Capitolo XX

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Una giovane donna uscì dal portone del condominio di Matteo per portare fuori il cane. Squadrò Veronica da capo a piedi, notando inevitabilmente lo stato in cui si trovava in quell'istante.

X: "Lascio?" chiese alla ragazza impegnata a cercare di ricordarsi il cognome di Matteo per cercarlo sul citofono.

V: "Oh, sì grazie, molto gentile" rispose lei accennando un sorriso. 

Salì le scale lentamente, passo dopo passo, sbattendo a volte i piedi per poi strisciarli sui vari pianerottoli. Arrivò davanti alla sua porta. "Serra" disse a se stessa. "Era così facile, come quella per le piante" commentò poi nella sua testa.
Busso o non busso, pensò. Magari stava dormendo, magari era con Lucia... Lucia. Improvvisamente un calore intenso le attraversò il corpo dalle dita dei piedi alla punta dei capelli. Si decise. Bussò. Ci volle un po', ma il ragazzo alla fine aprì, senza neanche chiedere chi fosse a quell'ora.

M: "Veronica?!" esclamò lui aprendo la porta a petto nudo, restando un attimo a contemplare i capelli spettinati e il trucco sbavato di lei.

V: "Posso entrare?" lo interruppe, guardandolo negli occhi.

M: "C-certo, entra pure..." la assecondò il ragazzo, entrando prima di lei e sistemando un po' il divano per farla sedere.

La ragazza si richiuse la porta alle spalle e si tolse il maglioncino che aveva preso poco prima di uscire.

M: "Ti prendo un bicchiere d'acqua?" le chiese lui un po' nervoso.

V: "Sì, per favore." rispose lei guardandosi un po' intorno.

C'erano alcune candeline sul tavolino e altre in giro per tutto il salotto e un profumo di arancia che addolciva l'ambiente. I sensi di colpa iniziarono a morderle lo stomaco, aveva forse interrotto un momento romantico? No, Lucia non c'era. Forse Matteo voleva farle una sorpresa ma sono arrivata prima io, pensò.

M: "Tieni" disse lui, porgendole un bicchiere di acqua fresca. "Perché sei qui? Sergio?" aggiunse poco dopo andando dritto al punto.

V: "Oh beh-". Veronica iniziò a balbettare non sapendo che scusa inventarsi. Erano usciti e Sergio era tornato a casa con la bambina? No, surreale. Era scappata di casa? Beh, in un certo senso sì. Oppure-

M: "Lascia stare" la fermò lui vedendola in difficoltà. Grazie al cielo, pensò Veronica, sollevata.

Matteo si alzò e si guardò un attimo attorno, forse cercando qualche spunto per tirarla su di morale. Era in una situazione un po' strana, non sapeva cosa fare e nemmeno cosa pensare. Afferrò il telecomando della televisione e glielo porse.

M: "Tieni. Guarda qualcosa, appena te la senti ne parliamo. Vado un secondo di là" disse per poi dirigersi verso la cucina.

Si avvicinò alla finestra e guardò il palazzo di fronte: quello di Sergio e Veronica.
Sergio guardava dalle finestre con la bambina in braccio, ma appena incontrò lo sguardo di Matteo quest'ultimo chiuse le tendine sperando di non aver dato troppo nell'occhio. Veronica stava facendo la stessa cosa, ma essendo parecchio lontana dalla finestra, forse Sergio non sarebbe riuscito a vederla. Lo guardò allontanarsi e subito dopo accese la televisione: doveva distrarsi. 

M: "Allora... co-".

V: "Ho litigato con Sergio" lo fermò lei, diretta, tenendo lo sguardo fisso sulla televisione.

M: "Mi dis-" tentò di dire Matteo, in stato di confusione.

V: "Mi tratta come se fossi pazza!" lo interruppe nuovamente, sentendo una lacrima scendere dal suo occhio sinistro.

Matteo la guardò per un momento. Non sapeva cosa fare. Rimase lì, in silenzio, guardandosi attorno palesemente in difficoltà. Quando fece per parlare, la ragazza gli risparmiò la fatica.

V: "Litighiamo spesso. Lascia stare." cercò di rassicurarlo lei, asciugandosi la guancia con il polso e spostando lo sguardo dritto negli occhi di lui.

Matteo si sentiva uno stupido. Aveva una cara amica di fronte che stava male e non riusciva a dire una parola, nonostante tutto quello che avrebbe voluto dirle.

V: "Non ci ho mai fatto caso" commentò.

M: "A cosa?" domandò confuso.

V: "Hai gli occhi verdi... non l'avevo mai notato" sorrise.

Matteo la imitò, senza replicare. Entrambi rivolsero lo sguardo alla televisione. C'era un programma poliziesco, lo stesso che Veronica e Sergio guardavano anni fa ogni sera.



V: "Guardi mai questo programma?" chiese lei cercando di rompere il ghiaccio.

M: "Lucia lo guarda per passare il tempo ma non le piace troppo" rispose lui tranquillo.

V: "Ho chiesto di te, non di lei" esclamò lei cercando di nascondere il più possibile la voce rotta con una risatina.
  
M: "Oh sì- no cioè intendevo che l'ho visto qualche volta con Lucia" si corresse lui, ridendo a sua volta.

V: "Lo guardavo con Sergio tutte le sere... prima di fare l'abbonamento a Netflix" raccontò lei. "Però qualche volta mi ricapita di trovarlo in onda e non è così male" continuò dopo una breve pausa.

M: "Che serie state seguendo per ora?" chiese sorridendo Matteo, ormai quasi del tutto calmo, sistemandosi in modo che tutto il suo corpo potesse essere rivolto verso Veronica, per ascoltarla meglio.

V: "Niente di che. Stiamo riguardando qualche serie vecchia non troppo spinta o violenta, nonostante Ilaria sia piccolina non vogliamo che mentre dorma senta urla e gente che impreca ogni 3 secondi" rise lei, alzando gli occhi al cielo. "Però ultimamente stiamo riguardando Stranger Things, te la ricordi?" continuò.

M: "Wow! Stranger Things sarà di più di otto anni fa... come mai tutta questa voglia di tornare al passato?" domandò incuriosito.

V: "Entrambi riteniamo che le serie vecchie siano molto più belle di quelle attuali. Per ora non c'è nulla che ci interessi particolarmente" ammise lei alzando le spalle.

Passò un po' di tempo ed entrambi continuavano a parlare tranquillamente. Stavano bene. Veronica si era calmata ed era riuscita a distrarsi, Matteo non poteva essere più felice di essere riuscito a tirarla su di morale, le voleva davvero molto bene. Tra una parola e l'altra, i loro corpi si avvicinavano sempre di più.

Veronica's POV:

Mi sentivo bene. Non avrei mai pensato di stare così bene con una persona così diversa da me. Era un grande amico, ma mi chiedevo lo stesso se la fiamma che aveva per me anni e anni fa stesse ancora bruciando o no, anche se ormai aveva una ragazza. Parlammo di Ilaria, di Lucia e della nostra "amicizia", degli anni passati... e i discorsi andavano sempre a finire sul sentimentale. Lui cercava di fare il dolce, ogni tanto gli scappava qualche complimento, e devo dire che fare il bravo ragazzo è proprio il suo punto forte. Ad un certo punto ero convinta ci stesse provando con me, ma non volevo illuderlo: sono sposata, sono amata, ho una bambina. Ma senza rendercene conto i nostri corpi si avvicinavano sempre di più, lo sentivo sempre meno distante, era una cosa naturale, nessuno dei due sembrava farlo volontariamente. Non doveva finire in questo modo. Si avvicinò, stavolta era voluto, ed un istante dopo le nostre labbra si scontrarono. Inizialmente il mio corpo si irrigidì, ero confusa, ciononostante non mi scostai, anzi, lo assecondai pure. Non so perché. Mi... piaceva. Mi piacevano quelle labbra, un sacco. Non so cosa mi stesse succedendo in quel momento, ma mi sentivo bene. In quel momento non avevo altri pensieri, non pensai nemmeno all'ipotesi che Sergio potesse vederci. Il bacio non finiva mai, mi sentivo come incollata... forse non volevo finisse. Quando stai male e trovi quella cosa che ti fa star bene anche se per un attimo... poi è difficile lasciarla andare.

Matteo's POV:

Non ho idea di cosa mi sia preso. Ce l'avevo davanti a me, avevo finalmente la possibilità di ottenere quello che non avevo mai ottenuto, una delle tante cose che nella vita bramavo ardentemente e che qualcun'altro mi ha portato via. Non ero lucido, questo è certo, ma avevo questa possibilità e non volevo sprecarla per nulla al mondo. Quindi la baciai. Sì, l'ho fatto. E rimasi meravigliato nel vederla assecondare i nostri movimenti. Non dimenticherò mai le sue labbra morbide, il suo profumo. So di essere fidanzato, e ancora meglio so che lei è sposata ed ha addirittura una bambina, e non voglio essere preso per una persona di merda... io amo Lucia, ma ho amato tanto anche Veronica, e quella parte di me, in quel momento, si era risvegliata e voleva solo lei. Il mio corpo si mosse da solo, non riuscivo più a controllarmi. Mi avvicinai ancora e lei si lasciò sprofondare nel divano. Non ci vedevo più. Che stavamo facendo? Rischiavamo di rovinare non una... ma DUE coppie! Non ci importava. C'eravamo solo noi due, per la prima volta. Matteo e Veronica, due nomi che sarebbero stati bene insieme se forze esterne non ci avessero allontanati. Tante volte ho immaginato questa scena, se il Matteo di dieci anni fa mi vedesse ora... Le misi una mano sotto la coscia, probabilmente si sarebbe scostata, ma non ne ero sicuro, tanto valeva provare. Non potetti scoprirlo però. Proprio in quel momento si spalancò la porta, non se lo aspettava nessuno dei due. Ora ero nella merda fino al collo.

L: "Amore, sono- MA CHE CAZZO!?".

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