Il Sapore Perfetto

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Non faceva altro che guardare quel album fotografico.
Perdeva sempre dieci secondi pieni per osservare ogni minima fotografia del suo amato Georgie sfogliando lentamente ogni pagina come fosse un oggetto molto prezioso.. Anzi, in quel momento lo era..
Ma oltre bei ricordi, purtroppo, affioravano  anche quelli brutti.
L'ultimo brutto ricordo era quando aveva avuto a che fare con quel maledetto pagliaccio. Ricordava quasi di essere rapito per poi sicuramente fatto a pezzi da quel mostro, ma grazie a Richie non accadde.
Finalmente Bill chiuse l'album é lo adagió nel suo comodino vicino al letto, spense la lampada e si sdraió addolorato da quei bei é brutti ricordi, voleva solo dormire é abbandonarsi al buio più totale di quella stanza sprofondando dalla tristezza é dal senso di colpa che stava uscendo dal suo cuore per l'ennesima volta. Ma non pianse.

Non riusciva nel prendere sonno.
D'un tratto vide davanti a sé una figura molto famigliare, é con stupore mista paura  non riuscì ha spiaccicare una parola, né un suono dalla propria bocca, era così sconvolto che temeva di impazzire..
Temeva che centrasse ancora quel pagliaccio, sapeva che non lo avevano ucciso, é sapeva che era in letargo , ma siccome il mostro dormiva con lo stomaco vuoto pensava che stava facendo delle piccole " repicche" solo nei suoi confronti siccome era il leader dei loser.

La figura piccola, giovane é angelica sorrise dolcemente chiamando il nome di "Bill" e fece un passo avanti ma venne fermato bruscamente dal maggiore perché non credeva fosse davvero Georgie.

"N.. Non fare un altro p.. Passo!"

Il piccolo angelo lo ascoltó é si fermó interrompendo il suo sorriso. Era davvero Gergie, ma come faceva ha farglielo capire?

"fratellone.."

"No.. No!! Ti prego.. Basta prenderti gioco di lui e dei miei sentimenti!! IT lascialo stare!!!"

"Ma io sono in pace!! Bill credimi sono io."

"Non ti credo.."

"sono io!!"

"Non ti credo!! Sparisci!!"

Il maggiore disperato si inginocchiò coprendo con le mani i suoi occhi, voleva andarsene, voleva svegliarsi é urlare come suo solito ma sicuramente non voleva stare dove stava.
D'un tratto si sentì stringere ed era circondato da una luce che emaneva calore e un senso di pace, finalmente Bill capii che era il fratellino e si fece consolare dalla sua voce che cantava la ninna nanna che la madre cantava a loro prima di andare a dormire.

"Georgie.."

"Bill.. Abbracciami"

"si.."

"Ricordati solo che.. Quando vedrai questa luce, quando vedrai me in bianco stai sicuro che sono io. Pannywise non riesce ha copiare l'opera del signore.. Inoltre.."

Bill teneva stretto a se il fratellino mentre parlava  sprofondando il viso sui vestiti bianchi  nel piccolo angelo é singhiozzó dal pianto.

".. Inoltre.. Dio sa come fermarlo.. E solo una persona di questo pianeta puó.. "

Bill alzó il viso sul fratellino con occhi piangenti per trovare un punto di contatto visivo ..

".. Come?"

"Una persona del pianeta Terra, deve volere bene, amare quella creatura.. Se riuscirai ha trovare solo una persona disposta farlo.. Allora lui non avrà più bisogno di uccidere é nutrirsi di altri esseri umani, così facendo sparirà, é resterà nel cuore di colei che avrà amato"

Bill non riuscì ha comprendere quei giochi di parole tipici proprio dal suo adorato fratellino, ma ringraziava a Dio se ancora li stava ascoltando.

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