Capitolo 9

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Appena Harry si  svegliò  si accorse che non aveva  sentito la sveglia, ne lo strascicare dei piedi dei suoi compagni ne i loro  discorsi mentre si preparavano.
Si svegliò solo grazie a Niall  che gli scosse la spalla con una mano schiaffeggiandolo  leggermente in faccia con l'altra, senza tener conto della presenza dei numerosi lividi che Harry aveva sul volto .
 
''Muoviti su. Forza Haz devi svegliarti''lo  incitò.
Quella notte il riccio non era riuscito a dormire molto .
Aveva sognato che Stan lo rincorresse per le stradine del pozzo, minacciandolo più volte di rivelare che fosse divergente. L'idea gli aveva messo i brividi.
Harry sapeva di essere mal ridotto, ma capì la gravità della situazione solo una volta in piedi. Anche respirare gli provocava dolore.

Niall gli  mostrò quindi il polso.

L'orologio segnava le otto.

Mancava un quarto d'ora all' incontro.
''Tu pensa a prepararti...io mi procuro la colazione'' disse prima di correre fuori dal dormitorio .
Provando a muoversi il meno possibile il riccio iniziò a frugare tra la sua roba, alla ricerca di una tenuta pulita.


Per  fortuna Stan non si trovava in dormitorio in quel momento per poterlo sfottere.
Si  tolse  quindi la maglietta e vide che il fianco  era ricoperto di lividi.
Erano una tavolozza di colori e il blu violaceo era il colore predominante. Cercando di non osservare troppo le proprie condizioni, cominciò a vestirsi.

Una volta indossato il completò notò che i capelli gli si fossero allungate in solo un paio di settimane. Non di molto, la differenza era a malapena percettibile. Eppure gli sembrava di essere un po' diverso.

Nei pacifici, i maschi erano obbligati ad aver e un taglio di capelli molto corto, comodo per il lavoro nei campi e nei frutteti.
Sua mamma però aveva sempre insistito affinché  gli venissero tagliati il meno possibile, poiché aveva sempre ripetuto quanto gli piacessero i suoi ricci .
Qui invece non c'erano regole.
 
Quando Niall tornò con un tortino al cioccolato in ciascuna mano, l' altro ragazzo era ancora sul bordo del letto a guadarsi le  scarpe ancora slacciate, consapevole del dolore che avrebbe provato se avesse cercato di allacciarsele da solo.
Il biondo non disse nulla e dopo aver avvicinato i dolci sul letto, si accucciò per allacciargli lui stesso le scarpe.

Quel gesto colse Harry di sorpresa. Poteva aspettarselo da un Rigido (come chiamavano tutti gli altri gli Abneganti) ma non da un Candido. Forse però la gentilezza non era qualcosa che dipendeva dalla fazione

''Ehm...grazie''

''Di nulla amico'' rispose Niall, rialzandosi. Forse ogni persona dentro di sé nascondeva un lato Abnegante. Forse tutti tranne Stephen.

''Anche perchè se ti lasciassi i tuoi tempi, arriveremo l' anno prossimo '' gli disse infine.
''Sai ancor a mangiare vero, ci riesci dopo che sai... '' chiese indicando i lividi presenti sul corpo di Harry .
Il riccio annuì, per poi dirigersi di corsa verso il pozzo , seguito a ruota da Niall.
Salirono velocemente gli scalini del pozzo, nonostante ogni passo provocasse un forte dolore al costato di Harry.

Ma doveva resistere.

Gli Intrepidi erano forti.
 
 
* * *
 
 
"Alla buon ora voi due " disse Tomlinson, appena vide arrivare i due amici di corsa.


"Stavo giusto dicendo ai vostri compagni che se non foste arrivati in tempo saremmo andati senza voi due" aggiunse infastidito, squadrando i due giovani.
Harry non capiva proprio cosa prendesse al loro istruttore.  Era sempre stato scortese con gli altri, ma mai con lui, se non all' inizio, quando non si conoscevano ancora e aveva aiutato il più piccolo a scendere dopo il salto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28 ⏰

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