11. Caos Assoluto (pt. 1)

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April

Un raggio di sole filtrò attraverso il vetro della finestra, scaldando il mio viso e mi costrinse ad aprire gli occhi.

La visione che mi ritrovai davanti era quella del mio bellissimo biker che dormiva ancora con un'espressione felice sul suo viso, mi soffermai a studiare ogni piccolo dettaglio per imprimerlo a fuoco nella mia mente.

I capelli mantenuti perfetti dal gel, ora erano completamente scompigliati e una serie di ciuffi gli coprivano la fronte, gli occhi chiusi, il naso perfetto, la barba incolta che contornava la sua bellissima bocca di cui solo il labbro inferiore era carnoso, la catenina che gli circondava il collo, la pelle dorata, le spalle possenti, i bicipiti rilassati e i pettorali scolpiti mentre il resto del corpo era coperto dal lenzuolo bianco.

Non ricordavo molto della notte precedente a parte l'uscita dalla mia camera, lo sprazzo di conversione con i due ragazzi e l'ennesimo drink. 

Da lì, il buio totale fino al momento della fatidica domanda di Jackson in cui mi chiedeva se lo odiassi davvero e io…

Tu gli hai risposto di amarlo! Lo hai amato dal momento in cui le vostre anime si sono incontrate, plasmandosi e unendovi l'uno all'altra!

Sollevai un braccio e con un gesto leggero della mano gli scostai i ciuffi dalla fronte, mi sentivo felice e per la prima volta veramente bene con me stessa. 

Almeno fino a quando non mi rigirai sul fianco destro, ritrovandomi davanti il viso di Alec.

Lo studiai con attenzione, anche lui era felice e…

È completamente nudo!

Sollevai il lenzuolo e fissai il mio corpo anch'esso nudo, sul mio volto comparì prima un'espressione confusa poi provai a spremere la mia mente in cerca di qualche piccolo barlume di lucidità per ricordare quello che era successo tra noi tre

Lo sai qual è lo scenario più plausibile, April! Basta pensare alla tua fantasia perversa, il tuo corpo nudo e sudato, imprigionato tra quelli bollenti e scolpiti dei due…

Spalancai gli occhi, mettendomi seduta sul letto e stringevo il lenzuolo con le mani a coprire il mio corpo

Spalancai gli occhi, mettendomi seduta sul letto e stringevo il lenzuolo con le mani a coprire il mio corpo

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<< Che diavolo è successo stanotte, ragazzi? >> urlai

Alec e Jackson si mossero infastiditi ai miei lati, aprirono gli occhi di colpo borbottando. 

Non mi voltai a guardarli negli occhi, mi sentivo troppo in imbarazzo per lo scenario che la mia mente mi aveva suggerito e in cuor mio speravo si sbagliasse

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