La mia vita stava per cambiare.
All'improvviso mi ritrovavo ad accettare e ad adeguarmi ad un mondo nuovo dove non mi sarei sentita sicura. Tutto ebbe inizio quella mattina di autunno.
Amo la domenica mattina, posso dormire fino a tardi e non ci sono compiti da fare, solo io con me.
Le voci di mamma e papà mi svegliano ma decido di mettere la testa sotto il cuscino per dormire un altro po' ma quelle voci mi attraversavano la mente senza sosta. Decisi di alzarmi dal letto e scendere in cucina per fare colazione. Metto il piede fuori dal letto e cerco di alzarmi, ma le gambe erano doloranti, così cerco di aggrapparmi al comodino situato affianco al letto. Mi tiro su e finalmente sonoin piedi. Guardo nello specchio il mio riflesso e inizio a ridere quando mi accorgo che avevo dormito con i vestiti della sera prima:un jeans e un maglioncino in pile che mi aveva regalato mia nonna quando era andata in vacanza.I capelli in disordine come al solito, una ciocca da una parte e il resto della chioma dall'altra. Prendo l'elastico e cerco di domarla con la spazzola, la racchiudo in una coda di cavallo e scendo di sotto. Le scale quel giorno sembravano non finire mai, mentre ascoltavo le voci di mamma e papà.
Vogliono partire.
"Cosa?! Non possiamo partire così di punto in bianco, voglio una giusta motivazione!"dico tra me e me. Scendo velocemente gli ultimi tre gradini e spunto in cucina spaventando mamma.
-"Che spavento Em!"
-"Buongiorno amore" dice papà con un sorrisone che per un momento mi rassicura e fa sparire tutta l'ansia.
-"Avete deciso di partire?"
-"Chi te lo ha detto?" Domanda mamma sorpresa.
-"Mi sono svegliata con le vostre voci. Stavate parlando di partire non è vero?!"
-"Si Emily."
-"Cosa?! Ma perché? Non vi piace l'Italia?!"
-"Sono stato licenziato ieri e lo zio mi ha offerto un lavoro altrove." Mi dice papà con un piccolo singhiozzo.
-"Licenziato? E dove è questo lavoro?"
-"Inghilterra, Holmes Chapel precisamente. Inizierò una carriera di insegnante. Lo zio, il preside di una scuola mi ha chiesto se volevo iniziare con la carriera di insegnante.Mi pagheranno molto bene, sarebbe da stupidi rifiutare."
-"Già amore, lo sai che ci servono i soldi per darti un futuro e darlo anche a Natasha e Leslie." -le mie due sorelle-.
-"Wow, una carriera da insegnante."dico rimanendo senza parole.
-"Si, darebbe una ragione alla mia laurea. Qui non si trova più posto di lavoro, sai bene anche tu che mi sono dovuto accontentare di fare lo spazzino."
-"Certo papà hai ragione. Tutti i tuoi anni di studio sarebbero ripagati in un attimo. Ma ne avete parlato con Leslie e Natasha? Sono d'accordo? "
-"No, tu sei la prima a cui lo diciamo. Avremmo dovuto dirvelo oggi pomeriggio, dopo aver preso una decisione." dice mamma dandomi una risposta.
-"Potrò darvi tutto quello che volete amore. Ce la metterò tutta." Dice papà cercando di convincermi.
-"Ma le amiche e i parenti? Ci avete pensato?! E la scuola? Ricominciare tutto da capo sarebbe davvero difficile papà. "
-"Andrete nel collage dove lavorerò io, naturalmente non sarò il vostro insegnante però avrete già me come amico."dice sorridendo.
Ho sempre amato la simpatia di papà e la sua capacità di trasformare un momento triste in un momento degno di essere vissuto a pieno e con il sorriso.
-"Dovrei lasciare Luca! Cavolo! Non ce la faccio mamma."
-"Amore vi potrete sentire con la rete e fare videochiamate su Skype. "
-"Mamma non capisci! Cavolo in Inghilterra andiamo non è l'Italia e non c'è Luca."
-"Amore, mi dispiace." dice papà che stava quasi per piangere. "È colpa mia,non avrei dovuto assentarmi l'altro giorno e non avrei dovuto rivolgermi così al capo. Non sono in grado neanche di avere un lavoro."inizia a piangere.
-"No papà. .!" Mi getto tra le sue braccia per stringerlo e consolarlo. "Non è colpa tua, non preoccuparti staremo bene, staro' bene. Lo farò per te papà."porgendoli un bacio sulla guancia.
Mamma si aggiunge e ci abbracciamo tutti e tre insieme.
-"Ce la faremo."dice mamma.
-"Si.." mi stacco da loro e vado sopra in camera singhiozzando mentre il nodo in gola si stringeva sempre più provocando un dolore atroce e le lacrime mi rigavano il viso.
Natasha e Leslie la presero meglio di me ma erano comunque tristi e malinconiche come me. Dopotutto loro non dovevano lasciare il fidanzato per partire in un altro Stato. Non ce l'avrei fatta cazzo.
"Dobbiamo parlare.." scrivo un messaggio a Luca.
"Cosa è successo? -L"
"Incontriamoci tra mezz'ora al nostro posto."
"Vabbene piccola."
Prendo le scarpe e infilandole i miei piedi prendono pace dove possono stare al caldo. Mi guardo allo specchio, ero orribile:occhi rossi, capelli in disordine-come al solito- e labbra color sangue per tutti i morsi che mi sono data dalla rabbia. Prendo per l'ennesima volta la spazzola e domo i miei capelli, lisci ma avvolti da nodi dopo la notte. Non avevo fatto più colazione, la cosa mi aveva scombussolata tutta, anche lo stomaco, soprattutto quello. Prendo il cappotto dal guardaroba, il cellulare dal comodino e lo infilo in tasca. Fingo un sorriso e saluto mamma e papà avvisandoli che stavo andando da Luca. Lascio il portone alle mie spalle. Magari si potesse fare così con tutte le altre cose,come i treni che presto lasciano tutto alle spalle per una nuova destinazione.
Inizio a dirigermi verso il nostro posto, una traversa dove abbiamo passato tanto del nostro tempo. Stavamo insieme da 1 anno e quattro mesi e anche se non sembra molto, è più di quanto si pensi. Prima di Luca avevo avuto una grande delusione che mi aveva lasciato il cuore a pezzi. Lui mi ha dato la speranza di ricominciare e di amare di nuovo.
-"Amore" getta un urlo per farmi voltare mentre correva da me.
Non appena arriva posa le sue labbra sulle mie e io inizio a piangere.
Dopo averli detto come stavano le cose inzia a piangere anche lui e mi abbraccia così forte da lasciarmi senza fiato.
-"Parto domani mattina."
-"Promettimi una cosa."
-"Tutto per te, dimmi."dico con le lacrime agli occhi.
-"Promettimi che se troverai la persona giusta cercherai di essere felice con lei? Ti prego io voglio solo sapere che sei felice e che stai bene. Mi rifarò una vita come te la rifarai tu, non preoccuparti per me amore, io voglio il tuo bene. Amala come hai fatto con me e sarò ripagato di tutti gli sforzi che ho fatto per averti."-piange, poi continua-non ti dimenticherò mai amore mio." Continua a piangere.
-"Neanche io amore mio." Mi getto tra le sue braccia e piango come una matta.
-"Ti amo piccola. "
-"Anche io."
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Let me be yours || Harry Styles
FanfikceEmily, 17 anni, studentessa modello, è costretta con la sua famiglia a lasciare il suo paese natale per dirigersi in Inghilterra, Holmes Chapel,dove il padre inizierà una carriera di insegnante. Così Emily, sarà costretta a frequentare un nuovo coll...