Avviso: questo capitolo contiene scene esplicite.
RITORNO ALLE ORIGINI
Sognò il suo Sole e Stelle. Era vivo, forte e possente come lo ricordava, i muscoli scolpiti, cesellati e la lunga treccia oleata, tintinnante di campanelle, riconoscimento delle sue ininterrotte vittorie. Giunse al galoppo montando uno stallone nero come il peccato. Lì, di fronte a Daenerys il destriero si levò sulle zampe anteriori, mentre Drogo lo riteneva per le briglie. Aveva indosso l'abito del suo matrimonio, di tenue celeste, bracciali di argento raffiguranti teste di drago ad adornarle le delicate braccia, i capelli una cascata di argento e oro colato.
Con un rapido movimento Drogo volteggiò giù dallo stallone e le fu vicino, l'abbracciò. Daenerys alzò il viso verso l'alto per guardarlo in quei neri occhi a mandarla, lui che troneggiava sulle minute fattezze di lei. Ma i suoi occhi avevano perso improvvisi la luce della vita, ora il capezzolo mozzato pendeva nuovamente sul suo scultoreo petto. Lui stava morendo, stava morendo ancora una volta!
'No' urlò lei piangente e dall'abisso in cui ero sprofondato "addio luna della mia vita" le sussurrò.
'No' urlò ancora. Un'ombra alla sua destra la distrasse da quell'orrore. Era Jon. La guardò e le sorrise; lentamente la sua guancia fu a contatto con quella di lei, perle salate a bagnarla e su quella guancia lui la baciò.
'Addio Daenerys' proferì anche lui . Sgranò gli occhi terrorizzata da quelle parole; li chiuse spaventata e quando li riaprì era dinanzi la pira funeraria di Drogo. I pochi uomini rimasti con lei le parlavano ma Daenerys non li ascoltava nemmeno. Quello che focalizzava era Mirri Maz Duur legata a quella caterva di legna affastellata su cui vi era il corpo del suo Sole e Stelle. La pira avvampò e lei a passi lenti vi si diresse. Valicò quelle fiamme, non sentiva nulla, come se il fuoco non potessero tangerla. Le uova di drago erano poste intorno al corpo di Drogo, ma quando meglio guardò si rese conto che sulla pira non vi era il corpo del khal ma quello di Jon. Le mancò l'aria, i battiti del cuore le si fermarono per un battito di ciglia. Quando riaprì gli occhi la pira era orami spenta, lei era integra, ma non aveva con sé Drogon Rhaegal e Viserion, aveva draghi mai visti: rossi viola azzurri, erano tanti e le saltellavano addosso artigliandole la pelle, alcuni bevevano il latte del suo seno.
L'eco di una voce.
Quando il sole sorgerà a occidente e morirà ad oriente, quando i mari si seccheranno e le montagne voleranno via nel vento come foglie morte. quando il tuo grembo sarà di nuovo fecondo e tu darai vita ad un figlio vivo. Allora, e solo allora, lui farà ritorno.
Si svegliò di colpo ansimante, le lenzuola cascanti, attorcigliate alle sue gambe. Jon si destò a sua volta. Bastò uno sguardo al suo viso per comprendere che doveva aver avuto un incubo.
'Eri tu sulla pira!'. Gli disse dopo aver raccontato quell'orribile sogno, le braccia di lui a placare i suoi fremiti, la testa poggiata al suo petto.
'E quei draghi! Tu hai conosciuto i miei tre figli, ma non erano loro!'
'Dany era un sogno.'
'Lo so, ma se fosse vero?'
'Non arrovellarti sulla sua veridicità, non potrai mai saperlo. Cerca di tranquillizzarti ora.'
'Drogo non c'è più, ma non ho intenzione di perderti anche te, ancora una volta, dopo averti ritrovato. E le parole di quella strega, Jon! Se questo sogno fosse stato il modo per farmi intendere che la sua maledizione non è mai svanita, che Rhaenys e Rhaegar saranno gli unici figli che avrò mai?'
Jon non ripose, sapeva che qualsiasi cosa avesse potuto dirle non sarebbe stata la giusta responsiva. Era evidente che Daenerys anelava avere altri figli, ma lui non poteva avere contezza, la certezza di essere in grado di potergliene dare altri.
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Ice and Fire: il principe che fu promesso
FanfictionCOMPLETA Sequel dell' ottava stagione de "Il Trono di Spade" : Daenerys è morta, Jon è nel nord. Ma... se la storia continuasse! La profezia non si è ancora avverata! PS: nei sogni presenti nella storia ci sono foreshadowing. Se li riconoscete scriv...