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L'aria che mi sferza i vestiti mi fa sentire leggero, sembra capace di strapparmi di dosso tutta la frustrazione accumulata in questa giornata infernale.
Accelero  ancora di più e mi godo ogni istante di questo momento. Ho ancora un po' di strada da fare prima di arrivare al Jona's Pub, dove, Peter e Caleb, mi stanno aspettando. Il nostro rifugio, la nostra seconda casa.
Scalo la marcia e svolto in Pike Street e poi ancora in Cherry Street ed ecco che la scritta "Jona's" mi appare davanti. Sono tentato di fare un altro giro, ma poi la voglia di birra ha la meglio. Parcheggio la moto e mi avvio verso l'entrata.
<< Ciao, Ethan >> la voce melliflua di Dana Devenport mi costringe a voltarmi << Dana >> dico guardandola negli occhi. So che mi detesta per quello che le ho fatto in passato: per essermela scopata e poi essere sparito, ma mi sorride finta.
<< Che bello rivederti >> sussurra avvicinando le labbra alle mie. Se non sapessi bene cosa ha in mente, ricambierei il suo bacio, ma prima che sia lei a tirarsi indietro pensando di umiliarmi la oltrepasso, lasciandola con il broncio.
Entro nel pub e alzo appena una mano. Jona's mi fa l'occhiolino e comincia a spillare una birra.
Li individuo immediatamente intorno al tavolo da biliardo. Giocano contro due tipi dall'aria tonta.
<< Che si dice, gente? >> dico appena li ho raggiunti. Guardo il tavolo e la situazione sembra un pò complicata.
<< Ci stanno facendo il culo questi due, Ethan>> mi avvisa Peter salutandomi con il nostro solito gomito e poi spalla << Ciao, amico >>
I due ingollano birra e si danno il cinque già vittoriosi << Puoi dirlo forte >> dice un tizio tarchiato mentre si asciuga con il dorso della mano la bocca << Alziamo la posta? >>
Caleb ha la stecca in mano e si aggira intorno al tavolo come un condor davanti ad una carcassa.
<< Quanto? >> chiedo
<< Duecento bigliettoni >> mi avvisa Peter sorridendo.
<< Ne aggiungo altri cento, allora>> dico facendo ridere i due.
Si guardano annuendo << Ci stiamo >> dicono all'unisono  e cacciano anche loro gli altri cento sul tavolo.
Caleb mi fa l'occhiolino. Con la sua solita maestria, ne imbuca una dopo l'altra, lasciando i due di sasso.
<< Co.. Come è possibile? >> esplode l'altro avvicinandosi a Peter con aria minocciosa << Le ha lisciate tutte prima! >>.
<< E.. >> Peter allarga le braccia <<... Non so che dirti, amico >> continua afferrando i tre centoni sul tavolo << Deve aver imparato ora! >>
<< Avete imbrogliato >> ringhia incredulo quello tarchiato.
<< Non voglio guai nel mio bar >> Jona's mi consegna la birra e invita i due ad andarsene. Ci guarda storcendo la bocca << Prima o poi si spargerà la voce, ragazzi >> ci dice rimproverandoci << Non potete continuare a spillare soldi a tutti >>. Ci oltrepassa ma non ci sfugge il suo sorriso.
I due ci guardano in cagnesco, Peter li saluta sventolando i bigliettoni e loro escono sbattendo la porta.
<< Allora? >> Mi chiede Caleb fregandomi la birra << Qualcosa di interessante a Miami ? >>
Ripenso all'appuntamento di lavoro sabotato da mio padre e storco la bocca, ma poi mi tornano alla mente due occhi verdi come il mare << Qualcosa... >> dico aprendo lo zaino.

Mr. SecretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora