Prologo

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Avevano sempre insegnato al bambino che l' odore del prato tagliato fosse così forte, per una questione di difesa. Tutte le piante lo facevano. Quando sentivano che qualcosa di brutto stesse per accadere si difendevano nei modi più bizzarri. Alcune pungevano, altre produceva o veleno. Ľerba invece creava quelľ odore. Forte, ma non pungente. Vagamente piacevole

Ed era in assoluto l'odore che quel piccolo bambino dai capelli ricci, che stava correndo nel prato, preferiva.

Come già detto ad alcuni poteva risultare fastidioso, soprattutto in caso di allergia. Ma il bambino, Harry, non ci faceva caso. Perché quell'odore voleva solo dire che stava arrivando l'estate. La sua stagione preferita in assoluto.

Perché era in quel momento che poteva stare con la sua famiglia. Non era costretto ad andare a scuola. Quindi le mattinate e i pomeriggi, gli passava insieme alla sua famiglia. Ma non solo. Anche con il resto della Fazione.
Lui e gli altri bambini, tra uno scherzo e un gioco, aiutavano le proprie famiglie nel periodo più caldo, quando il lavoro si faceva più duro. Erano agevolati dalle loro piccole e stature e la loro grande agilità tra i rami.
Il frutteto grazie a loro si riempiva di suoni e schiamazzi. Risate e gioia.
D'estate tutta la fazione collaborava, indipendentemente dall'età.
I più giovani si arrampicano senza alcuna preoccupazione, persino tra i rami più alti. Non c'era un bambino Pacifico che non lo sapesse fare.

Gli adulti gestivano il raccolto controllando la qualità dei frutti, dirigendo i più giovani e i più anziani dando istruzioni ben precise. Questi ultimi, colpiti dalle alte temperature, stavano alľ ombra, osservando il lavoro che anche loro avevano svolto un tempo.

Era proprio durante la stagione del raccolto che la fazione si univa, festeggiando i frutti della terra, ringraziando la natura con numerose feste, balli e canti.

Ma non erano solo queste le motivazioni per cui ad Harry piaceva l'estate. Gli piaceva non avere impegni particolari (sopratutto i compiti) e stare con i genitori, questo era vero. Ma tutto il resto, faceva fatica a tollerari.

Il bambino, non amava per nulla l' indole festaiola della propria Fazione, ma approfittava dei festeggiamenti, per scappare tra i campi estraniandosi dal resto del mondo, rimanendo nella solitudine e nella calma che lui amava tanto. Per il bambino il silenzio era estremamente importante. Lo aiutava a schiarirsi le idee e permettendogli di trovare qualche attimo di pace.

Anche in quel momento era riuscito a scappare. Eppure sapeva che sarebbe stata una delle ultime volte. Era sì un bambino, ma il peso delle responsabilità pian piano si faceva sempre più sentire e lui faceva fatica a reggerlo. Quei piccoli momenti di fuga gli erano concessi sempre più di rado. Dopotutto la madre iniziava a non credere più alle sue scuse. Cominciava a capire che fossero delle bugie. Ma a lui in quel momento non importava. Ci avrebbe pensato un un secondo momento.
La sua mente aveva bisogno di una pausa. Di un momento si silenzio. In completa solitudine.

Era seduto sul terreno erboso, con lo sguardo fisso sull' orizzonte mentre una leggera brezza gli scompigliava i capelli facendogli ricare i morbidi ricci sulla fronte, solleticandogliela.

L' erba del campo lasciato a riposo in quel periodo dell' anno, era così alta che a malapena si poteva scorgere la sua esile figura.

''Che ci fai qui tutto solo Haz?'' chiese una voce alle spalle del piccolo. Girandosi Harry vide che si trattava di sua sorella , la sua esatta fotocopia nonostante gli anni che li separavano.
'' Perché non sei alla festa?'' provò a domandare la ragazza.

'' Non mi andava,'' le spiegò, senza guardarla nemmeno in volto, mantenendo il suo sguardo sul prato, che mosso dal vento, sembrava aver preso vita nella pianura sottostante.

''Non piacciono nemmeno a me, troppa gioia e troppa finzione per i miei gusti,'' ammise la ragazza, strappando un sorriso sul volto del fratellino. ''Anche per i miei,'' rispose Harry, mentre Gemma si sedeva accanto a lui.

Be Brave || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora