Il giorno dopo, intorno all'ora di pranzo, Kaminari condusse in un ripostiglio il rosso e gli indicò una cassettiera in alluminio. I cassetti presentavano ognuno una piccola serratura nella quale andava inserita la chiave, ma Kaminari sapeva bene che facendo leva nel modo giusto, i cassetti si sarebbero aperti rivelando il proprio contenuto.
Kirishima guardò quel basso mobile grigio e poi posò l'attenzione sull'amico accanto.
"apri il terzo cassetto, Kirishima. Devi sollevarlo appena per poterlo aprire senza chiave"
Il rosso fece come gli era stato detto, si inginocchiò di fronte alla cassettiera di alluminio e posò la mano sulla maniglia del terzo cassetto. La polvere che si era depositata sul piccolo mobile venne scossa dai respiri pesanti del rosso e lo fecero tossire.
"ma quanta polvere c'è qui?!" scosse la mano per mandare via i fiocchi grigi e per riprendere aria. Sollevò appena il cassetto e con un po' di forza riuscì ad aprirlo. In quel piccolo spazio erano incastrate decine e decine di cartelle. Presentavano bordi giallognoli, piegati dall'umidità e sbiaditi dal tempo. Kaminari si affiancò al rosso e fece scorrere il dito lungo tutte le cartelle fino a giungere a una a lui fin troppo familiare. La prese e ne estrasse alcuni fogli dal centro porgendoli a Kirishima che lo guardava con un misto tra compassione e impazienza.
Quando prese i fogli in mano si rese conto che le date riportate in alto si erano cancellate, ma per il resto ciò che vi era stato scritto era abbastanza leggibile.
Il paziente Kaminari Denki si presenta irrequieto e poco disponibile a collaborare. Gli abbiamo somministrato del calmante, ma non risponde alle cure che finora gli sono state effettuate.
Continua a sostenere di poter manipolare la mente altrui. Il consulto con lo psichiatra ha portato alla conclusione che il paziente non può esser curato con ...
Kirishima provò ad assottigliare lo sguardo, ma la fine di quella frase era stata cancellata, probabilmente dalle troppe volte in cui un qualche medico vi aveva passato sopra i polpastrelli unti o bagnati.
Saltò le righe illeggibili e riprese da dove la scrittura diventava un po' più chiara.
In data odierna il paziente ha mostrato comportamenti violenti nei confronti dei medici, l'abbiamo dovuto immobilizzare per trattenerlo.
Sostiene di esser più intelligente di chiunque altro in questo ospedale e non vuole più esser sottoposto alle cure. Nonostante il paziente cerchi in tutti i modi di sottrarsi al nostro intervento, continueremo finché ci sarà possibile.
Kirishima girò un paio di pagine, la curiosità lo stava mangiando vivo, ma in quelle poche righe non vi era scritto un granché.
La cura sembra iniziare a funzionare, dopo esser tornato in camera a seguito dell'intervento, il paziente si è mostrato tranquillo, silenzioso e accondiscendente. Proveremo ad aumentare questo genere di sedute finché il risultato non diverrà duraturo.
Il paziente ha smesso di parlare, non ha più accennato al fatto che lui possa prevedere il futuro o manipolare la mente altrui. Sembra privo di ogni genere di volontà. Le sedute sono state aumentate a tre volte al dì.
Il paziente Kaminari Denki ha provato a fuggire recandosi al giardino, sembra che fingesse di prendere i propri calmanti. Dovremo somministrarglieli endovena per avere la certezza dell'assunzione.
Kirishima lanciò uno sguardo al biondo che in punta di piedi cercava di intravedere a che punto della cartella fosse arrivato. Quando si accorse che il rosso lo stava guardando, distolse lo sguardo e le gote si colorirono un pochino.
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I'm your madness
FanfictionKirishima viene ricoverato in ospedale dove incontrerà un nuovo amico che gli aprirà gli occhi su dei sentimenti a lui ancora sconosciuti! -KiriKami- #1 in KIRIKAMI (31/07/20) La copertina non è mia, i crediti vanno all'artista!