Zulema POV
Io e la rubia, insieme, davanti ad una birra in un bar nella periferia di Madrid. Chi l'avrebbe mai detto?!
Mi sembra tutto così surreale, eppure è la realtà.
E dalle poche chiacchiere scambiate mi sembra anche meno stronza ed infantile di quello che pensavo.
"So che non ne vuoi parlare, ma volevo dirti che... sì, insomma, mi dispiace per quello che è successo a tua figlia. Sandoval è stato il più grande bastardo che io abbia mai incontrato."
Mi dice con tono pacato abbassando leggermente lo sguardo, sembra quasi abbia timore nel fissarmi.
Annuisco lentamente, ogni volta che si aprono discorsi su mia figlia sento la mia anima squarciarsi.
"Purtroppo è stata sfortunata ad avere me come madre – sorrido amaramente – quando sei figlia di una Zulema Zahir qualsiasi, nulla di buono può accaderti. Hai il destino segnato."
Bevo tutto d'un sorso ciò che resta della mia bottiglia di Montseny, quando d'un tratto percepisco la mano sinistra di Maca sfiorare la mia in quella che sembra una leggera carezza.
"Sicuramente essere stata figlia di Zulema Zahir le ha fatto capire, anche se per poco, che non avrebbe mai dovuto temere niente e nessuno. Purtroppo non l'ho conosciuta, ma conosco te da tanti anni, so quel che dico."
Mi alzo di scatto, non sono abituata a sentirmi dire certe cose e per quanto assurdo possa sembrare, non so mai come reagire e cosa rispondere. Accendo una sigaretta e mi dirigo verso l'uscita.
"Dove vai?"
"Inizia ad arrivare troppa gente e questo posto inizia a starmi piccolo. Seguimi."
Regalo a Macarena ciò che ha l'intenzione di essere un piccolo sorriso e mi siedo al volante, aspettandola.
Macarena POV
Decido di seguire Zulema ignara di dove mi stia portando, questa donna è un continuo mistero.
Rovistando tra i vari oggetti in un cassettino posto sotto il sedile, trovo un vecchio CD dei Coldplay, un gruppo musicale che ho sempre amato e che mi ha sempre emozionato. Con mia grande sorpresa, funziona ancora. Scelgo "Fix you", l'adoro.
"E' una delle mie preferite." Esclama Zulema alzando il volume. Le sorrido, per poi volgere il mio sguardo sulla strada, non conosco affatto la zona della città in cui ci troviamo.
Da piccola i luoghi sconosciuti mi intimorivano, avevo sempre bisogno della vicinanza dei miei genitori per sentirmi al sicuro, e la stessa sicurezza me la fa percepire Zulema, per quanto assurdo possa sembrare, so che la sua intelligenza è una garanzia.D'un tratto vengo avvolta dalla sua voce che inizia ad intonare il ritornello della canzone.
"When you are too in love to let it show
Oh but if you never try you'll never know
Just what you're worth..."Chiudo gli occhi per un momento e mi lascio trasportare, non sapevo sapesse cantare così bene. Il suo timbro è caldo, profondo, ferito. Sembra una sirena.
"Canta Rubia! Cazzo, siamo finalmente libere, canta!" Inizia a ridere aumentando di velocità.
D'improvviso mi lascio andare, e cantiamo. Io e lei, a squarciagola, mentre un temporale inizia ad abbattersi su Madrid, ma non ce ne frega nulla. In questo momento nemmeno la pioggia può rovinare il nostro attimo di pura e folle felicità.
"Tears stream down your face
When you lose something you cannot replace
Tears stream down your face and I
Tears stream down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I
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Zulema & Macarena - Tu sei la mia casa
FanfictionZulema e Macarena, bianco e nero, yin e yang, vita e morte. L'incastro perfetto al di là delle sbarre.