Il ragazzo entrò nella piccola stanza bianca e lanciò bruscamente il borsone ai piedi del letto. Si guardò intorno e sbuffò rumorosamente. Quel posto non gli piaceva affatto. Era tutto troppo impersonale, nulla che distinguesse quella piccola stanza dalle altre mille presenti nell'edificio. Trascinò i piedi fino ad arrivare alla finestra che si affacciava sul cortile e poggiò le mani sul davanzale. Provò ad aprire l'anta dal vetro trasparente, ma quella si sfessurò di poco.
"dannazione, manco una finestra funzionante in questo inferno" la richiuse con forza, quasi sperasse di mandare in frantumi quel vetro che lo divideva dalla libertà tanto agognata, e tornò con l'attenzione all'interno della stanza. Odiava tutto ciò che quel posto potesse rappresentare. Si avvicinò al bordo del letto e ci si sedette, più per testare la morbidezza del materasso che per riposarsi. Si allungò per recuperare il cellulare dalla tasca del borsone, dovette frugare con la punta delle dita perché quel marchingegno a forma di saponetta si era andato ad infilare nel fondo della tasca e cominciò a scorrere le chat per cercare qualcuno con cui parlare. Mandò un paio di messaggi a dei compagni di classe e poi lanciò il cellulare sul cuscino, anonimo pure quello come il resto della camera.
"ti sei sistemato, tesoro?"
Il ragazzo si girò con sguardo furioso verso la donna che aveva parlato e non le concesse risposta di alcun tipo, solo uno sbuffo per poi tornare a darle le spalle. Aveva sempre avuto difficoltà a tenerle il broncio, ma quel giorno era talmente furioso che non ebbe alcun problema.
Rinchiuderlo in quel posto era stato un colpo basso, aveva odiato sia i suoi genitori sia le persone che avevano consigliato loro di portarlo lì. Passò il palmo sul lenzuolo profumato e posò lo sguardo sul vetro della finestra. Si sentiva rinchiuso e in quel momento comprese la crudeltà delle gabbie con gli animali al loro interno. Si sentiva come un uccello a cui impedivano di volare e assaporare la propria libertà. Essendo minorenne la sua libertà era vincolata comunque alla volontà dei suoi genitori e questo lui non riusciva a mandarlo giù.
"Bene, vedo che ti sei messo comodo nella tua nuova camera" un uomo entrò dietro la madre e lo osservò, sorrideva, ma il ragazzo riusciva benissimo a leggere la vera espressione nascosta dietro quel sorriso falso. Era un ipocrita che cercava di piacergli, ma non sapeva che il ragazzo poteva interpretare ogni minimo particolare di un viso, la piega di un sorriso gli diceva mille cose sull'animo delle persone.
"Tsk" fu la risposta che diede all'uomo finto gentile.
"cerca di essere gentile" la madre l'ammonì, ma lui non le diede retta. Strinse il lenzuolo tra le dita e aspettò che l'uomo uscisse dalla stanza, ma così non fece, si avvicinò ulteriormente al letto e provò a poggiargli una mano sulla spalla. Il ragazzo, appena sentì l'uomo sfiorarlo, si ritrasse e gli lanciò uno sguardo severo, come a rimproverarlo per quel gesto.
"non mi tocchi, crede che non abbia capito cosa sta provando a fare?"
"cosa starei provando a fare?"
"cerca una mia approvazione, vorrebbe che io la considerassi amico così che lei possa frugare nella mia mente senza problemi, ma il suo sorriso l'ha tradita, ho capito subito le sue intenzioni"
"e come mi avrebbe tradito il sorriso?"
"è falso, si vede da come non va d'accordo con gli occhi"
L'uomo annuì e si voltò verso la madre, sorridendole ancora con quel sorriso definito finto dal ragazzo. Le fece segno di seguirlo fuori della stanza e il ragazzo rimase nuovamente da solo in quelle quattro mura troppo anonime per i suoi gusti.
"nuovo?" una voce allegra lo fece sobbalzare. Il cuore si era scontrato contro la gabbia toracica per poi tornare al proprio posto come se nulla fosse. Si girò di scatto ed incontrò un paio di occhi luminosi color del miele. Lo guardavano come in attesa di un suo grande gesto, ma lui non sapeva quale avrebbe dovuto essere questo grande gesto.
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I'm your madness
FanfictionKirishima viene ricoverato in ospedale dove incontrerà un nuovo amico che gli aprirà gli occhi su dei sentimenti a lui ancora sconosciuti! -KiriKami- #1 in KIRIKAMI (31/07/20) La copertina non è mia, i crediti vanno all'artista!