Country roads, take me home to the place I belong...
Le consunte scarpe da ginnastica scivolavano sul pavimento producendo un rumore acuto e fastidioso. Il brano proveniva da una delle porte alla sua destra, ma non riusciva a decidere quale: se quella di EJ, che era abituato a mettere un po' di musica per calmarsi i nervi tra uno sgozzamento e l'altro, o quella di Jeff, un'ipotesi decisamente azzardata.
Toby conosceva bene quella canzone. L'aveva sentita un milione di volte, da ragazzino. In un tempo lontano, così lontano che forse non era neanche mai esistito, lui e sua sorella ascoltavano spesso quel brano, inserendo le cassette nel walkman del padre. La musica lo faceva sentire bene, lo aveva accompagnato e consolato anche prima di diventare la migliore medicina contro il dolore delle emicranie.
Ora Lyra era morta e a volte si chiedeva se non fosse morto anche lui, eppure era ancora sicuro di avere un ottimo gusto in fatto di musica. Il suo braccio destro si contrasse e la spalla si mosse convulsamente verso l'alto. Toby piegò le labbra in una smorfia di sconforto: odiava quando succedeva, e succedeva molto spesso.
Diventando servo di una creatura disumana impari diverse cose. La prima di queste è che nulla dipende da te. Ormai non sei più una persona dotata di libero arbitrio. Non puoi fare nulla di tua volontà, la tua vita non è che ossigeno rubato a una pianta o a un animale. La seconda, la verità più scomoda da accettare, è il fatto di essere un mostro. Questo è il processo più difficile, la parte che nessuno porta mai del tutto a termine.
Toby aveva guardato negli occhi del padre morente, la fatidica notte in cui tutto era cambiato, e vi aveva scorto il riflesso del suo volto. Un volto deformato dalla rabbia e dalla follia. Era bastato per realizzare, non senza un profondo moto di avversione nei suoi stessi confronti, che non era mai stato diverso dall'uomo che lo aveva generato. Non sarebbe mai stato migliore di lui. Questo, unito alle pressioni dell'Operatore, lo aveva reso più docile ad accettare il fatto che non avrebbe mai potuto diventare nient'altro se non l'assassino che era. Lyra e sua madre non potevano fare nulla per salvarlo.
In conclusione, non c'era nessun posto in cui scappare, solo quel complesso fatiscente che aveva imparato a chiamare casa. Un dato di fatto semplice da intendere quanto complicato da assimilare.
Era strano vedere tutta quella gente occupare le stanze. Spesso il complesso era semi deserto, e quel cambiamento evidenziava la strana atmosfera che aleggiava negli ultimi mesi. Non sapeva ancora il come o il perché, l'Operatore non lo aveva informato, ma nell'aria si sentiva una strana tensione, la calma prima della tempesta.
Poco gli importava, in fondo. Lui doveva solo eseguire gli ordini.
La ragazzina stava rimanendo indietro. Girò di scatto la testa e aspettò Chris, guardinga e isolata dall'altre parte del corridoio. Cercava di non mostrare il suo timore, ma per lui era facile vedere il panico che si annidava sotto la superficie. Col passare degli anni Toby aveva imparato a percepire la paura come una belva che annusa la preda.
Non era felice di averla vicino. Ci mancava solo che dovesse fare da babysitter a lei, oltre che a Tyché. Tyché, che... l'avrebbe fatto ammattire. Anche quando non aveva la luna storta, lei era capace di fargliela venire. Cercava in ogni modo di esaurire la sua pazienza. Ma, quando erano insieme, per un po' Toby provava l'inspiegabile sensazione di essere finalmente accanto a qualcuno che potesse capirlo. Aveva provato qualcosa di simile solo con Lyra, e dopo che Lyra... era sempre stato solo.
E ora i piani erano stati cambiati di nuovo, e Christine era il principale argomento di conversazione all'interno del complesso. Slenderman le garantiva protezione, cosa che accadeva raramente. Le volte che l'Operatore si era abbassato a proteggere un semplice umano si contavano sulle dita di una mano, e tale comportamento non portava mai a nulla di buono, lo sapeva per esperienza.
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Defeated God || Ticci Toby
HorrorTre storie si intrecciano al varco tra due mondi: Una ragazza normale che accantona i suoi sogni dietro al bancone di un bar; un assassino, un soldato, incapace di scampare ai suoi incubi, e un mistero dal viso roseo e la mente perduta. Queste vite...