, del resto…>> mi puntò un dito contro, indicando il livido << sono già riuscita a stenderti, quindi posso farlo di nuovo. >>

Puntò i palmi sul tavolo, tirò indietro la sedia e si alzò dirigendosi verso Valeska e Walker che nel frattempo avevano sparso la voce dell'imminente incontro raccogliendo le puntate. 

Le guardai il culo sodo fasciato dalla tuta, passando nervosamente una mano tra i miei capelli e non mi accorsi nemmeno che Nygma si era avvicinato

<< Devo dirtelo, Alec! Non mi aspettavo una cosa del genere, ma potrebbe aver accettato solo per orgoglio. >>

<< Uhm? >> bofonchiai confuso, staccando gli occhi da quel sinuoso fondoschiena

Quando fissai il mio amico, aveva gli occhi ridotti a due piccole fessure sotto le lenti dei suoi occhiali e teneva le braccia incrociate al petto

<< Smettila, almeno per un attimo di fare…>> le sciolse, allargandole enfaticamente

Inarcai un sopracciglio << Lo sbruffone? >> suggerì

Scoppiò a ridere << No, non era questo il termine con cui ti volevo definire. >> si sorresse il mento e schioccò le dita dell'altra mano << Ecco, sì! Il coglione! >>

Ed mi superò e raggiunse gli altri, dalla tasca della tuta tirò fuori le banconote sventolandole davanti la faccia di Jerome. 

Scossi la testa e mi alzai allontanandomi dal mio posto, pronto per unirmi alla confusione generale.

Mentre avanzavo, sul mio volto comparì un mezzo sorriso e afferrai i lembi della mia maglietta sfilandola.

April

Mi sentivo particolarmente elettrizzata all'idea di dovermi battere con il campione indiscusso di questo posto davvero strambo, ma la cosa che mi dava ancora più soddisfazione erano state le espressioni di sorpresa sui volti dei suoi amici.

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