Chapter 8

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~Mercoledì

Jaeden

La luce del sole che filtra dalla finestra mi sveglia... di quale finestra sto parlando? Di quella della baita... quella in mezzo al bosco, quella che io e Wyatt abbiamo trovato il primo giorno!

È andata un po' così:

Io e Wyatt, visto che Jack aveva sonno, abbiamo deciso di andare da soli verso la cucina per cercare e prendere qualcosa da mangiare, avevamo ottenuto in tutto 5 pacchetti di patatine e 2 di pop corn, e ci siamo diretti verso il bosco, in cerca di un posto tranquillo dove mangiare.

Dopo una decina di minuti, però, ci siamo imbattuti in questo strano edificio, la baita, e sia io che Wyatt non abbiamo resistito alla tentazione di entrare per controllare cosa ci fosse dentro.
All'inizio sembrava pressochè vuota, con qualche scatolone qua e là, ma poi abbiamo notato che la camera e il salotto erano rimaste arredate, così Wyatt aveva ipotizzato che fosse perchè ci vivesse un barbone, ma in realtà i mobili erano impolverati, come se nessuno mettesse piede in quella casa da anni.
Continuammo ad esplorare, fin quando aprendo una porta, scoprii l'entrata per la cantina: delle scale di legno permettevano di scendervi, ma esitai: lì sotto era completamente buio.
<Che c'è? Hai paura del buio?>
<Nono, stavo solo controllando se le scale fossero sicure...> risposi a Wyatt cercando di sembrare convincente e accendendo la torcia del telefono per illuminare davanti a me.

Gli scalini scricchiolavano sotto il nostro peso, e così anche il pavimento: una fantastica premessa.

Mentre frugavamo in giro, un oggetto colpì particolarmente la mia attenzione: su un baule c'era quello che sembrava a tutti gli effetti una.... pistola?
Mi avvicinai per controllare di persona e potei constatare che avevo ragione. Controllai se fosse carica, e notando che apparentemente non aveva colpi feci per puntarla contro un vecchio armadio.
<Ohh posso provare?> mi disse Wyatt che si era appena avvicinato
<Certo> gli passai la pistola, ma nel farlo gli sfiorai le dita, e questo mi fece abbassar lo sguardo dall'imbarazzo.
<È carica?> chiese dopo qualche secondo di silenzio
<Ma certo che no!  Per chi mi hai preso?>
Wy puntò la pistola nuovamente sull'armadio e premette il grilletto ma...
<Cristo!> urlammo all'uninsono spaventati
<Ma sei scemo? E se ci hanno sentiti dal campeggio?>
<Ma figurati, lo sparo non è stato così forte!>
<Speriamo... prometti però di non mentire più?>
<Ma io non sapevo fosse...>
Wy mi guardò male
<Okok, prometto>

Infine abbiamo deciso di rimanere nella baita, così non saremmo finiti nei guai, in caso si fosse sentito lo sparo.

Beh diciamo che poi abbiamo prolungato la nostra permanenza di una notte in più e così eccoci qua, ad essere svegliati dal sole del mercoledì mattina.

<Buongiorno Wyattino!> urlo al ragazzo che si sta ancora godendo la comodità del letto di quella casetta nel bosco.

<Posso mettere il tuo cappello dei New York Yankees?> chiedo già in piedi, mettendomi il cappellino e guardandomi allo specchio impolverato della camera da letto
<Uhm... no> dice Wy, infastidito
<Ok perfetto, grazie mille, io vado a mangiare qualcosa!> dico andandomene col suo cappello.

Wyatt

Jaeden a volte sa come essere veramente fastidioso.

Mi siedo sul letto sbadigliando, e mi rendo conto (senza stupirmene troppo), che quel simpaticone si è preso il cappellino; vabbè cosa mi sarei dovuto aspettare d'altronde?

Mi alzo e lo raggiungo nel salotto, dove seduto sul divano si sta mangiando dei pop corn, mentre prova a riaccendere il telefono, che è ormai scarico del tutto dal giorno precedente.
Mi siedo accanto a lui, che però non alza neanche lo sguardo, e io rimango un po' deluso dal gesto, mi piacciono le attenzioni.

<Credi ci stiano cercando?> gli chiedo ad un certo punto.
Finalmente mi guarda, ma scuote la testa:< Non penso, non gliene frega niente di noi, ma è probabile che Sophia sia preoccupata>
<Già>
<Ti dispiace?>
<Per che cosa?>
Mi guarda per qualche secondo, cercando probabilmente di trovare un modo più chiaro di formulare la domanda.
<Ti dispiace non stare con Sophia? Intendo...  ti dispiace essere qui con me?>
Lo guardo stupito, cosa intende veramente?
<No Jae!   Se non volessi stare con te non saremmo andati nel bosco assieme no?>
<Uhm sì...>

<Perchè pensi mi manchi Sophia?> gli chiedo, guardandolo negli occhi.
<Non so, era solo un'impressione>

Decido di non toccare più l'argomento.

Una mezz'oretta dopo ci alziamo dal divano, con l'idea di farci un giro lì intorno: quel bosco deve ancora essere esplorato, e di certo non stando seduti.

Iniziamo ad addentrarci negli alberi, la luce del sole filtra attraverso le foglie, e difficilmente riesce a raggiungere il suolo.
Qua e là ci sono impronte di animali, che io e Jae cerchiamo di riconoscere, ma con scarsi risultati; ecco a cosa servivano quelle lezioni di scienze...

Dopo una quantità di tempo indefinibile, constatiamo che è l'ora di una pausa, così ci sediamo su delle pietre poste sotto una grande quercia, molto più grande di tutti gli altri alberi lì intorno.
Ci stiamo godendo il silenzio quando udiamo un forte verso, sembrava quasi un lamento, proveniente da non lontano da noi.
Con uno sguardo capiamo di essere d'accordo: vogliamo vedere a che animale appartenga. Dunque ci dirigiamo verso il punto dal quale si era sentito il rumore, e notiamo quasi subito una sagoma per terra; è il corpo di un cinghiale.

Mi avvicino con cautela, e noto che è ancora vivo, ma ferito sulle zampe, dalle quali perde molto sangue.

<Wy stai attento> sussurra Jae

Mi accovaccio per guardare meglio, i tagli sono molto profondi, servirebbe una fascia o una garza per fermare il sangue.

<Jae, cosa abbiamo nello zaino?>

<Allora... patatine, un fazzoletto sporco.... e dei calzini...>
<Passami un calzino, dovrebbe andar bene comunque> rispondo interrompendolo.

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Ciauz

Scusate se non ho postato per un po', in ogni caso in questo capitolozzo abbiamo avuto l'occasione di sapere come se la passano Jae e Wy, cosa ne pensate?

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-a_dumb_fangirl

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