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Intravedo Jenna dalla vetrata che mi sorride. Le vado incontro stirando con i palmi delle mani le pieghette sul pantalone e sulla giacca. La coda di cavallo è bella tirata ma, d'un tratto, mi sento un po' a disagio. Non ho mai avuto a che fare con il mondo dell'arte, non ne ho né le conoscenze né le competenze. A Miami, per arrotondare, ero abituata a fare coni gelato con Mya.
Mya, la mia Mya.
Scaccio il pensiero e m'impongo di fare il mio sorriso migliore.
<< Kat, tesoro >> dice stringendomi con fare materno ed io sprofondo nel suo abbraccio << Sei semplicemente bellissima >> sorride facendomi fare una piroetta << Bellissima come la tua mamma >>
Le sorrido di rimando e la ringrazio << Allora? >> mi chiede impaziente << Com'è andato il volo? >>.
Le racconto tutto a grandi linee: dal saluto straziante iniziale con mamma fino all'arrivo a casa. Ovviamente tralascio l'incontro/scontro con Mr Ethan McDowell, il panico da volo e di aver smarrito il mio blocco.
<< Questa sera verrai a cena da me... >> mi invita e le sono grata, a parte il freddo, nel mio frigo, non c'è ancora niente <<... Ma prima devo farti vedere la galleria>> mi dice impaziente, facendomi segno di seguirla << Qui c'è la reception >> continua indicandomi una lunga scrivania moderna << È un'opera d'arte >> spiega davanti al mio sguardo incuriosito << Ha tre gambe e si regge con un gioco di equilibrio >> strubuzzo gli occhi. << Troverai molte cose strane qui dentro, tesoro>>. Ci inoltriamo in una grande sala a vetrate, degli specchi proiettano la luce su una scultura di pietra che raffigura un uomo che ha le mani davanti al volto << È chiamata Il Dolore >>  mi spiega << È un autoritratto dell'artista >>. Ha qualcosa che mi incuriosisce così mi avvicino e leggo il nome dell'autore sulla targhetta << Mr. Secret >> sussurro.
<< Bizzarro, non trovi ? >> mi dice entusiasta << Ci sono diverse opere sue qui dentro, è un abile scultore ma ha anche un tratto davvero interessante >>.
Alza appena il mento e mi mostra un suo dipinto  << Co.. Cosa sarebbe? >> domando interdetta davanti alla tela.
<< È la sua espressione della rabbia >> incliniamo entrambe il capo seguendo una delle tante linee aggrovigliate.
<< Mi incute un pochino >>ammetto davanti a quei colori tetri. Le pennellate nere si mischiano al bronzo e una scia rossa sangue sembra colare da un cerchio installato al suo interno.
Mi avvicino all'etichetta: Il fulcro della rabbia.
Autore Mr Secret.
<< E se ti dicessi che nessuno sa chi è? >> mi dice sorridendo davanti alla mia espressione confusa << Oh cara, scoprirai che il mondo degli artisti è veramente tanto bello quanto strano>>.
Annuisco e mi chiedo come mai un autore non voglia rivelare la sua identità: È una scelta di marketing o dietro si nasconde qualcosa? Proseguiamo il tour davanti ad opere bellissime e altre che faccio fatica a comprendere, come questa busta argentata con dentro dei pezzi di vetro. Non mi soffermo a chiedere e la oltrepassiamo.
<< Lì ci sono le uscite di sicurezza>>mi spiega indicandole << Mentre quelle scale conducono al piano di sotto dove troverai uno spogliatoio, una toilette con vasca idromassaggio e un salotto relax >> strubuzzo ancora gli occhi << Tutto per noi >> mi dice guardando il mio sguardo incredulo  << Quelle due porte lì in fondo invece, sono le toilette per i visitatori>> continua spostando il dito <<E per finire quello è il mio ufficio >>.
Sono forse in paradiso?

Mr. SecretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora