Capitolo Sei

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Il tiepido sole pomeridiano le scaldava la pelle delle braccia scoperte, mentre la luce irrompeva nella stanza e colpiva fastidiosamente le palpebre chiuse di Akane. Il suo sonno profondo fu interrotto, ma gli occhi rimasero chiusi perché aprirli sembrava comportare uno sforzo disumano.

La ragazza attese qualche minuto prima di risvegliarsi del tutto, ma comprese con stupore che l'ambiente in cui si trovava non era la sua stanza: alzando la testa facendo scorrere gli occhi attorno a sé vide che i muri erano bianchi e vicino a lei c'era un lettino dalle coperte azzure, molto simile a quello su cui si  trovava. L'odore che percepiva era quello di disinfettante e ammorbidente per le lenzuola.

'Ospedale' pensò.

Lasciò cadere la testa sul cuscino sospirando. Non sapeva bene quanto tempo aveva trascorso lì e voleva assolutamente sapere cosa fosse successo dopo che aveva perso i sensi. I ricordi di quella notte cominciarono a farsi vividi nella sua mente come un film vissuto in prima persona, e quando riportò alla memoria il volto deforme del nomu che la stava soffocando, si passò una mano sul collo pieno di lividi.

Analizzando meglio la stanza notò un telecomando sul comodino  alla sua sinistra, che utilizzò per sintonizzarsi sul primo notiziario che compariva sulla televisione appesa alla parete di fronte a lei. Ascoltando, capì che era passato solo un giorno dall'attacco dei villain, ma la notizia che la sorprese di più fu la cattura dell'hero killer Stain: a quanto pare Endeavor aveva preso tutto il merito, non prima però che il criminale riuscisse a ferire ben due pro-hero.

In seguito a questa vicenda l'opinione pubblica si era spaccata in due: c'era chi riteneva che Stain fosse solo un orribile criminale ch meritava il carcere a vita, tuttavia altri credevano fermamente che le sue azioni avessero dei motivi ben fondati e che la società degli eroi andasse riformata completamente.

La moltitudine di informazioni fece pulsare il cranio di Akane, che optò per spegnere la tv e alzarsi per andare in bagno. Per fortuna non dovette gironzolare per l'ospedale con la paura di perdersi, perché la toilette era una stanzina inclusa nella sua camera.

Attese un po' di tempo senza fare nulla, quando la porta si aprì ed entrò un'infermiera che le sorrise immediatamente.

"Buongiorno, come ti senti?"

"Un po' affaticata, ma tutto sommato abbastanza bene. Da quanto tempo sono qui?" chiese impaziente di carpire più informazioni.

"Sei stata portata al pronto soccorso ieri sera. Avevi perso conoscenza, ma dagli esami è risultato che non hai subìto traumi fisici agli organi interni, quindi è bastato curarti le ferite superficiali. L'unico consiglio che mi sento di darti è di non sforzare troppo le corde vocali per far sì che le cure non siano state vane: la tua trachea era stata compressa quasi completamente".

"Ah, capisco. Saprebbe dirmi che ore sono per favore?"

"Circa le sei" rispose l'infermiera controllando l'orologio da polso. Fece per andarsene ma la voce della ragazza la fermò per qualche secondo.

"Mi scusi, un'ultima domanda: quando posso essere dimessa?" chiese, sperando di uscire al più presto da quel luogo.

"Hmmm vediamo.....credo domani sera, ma non ne sono sicura". Dopo essere stata ringraziata se ne andò.

Akane passò la notte e il giorno dopo in quella stanza, nella quale ogni tanto entravano inservienti o parte del personale a controllare che non avesse ricadute. Finalmente il giorno dopo poté essere dimessa dopo un'ultima visita di controllo da parte di un dottore, che le raccomandò di assentarsi dal lavoro per almeno due giorni.

Dunque prese il primo autobus che l'avrebbe portata nei pressi della sua abitazione. Durante tutta la durata del viaggio ebbe dei flashback riguardanti l'incidente a Hosu City, di come sia stato possibile che dei mostri del genere siano riusciti a spuntare in una zona così popolata senza che nessuno se ne accorgesse, e di come Akane  abbia fatto così fatica a sbarazzarsene, rischiando quasi la morte.

Inoltre, ripensò all'eroe alato che aveva incontrato di sfuggita. Doveva essere uno nuovo oppure qualcuno di non molto conosciuto, perché non l'aveva mai visto citato dalle decine di articoli che venivano pubblicati ogni giorno (e che lei leggeva avidamente per tenersi aggiornata sui suoi "rivali"). Si appuntò mentalmente di cercare qualche informazione in più su di lui, perché aveva davvero catturato la sua attenzione.

Giunta davanti alla porta di casa non esitò ad entrare, pensando che i genitori fossero stati molto preoccupati per la sua assenza e dal fatto che non aveva potuto telefonargli.

"Mamma, papà, sono a casa!" chiamò Akane.

"Ciao cara, come è andata oggi al lavoro?" le chiese sua madre dalla cucina con un sorriso.

Alcuni secondi di silenzio passarono. "Mamma.... sono stata all'ospedale per un giorno" la informò confusa la ragazza. 

"Oh, mi fa piacere sentirlo!" esclamò con un sorriso, senza battere ciglio.

'No, questa cosa è strana' pensò. Si avvicinò e vide sua madre girata di spalle che lavava i piatti.

"Mamma" chiamò, senza ottenere risposta. "Mamma", ancora niente. Si avvicinò e le toccò una spalla "Hey ma-" le parole le morirono in bocca.

Sua madre aveva ancora lo stesso sorriso stampato in faccia, ma gli occhi guardavano fisso davanti a sé, vuoti e vitrei. La ragazza indietreggiò immediatamente.

'Cosa sta succedendo? Perché fa così?' la paura la assalì. Come se niente fosse l'altra continuava indisturbata nella sua attività. 

"Mi raccomando, ricordati di prendere la medicina per dormire, cara" giunse ancora la voce della donna.

"S-sì" annuì Akane.

Giunta nella sua stanza si sedette sul letto 'non è possibile che sia davvero successo, devo essermelo immaginata' pensò. 'Sì, è così, sono molto stanca e ho bisogno di riposare" cercò di rassicurarsi con un sorriso sforzato.

Infilandosi sotto le coperte il sonno la prese, ma la notte non passò tranquillamente. Incubi di un ragazzo su una sedia a rotelle la tormentarono fino alle prime luci del mattino, quando si risvegliò con la fronte madida di sudore.




|My Light| - Hawks x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora