Capitolo 4

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Harry non aveva il coraggio di spostare il proprio sguardo, verso la propria famiglia. Nonostante il discorso fatto con sua madre, sapeva che con la scelta li avrebbe delusi e proprio non ce la faceva a vedere il dolore nei loro occhi. Dolore che lui aveva provocato loro, con la scelta egoista. Sì era stata una scelta stupida, dettata dal suo egoismo. Se avesse voluto bene veramente alla sua famiglia, sarebbe rimasto. Ne era certo. O almeno, era quello che continuava a ripetergli una vocina, nella sua mente.

Nonostante il conflitto interiore che stava avendo luogo nella sua testa, Harry si diresse  verso i posti vuoti tra la folla vestita di nero, sedendosi accanto agli altri ragazzi che, come lui, avevano deciso di cambiare fazione. I traditori.

Alle spalle del ragazzo invece, erano seduti i figli degli Intrepidi che avevano deciso di rimanere.

La maggior parte di essi erano poco più alti dell'ormai ex pacifico, ma erano anche molto più robusti di lui e con i loro giubbotti di pelle, trasmettevano a chi stava loro intorno, un senso d'inquietudine. In che guaio si era cacciato? Perchè non aveva pensato due volte, a cosa andava incontro?

Dopo che anche l'ultimo ragazzo ebbe compiuto la propria scelta, la folla iniziò ad agitarsi e pian piano sempre più persone si alzarono, iniziando a lasciare la sala.

Harry insieme agli altri inizati seguì gli Intrepidi, i quali furono i primi verso l' uscita. Presto vennero però circondati da altre persone, quasi tutte vestite di arancione.

Il ragazzo si irrigidì alla vista della vecchia fazione. Provò in tutti i modi a scansare le persone per raggiungere il resto degli Intrepidi ed evitare di incrociare la sua famiglia. Aveva paura che potessero dire qualcosa. Eppure in cuor suo sentiva il bisogno di vederli un'ultima volta per dire loro addio. 

Mentre camminava, sentì qualcuno afferarlo per il braccio, trattenendolo. Si girò, con il cuore in gola. Era Liam.

''Mi mancherà vedere la tua faccia in giro, lo sai, vero?'' gli confesso il ragazzo, accenando un sorriso. 

''Ho fatto un casino'' mormorò Harry, cercando di non far sentire la propria frustrazione. Non voleva farsi sopraffare dalle emozioni.

''Non dire così. Se hai fatto questa scelta, anche se in modo inconscio avrai avuto una buona motivazione. è importante che tu lo capisca'' disse Liam, cercando di farsi sentire, dato che la folla li stava pian piano travolgendo, allontanandoli l'uno dall'altro.

''Controlla la mia famiglia per me,''lo pregò Harry, nonostante sapesse, in cuor suo che lo avrebbe fatto. Anche se lui non glielo avesse chiesto lui l'avrebbe fatto. Liam era fatto cos'

''Certo,''sorrise, ''Ci rivediamo presto.Non dimenticarmi per i tuoi nuovi amici con le giacche di pelle d'accordo?''lo ammonì, per poi lasciarlo andare.

''Sei il migliore'' urlò Harry, sperando che l'amico lo sentisse. Oramai si era allontanato e non lo vedeva più.

''Lo so, però se adesso non inizi a correre, non raggiungerai gli altri'' gli suggerì, indicando qualcosa alle spalle dell' altro.

Harry si girò e vide che gli altri Intrepidi erano molto più avanti rispetto a dove si trovavano i due. Era rimasto indietro dopo nemmeno dieci minuti dentro agli Intrepidi. Un inizio fantastico, no?

Il riccio si fece strada tra le persone, correndo e in poco tempo raggiunse quella che ormai era la sua nuova Fazione. Quella che sarebbe diventata la sua nuova famiglia.

Mentre continuava a correre si accorse che si stavano dirigendo agli ascensori.Non erano solo gli abneganti i pazzi che facevano le scale a piedi?

Poi tutti, intorno a lui iniziarono a correre. Grida, urla e risate sovrastarono in in pochi secondi, tutto ciò che li circondava.Ed Harry capì che il loro, non era un gesto di altruismo, ma semplicemente un modo per potersi scatenare. Qualche trasfazione chiese cosa stesse succedendo.

Be Brave || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora