3. Amici, Nemici E Complici (pt. 1)

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April

Stavo ancora dormendo nella mia brandina con le mani nascoste sotto il cuscino a pancia in giù, riposando beatamente quando dalla cella accanto cominciarono a provenire dei lievi tonfi.

Probabilmente il mio “vicino” stava battendo un pugno contro il muro, ma non gli diedi peso restando ancora con la testa affondata nel cuscino e per un po’ ascoltai soltanto il mio respiro unito a quel rumore fastidioso

Siamo chiusi qui dentro e potremmo restare a dormire, invece quest’idiota deve fare tutto questo baccano sospirai

Per un attimo quel rumore sembrò cessare, così mi rilassai tornando a concentrarmi solo sul battito del mio cuore

<< Sveglia, dolcezza! >> urlò all’improvviso Alec

Scattai sollevando la testa dal cuscino e mi stropicciai gli occhi assonnati, tesi l’udito accorgendomi che stava ridendo.

Ridussi gli occhi a due piccole fessure, mi girai supina e crollai di nuovo sulla brandina senza degnarlo di una risposta

Sta solo cercando di provocarmi per farmi perdere la pazienza e magari, si diverte pure! mi passai un braccio sul viso

<< Andiamo dolcezza, non pensavo fossi una dormigliona! >> mi punzecchiò ancora

Sbuffai spostando il braccio dal mio viso, continuando però a tenere gli occhi chiusi

<< Chiudi il becco, Alec! >> lo ammonì << E smettila di chiamarmi dolcezza, mi dà fastidio. >> ringhiai

Avvertì ancora la sua risatina divertita, immaginai delle labbra bellissime increspate in un sorriso sornione

Chissà che aspetto ha! mi morsi il labbro inferiore Comunque, resta uno stronzo! Si diverte a stuzzicarmi e sicuramente, lo trova anche eccitante!

<< Dai bambolina, dobbiamo andare dagli altri. >>

Storsi la bocca << Ti diverti a farmi innervosire? >> domandai

Fece un lungo respiro << Beh, dopo tutto questo tempo chiuso qui…>> avvertì il tipico fruscio dei capelli scompigliati << È molto eccitante, stuzzicare una ragazza. >> il suo tono di voce era diventato improvvisamente roco

Scivolai lungo la brandina, mettendomi a sedere sul bordo e fissai il muro

<< Non ti eccitare troppo! >> risposi senza troppi preamboli

Mi morsi l’interno della mascella Accidenti, sto facendo il suo gioco

<< Non dirmi che, certi discorsi non ti eccitano? >> chiese

Il mio viso si distorse in un’espressione disgustata << Fai sul serio? >> gli risposi con un’altra domanda

<< Oh andiamo, l’idea di dare un volto alle nostre voci…non ti stuzzica nemmeno un po’? >> ancora un’altra domanda, destinata a rimanere senza risposta

Mi stropicciai il viso stanco con le mani, scossi la testa in segno di diniego e nel frattempo percepivo la trepidazione provenire dal ragazzo nella cella accanto

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