LIAM - IMMAGINA

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Ero sdraiata nel divano,con una gran coperta che mi riscaldava, vicino il camino a leggere una rivista di moda. Guardo l'orologio e sono le 5.30 pm. cosí decido di iniziare a preparare da mangiare. Apro la dispensa, vuota; apro il frigorifero, vuoto. "Che palle." Sbuffo chiudendo lo sportello. Mi metto le scarpe, il giubbotto e il cappello, per poi uscire di casa ed andare al supermercato. Ci vado a piedi tanto é vicinissimo.

Nell'attraversare la strada peró un coglione con la macchina mi stava per mettere sotto. "STRONZO!" urlo facendogli il dito.

Questo si ferma "cazzo.." sussurrai girandomi e iniziando a camminare veloce verso il supermercato.

"Hey!" Dice una voce dietro me, dopodiché sento lo spertello della macchina chiudersi e il soggetto misterioso, il quale non ho ancora visto in faccia, correre. Sento una grande mano prendermi per la spalla e girarmi.

Vedo di fronte a me una ragazzo alto, moro, con gli occhi marroni, delle labbra stupende. Indossa una maglietta e dei pantaloni neri con sopra una giacca in pelle sempre nera. Bellissimo, mai visto un ragazzo cosí bello, ma era familiare..

"Cosa mi hai detto?" Dice lui duro. "STRONZO." dico decisa, non sono mai stata una ragazza che aveva paura di dire le cose in faccia, peró lui mi mtte a disagio..

Lui mi guarda sorpreso,poi sbuffare una risata. "Chiedi scusa." Dice lui tornando serio. Sta scherzando vero? "Come?!" Dico alzando un sopracciglio. Lui non risponde, continua a guardarmi aspettando le mie scuse.

"SEI PAZZO SE CREDI CHE TI DIRÓ SCUSA! MI STAVI PER INVESTIRE!" gli urlo contro, allora il ragazzo continua a quardarmi impassibile, poi mi guarda dal basso in alto, cammina intorno a me per poi tornare di fronte.

"CHE CAZZO FAI?!" Gli do uno schiaffo in piena faccia quando vedo che avvicina la sua mano al mio collo. "MANIACO!" urlo camminando veloce verso il supermercato.

"(Tuo nome)! Ferma!" urla raggiungendomi. "Come sai come mi chiamo?" Dico io girandomi verso il soggetto.

"Non ti ricordi di me?!" Chiede ridendo. "No..?" Rispondo guardandolo, non mi ricorda nessuno.

"Sono Liam" risponde tranquillo. Lo guardo bene. "Liam?!" Ripeto guardandolo ancora. "Si, non ti ricordi di me?" Sorride indicandosi la faccia.

"Oddio Liam! Liam Payne! Oddio non ci vediamo da... quanto? 10 anni?" Dico guardandolo bene.

Andavamo alle superiori insieme poi lui si é trasferito in un'altra scuola e non l'ho piú visto. Eravamo anche migliori amici, ma io volevo di piú, peró io non avevo coraggio a dichiararmi e lui credo non ricambiava.

"Si sono quasi 10 anni.. emh, scusa per averti messa quasi sotto" ah ecco, bravo.

"Non sei cambiata per niente" conclude. "Giá.." sorrido. "Emh.. che ci fai di nuovo a (tua cittá) ?" Chiedo. "Oh, sono tornato ieri sera. Mi mancava questo posto, comunque ti va se andiamo al bar a parlare?" Propone. "Oh, io stavo andando a fare la spesa altrimenti stasera resto a digiuno" dico ridendo e lui si aggiunge a me. "Beh, allora io propongo un'uscita. Ti invito a mangiare con me al ristorante stasera. Ti va?" Chiede lui sorridendo.

"É un appuntamento?" Chiedo ridendo. "No, una semplice uscita di due vecchi amici chenon si vedono da tanto." Sorride lui porgendomi la mano. "Okay?" Chiede con ancora la mano davanti a me. "Va bene." Sorrido stringendogliela.

***

Liam non é cambiato. É sempre il solito ragazzo dolce e divertente di cui mi ero innamorata da ragazza. Credo che lo amo ancora, no. Non devo, non posso, lui non ricembierá mai.

"Sei fidanzata?" Chiede mentre aspettiamo che il cemeriere porta il dolce. "No.." ammetto sorridendo timidamente. "Seriamente? Una ragazza bella come te, non ha il ragazzo?" Dice sconvolto, annuisco.

"Tu invece?" Chiedo, il cameriere porta il tiramisú per me e per Liam. "No" dice facend spallucce. "No?" Chiedo alzando un sopracciglio. "Beh, diciamo che mi sono lasciato da poco" dice mangiando il tiramisú. "Ti ha lasciato lei?" Chiedo, stupida! Farmi i cazzi miei no?! Lui mi guarda per un po' e io chiedo subito scusa. "Tranquilla, l'ho lasciata io. L'ho trovata baciarsi con la persona che credevo era il mio migliore amico.." dice facendo spallucce. "Mi dispiace.." sussurro. Tra noi cala il silenzio, nessuno dice nulla e io non ho il coraggio di parlare.

Finiamo di mangiare, Liam paga per tutti e due anche se io gli avevo detto che pagavo la mia parte, e ora mi sta riaccompagnando a casa in macchina.

"Ci sono le giostre!" Dice passando vicino. "Si, ci andiamo? Solo una giostra!" Lo prego guardando le giostre luminose. "Okay, te lo stavo per chiedere io a essere sinceri" ride parcheggiando.

"Facciamo questa?" Chiedo indicando una montagna russa che va velocissima, super bella! "Oddio va anche in testa in giù! Ti prego Liam!!" Dico guardando la giostra. Sento la sua mano intrecciarsi nella mia, lo guardo e mi sorride, ricambio. "Andiamo" dice corrend verso la cassa prendendo due biglietti. "Aaaaaaaaah! É bellissimoooo" urlo alzando le mani in aria. Liam é spaventato al massimo e si tiene alla sbarra. "Noo.. é giá finito.. ancora!" Urlo guardando Liam che sta riprendendo colore.

"Facciamo un'altra giostra" dice scendendo dalla giostra e aiutandomi. Mi riprende la mano. "Due gettoni per favore" chiede al vecchio alla cassa. Ci da i gettoni e saliamo nelle macchine scontro. Siamo in due macchine diverse e lui riesce sempre a prendermi di lato, mentre io sono riuscita a prenderlo solo una volta da dietro. "Aiutooo" rido cercando di riprendere il controllo. "Noo" dice quando non vanno piú. "Andiamo a casa?" Dice venendo verso di me e mettendo un braccio sulle mie spalle attirandomi a se. Annuisco.

"Grazie per la b-" non riesco a finire che sento le sue labbra sulle mie. Si stacca subito e mi guarda dispiaciuto, porto le mie mani alle mie labbra. L'ha fatto? L'ha fatto! "Scusa.." dice lui girandosi.

Lo blocco per un braccio facendolo girare verso di me. "Chi l'ha detto che io non lo volevo?" Sussurro avvicinandolo a me. Lui mi prende per i fianchi e mi avvicina a se iniziandomi a baciare.

-ECCOLO! COME PRIMO IMMAGINA VI PIACE?-

IMMAGINA SE VIVESSI CON I RAGAZZI || 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora