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Katsuki's pov

Sceso dall'autobus saluto con la coda dell'occhio il nerd, lasciandolo sempre con suo piccolo problemino la sotto. Ammetto che là voglia di fottermene degli altri e aiutarlo era molta, però ho dovuto trattenermi. Anche perché forse il pensiero dell'inferno che avrei dovuto attraversare subito dopo era più forte. E infatti ecco mi qua, davanti il portone gigante di casa mia circondato da un immenso giardino che non mi sono mai goduto

Dopo poco finalmente prendo coraggio e apro la porta trovandomi di fronte Sebastian, il maggiordomo di famiglia

<< bentornato signorino katsuki >> dice inchinandosi

<< sebastian-san è da anni che ti dico di chiamarmi solo Katsuki >> dico sorridendo leggermente

<< non potrei mai >> dice, per poi fare uno sguardo molto serio e preoccupato

<< suo padre lo stava cercando >> dice

<< è andato di nuovo a bere al casinò con i suoi amici vero.. >> dico, e lui annuisce. Senza aggiungere altro gli lasciò la cartella e la giacca per poi andarmene in camera mia.

Chiunque al di fuori dei miei conoscenti potrebbe pensare che la mia vita sia fantastica grazie al lavoro di mio padre, cosa assolutamente non vera. Perché quando sai che tuo padre lavora sacrificando vite innocenti e lui vuole costringerli a intraprendere quella strada la vedi in modo completamente diverso.

<< Oh Katsuki >> sento la voce di mia madre provenire da dietro di me, mi giro senza risponderle e la guardo diffidente

<< tuo padre è infuriato, e io anche. Ieri sera sei andato via senza ascoltare tuo padre e sta mattina non hai neanche fatto colazione! >> dice avvicinandosi, io mi allontano di botto e la guardo male stringendo i pugni

<< che vuoi che ti dica eh? L'ho già detto più volte, non voglio diventare come papà. Non voglio sta cazzo di vita! >> urlo, vedo mia mamma avvicinarsi a me infuriata per poi tirarmi uno schiaffo

<< non osare parlarmi così mai più. Sono tua madre. E saremo noi a decidere il tuo futuro. Non ti abbiamo mai voluto e sicuramente se ti abbiamo tenuto è perché puoi tornarci utile. >> dice per poi andarsene, io mi tocco la guancia e solo dopo che vedo mia madre girare l'angolo lascio cadere qualche lacrima

<< signorino... Sua madre mi ha detto di avvertirla che domani sera a cena ci saranno i Midoriya >> dice Sebastian, alzo leggermente lo sguardo e vedo che mi guarda triste, quasi con pena. E come biasimarlo

<< perché devo vivere così? >> gli chiedo, lui scuote la testa come per dirmi "non lo so" e io abbasso nuovamente lo sguardo, tiro un pugno al muro provocandone una leggera crepa e inizio a correre verso la mia stanza. Appena entrato sbatto la porta con furia e la chiudo a chiave per poi appoggiarmi ad essa e lasciarmi trascinare a terra

Poco dopo sento il telefono vibrare, con la poca forza che mi rimane vado verso il telefono e lo accendo trovandomi un messaggio da parte di capelli di merda

Bakubro sta sera a che ora ti passo a prendere??

Alle 7:30

Non è presto?

Ci facciamo un giro prima, non voglio stare a casa

È successo qualcosa che riguarda quello?

Forse

Finita la conversazione lancio malamente il telefono lontano da me, avvicino le ginocchia al petto e gli appoggio la fronte

Adesso che ci penso a detto qualcosa a riguardo i Midoriya, finirà che mia madre e sua madre parleranno tutta la serata della nostra carriera, alla fine è sempre stato cosi. Dopotutto suo padre e mio padre erano soci...

Per qualche strano scherzo del destino la mia vita e quella di Izuku sono sempre state in qualche modo"Unite", non solo per gli affari dei nostri padri, ma anche per quell assurda amicizia che unisce mia madre a sua madre, praticamente due vipere messe insieme.

Però al contrario i me ho sempre invidiato la vita di Deku, vedevo lui, suo padre e sua madre venire da me e vedevo lui sempre felice, forse è per questo che ho iniziato a insultarlo e trattarlo freddamente. Poi da quando è morto suo padre l'ho visto sempre di meno accompagnare qua sua madre, lo vedevo solo a scuola, l'unico luogo dove ci incrociavamo visto che è l'unica scuola d'élite presente qua.

Quando finalmente decido che è arrivata l'ora di alzarsi da quel pavimento mi dirigo verso l'armadio prendendo dei pantaloni da tuta e una canottiera nera. Andrò un pò a correre...

Finito di cambiarmi cercando di non incrociare nessuno corro fuori di casa, attraverso il giardino e raggiungo il cancello, giusto prima di uscire mi trovo davanti la macchina di mio padre

<< dove credi di andare tu bastardo?! Dobbiamo parlare! >> dice uscendo infuriato dalla macchina, io lo guardo male e cerco di sorpassarlo con scarso risultato visto che per la seconda volta oggi mi arriva uno schiaffo in pieno volto

<< non ignorarmi. Vieni. >> dice per poi prendermi per  capelli e trascinarmi dentro casa

Ecco ci mancava questo.

My space

In sto momento ho in testa solo la reazione che dovrebbe avere Katsuki quando scoprirà che la vita di Deku che tanto invidiava fa anche più schifo della sua

In sto momento ho in testa solo la reazione che dovrebbe avere Katsuki quando scoprirà che la vita di Deku che tanto invidiava fa anche più schifo della sua

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𝑰 𝑾𝒊𝒍𝒍 𝑳𝒊𝒆 //𝓑𝓪𝓴𝓾𝓭𝓮𝓴𝓾// Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora